Walking in the Bubble
Tour de France in Piemonte, Mascarino a Federalimentare, street art Negroni
Di Gianfranco Ferroni
La politica si può fare anche con il ciclismo: oggi a Torino, a Palazzo Madama, va in scena la presentazione del Tour de France, con la conferenza stampa di presentazione delle tappe che si svolgeranno in Piemonte, con il presidente della Regione Alberto Cirio, il sindaco di Torino Stefano Lo Russo e dl direttore generale del Tour de France Christian Prudhomme.
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Al via la presidenza di Paolo Mascarino, già vicepresidente di Federalimentare, che dal primo gennaio 2023 guiderà la Federazione per i prossimi 4 anni. Il passaggio di consegne tra Ivano Vacondio, presidente uscente, e Paolo Mascarino è avvenuto a Roma durante l’annuale assemblea di Federalimentare. Durante l’incontro, il neo presidente Mascarino ha presentato il nuovo Consiglio Generale della Federazione. I consiglieri sono Riccardo Cassetta (presidente Assitol), Ettore Fortuna (vicepresidente delegato Mineracqua), Giangiacomo Pierini (presidente Assobibe), Alfredo Pratolongo (presidente Assobirra) e Marco Serafini (presidente Anicav) che ricopriranno il ruolo di vicepresidenti mentre Paolo Zanetti (presidente Assolatte) ricoprirà il ruolo di Consigliere Incaricato. L’organico è stato poi completato con la nomina di Raffaele Boscaini (Masi Agricola) e Nicola Levoni (Levoni S.p.A), che saranno i consiglieri elettivi proposti dall’assemblea. Mascarino ha ringraziato Vacondio per il lavoro svolto in un quadriennio particolarmente difficile, che ha visto succedersi una pandemia, una guerra in Europa e un tasso di inflazione che non si vedeva da quarant’anni. Il nuovo Presidente ha chiarito di aspettarsi un periodo altrettanto impegnativo nei prossimi quattro anni e si è anche detto fiducioso di poter collaborare con i nuovi consiglieri per affrontare insieme le nuove sfide.
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Tam tam per gli acquisti nel capoluogo lombardo: affollatissimo lo store di corso Venezia 29, Dispensa Milano, grazie alla sua offerta di prodotti enogastronomici italiani d’eccellenza, “punto di riferimento per chi desidera acquistare il meglio”. Nell’ampio store di 350 metri quadrati progettato dall’architetto Francesco Marescotti, il cui design contemporaneo è ispirato agli store di lusso che caratterizzano il Quadrilatero della moda, trovano spazio prodotti freschi, come carne, salumi e formaggi, e diversi corner dedicati a specifici alimenti, tra cui pasta, tonno, spezie, olio, conserve, dolci, cioccolato, caffè e tè, provenienti da ogni regione d’Italia e anche da altri Paesi. Altrettanto interessante è la piccola ma ben curata cantina che mette a disposizione del cliente una raffinata selezione di vini, champagne, super alcolici e drink pronti. Alcuni di questi prodotti sono il frutto dello studio e della ricerca di chef di ristoranti stellati. Grazie all’acquisizione del brand da parte di Bella Dispensa, società facente parte del gruppo Zamaz, quotato al mercato principale del London Stock Exchange, sta prendendo forma il progetto di rilancio online che prevede, oltre a campagne promozionali e di fidelizzazione del cliente, l’attivazione della nuova sezione e-commerce del sito. L’identità di Dispensa Milano, inoltre, si articola anche attraverso un ricco calendario di eventi enogastronomici i cui i protagonisti saranno il buon cibo e il buon bere, che faranno di questo negozio di quartiere un luogo di aggregazione e di convivialità, rendendo ancora più saldo il legame, che passa attraverso il cibo, dello store con la città.
