Walking in the Bubble

Schlein alla Stampa Estera, Tremonti e la sicurezza, Terna, Cenacolo Chianti

15
Febbraio 2023
Di Gianfranco Ferroni

Oggi, mercoledì 15 febbraio, nella sede dell’Associazione della Stampa Estera in Italia, nella romana via dell’Umiltà, la candidata alla segreteria del Pd, Elly Schlein, incontra i giornalisti. Modera la presidente dell’associazione, Esma Cakir.

Nel pomeriggio a Palazzo Lancellotti, a piazza Navona, “L’Italia tra sicurezza energetica e transizione ecologica”, incontro organizzato da Aspen Institute Italia in collaborazione con Cesi. Partecipano in presenza Giulio Tremonti presidente commissione Affari esteri Camera dei Deputati e presidente Aspen Institute Italia, Gilberto Pichetto Fratin ministro dell’Ambiente e della sicurezza energetica, Guido Bortoni presidente Cesi, Marta Dassù direttore Aspenia. Collegati da remoto Aurelio Regina presidente Gruppo Tecnico Energia di Confindustria, Davide Tabarelli presidente Nomisma, e Laura Cozzi, chief energy modeller International Energy Agency.

A Roma evento Terna per la presentazione del “Premio Driving Energy 2023” con Valentina Bosetti presidente di Terna e Stefano Donnarumma a.d. Terna, nell’Auditorium Parco della Musica Ennio Morricone.

Roma ospiterà la prima edizione del forum sul credito in agricoltura intitolato “Gli accordi di Basilea: l’urgenza di cambiare” promosso e organizzato dal Consorzio Vino Chianti, in collaborazione con Alleanza delle Cooperative Italiane Agroalimentare, Cia, Coldiretti e Confagricoltura, in programma giovedì 23 febbraio nella sala del Cenacolo della Camera dei Deputati. Si tratta del primo forum dedicato all’accesso al credito delle aziende agricole, con l’obiettivo di far emergere le difficoltà che le aziende del settore stanno affrontando nell’accedere a fondi e prestiti indispensabili a garantire loro un’efficace ripresa economica, dopo la crisi generata dalla pandemia e le attuali difficoltà causate dall’inflazione e dal vertiginoso aumento del costo delle materie prime e dell’energia. Sarà un momento di dibattito e riflessione tra rappresentanti del settore agricolo, istituzioni bancarie, decisori politici ed economisti. Alla crisi generata dalla pandemia, infatti, si aggiungono oggi le difficoltà causate dall’aumento dell’inflazione, nonché dal vertiginoso aumento del costo delle materie prime e dell’energia. Ed è proprio in un momento come questo, dove i margini di intervento pubblico si sono necessariamente dovuti restringere, che assumono un particolare rilievo le regole e le procedure che garantiscono alle imprese agricole l’accesso a quella liquidità necessaria per fronteggiare la crisi e per crescere.

Il Frantoio di Sant’Agata d’Oneglia amplia ancora il suo portfolio con nuove referenze, realizzate grazie all’unione del know how dell’azienda ligure, un ottimo cioccolato e l’eleganza di una linea speciale, la cui grafica è firmata da Gianluca Biscalchin, per celebrare Sant’Agata, santa protettrice del borgo. A fare compagnia il “Grissino Reale”, prodotto con l’olio extravergine d’oliva Oro Taggiasco, dall’atelier del ristorante bistellato Antica Corona Reale, al Fiore del Frantoio e al Torrone Morbido alle olive taggiasche candite, si aggiunge il Tris Cioccolato Taggiasco, nato in collaborazione con La Perla di Torino, da sempre eccellenza italiana nella produzione del cioccolato. “Vogliamo continuare a collaborare con chef e aziende riconosciute a livello internazionale come eccellenze italiane, per sviluppare nuovi prodotti, e educare i consumatori a nuove occasioni di consumo dell’olio extravergine d’oliva e delle olive taggiasche”, spiega Cristiana Mela, a.d. del Frantoio di Sant’Agata d’Oneglia, “da sempre scegliamo di affiancarci alla cucina dei migliori chef e di essere presenti sulle tavole di appassionati e intenditori, lavorando soltanto con aziende innovatrici, rispettose della natura, delle proprie risorse e persone, innamorate del territorio e delle tradizioni, proprio come chi fa parte della nostra famiglia”. In occasione della festa di Sant’Agata, la famiglia