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Street art con Negroni. “Consapevolezza, passione, rispetto, equilibrio e scoperta“: queste le parole selezionate da 35 ragazzi under 35 riuniti a Borgo Universo, museo a cielo aperto di Aielli, in Abruzzo. Un piccolo borgo che si fa conoscere anche dai giovani grazie alla street art. Il progetto, “Costellazioni”, di Negroni, ha fatto poi tappa a Roma: dopo aver visitato Tor Marancia, all’ingresso della stazione della linea B della metropolitana, a Pietralata, è stato inaugurato un nuovo eco-murale firmato dallo street artist napoletano Giovanni Anastasia. Claudia Ferrari, responsabile Marketing Salumi Negroni, spiega l’iniziativa: “Abbiamo scelto due luoghi che, per la loro valenza simbolica, esprimono al meglio i concetti di valorizzazione e di rinnovamento che stanno alla base del progetto. Da una parte, il piccolo Borgo Universo rappresenta uno straordinario esempio di rinascita grazie all’arte e all’astronomia; dall’altra, Roma è ormai una delle grandi capitali di riferimento mondiale per la street art, diventata negli ultimi anni un forte driver di riqualificazione soprattutto delle periferie capitoline”.
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Annagiulia Firenze, Aza Lea Italia, Caterina Moro, De Couture, Dedo Natis, Effei, Essenziale Seta, Femea, Invaerso, Krocette, Maison Luigi Borbone, Marinella Piccinno, Midorj, Pyla e Silence Please: designer da conoscere e incontrare nella tre giorni di “Showcase Christmas Edition”, un’opportunità per chi desidera mettere sotto l’albero capi realizzati dai nuovi talenti del made in Italy, nella romana via Belsiana. Il format “showcase” ha l’obiettivo di essere un trait-d’union tra brand, buyer e clienti finali, negli anni ha infatti riscontrato un’attenzione crescente sia del pubblico nazionale che straniero. La versione temporanea ed eccezionale in via Belsiana conferma l’impegno di Altaroma nell’attività di scouting dei marchi emergenti, e supporta la piccola economia, rappresentando inoltre una grande opportunità di visibilità per i designer. La Roma Fashion Week da oltre dieci anni ripone grande fiducia nei marchi giovani, innovativi e che mantengono un senso etico con particolare attenzione nei confronti della sostenibilità, di cui la società si fa promotrice in questo momento di emergenza climatica.
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Si aggira per le librerie, finalmente piene in vista del Natale, un libro particolare. Si intitola “GoldenFly”, lo ha scritto Milo Farnese, alla sua opera prima. L’autore non vive in Italia ma è italiano. Ha un curriculum particolare, lo si evince dalla quarta di copertina: insegna all’estero, esperto di letteratura e psichedelia, sembra non voglia farsi troppa pubblicità; non ci sono sue foto. Castelvecchi lo ha lanciato da poco. GoldenFly tratta un argomento che, a tutta prima, potrebbe sembrare solo scabroso, ma in realtà, se si ha la pazienza di andare avanti nella lettura (ogni lettore dovrebbe averla prima di giudicare un testo) pian piano si scopre che il romanzo ha un impianto sentimentale. Un uomo maturo, forse giornalista, rimane solo dopo tanto tempo e, spronato da un amico, cerca di rompere la solitudine con il più classico dei metodi del momento: si butta a capofitto nei siti di incontro. Sembra non trovare nulla che lo soddisfi finché quasi per caso s’imbatte – atterrando appunto su GoldenFly, un sito che propone incontri ma di taglio un po’ diverso dagli altri – in un giro di giovanissime ragazze che dispongono del loro tempo e del loro corpo con la massima libertà a-morale. Ad occhi inesperti sembrano offrire servizi innocui – accompagnare ad una cena, rappresentanza in eventi – ma il protagonista, che nel libro si chiama M. (M. come Milo?) scopre, facendo un po’ il detective e un po’ il giornalista che, scavando nelle reali intenzioni nelle ragazze ci sono ben altre intenzioni. Queste, infatti, non disdegnano di offrire anche il loro corpo, a carissimo prezzo e nella massima segretezza. Fin qui nulla che non si sappia, anche dalla cronaca. Ma in realtà, da un certo momento in poi, il libro cambia improvvisamente registro. Diventa a due voci e due diverse scritture: quella matura del protagonista e quella poco più che adolescenziale di Blu, la giovanissima ragazza che entra così in ballo nel racconto e che decide, forse per espiare, di aprirsi al giornalista con totale trasparenza. Con lui scriverà la vera storia della sua giovane vita già maledetta e la trama prenderà corpo diventando la cronaca -in diretta- di due persone che insieme scrivono un libro che una volta terminato sarà il ( probabilmente temporaneo) trionfo di un sostantivo sempre meno presente nel vocabolario delle persone: sincerità.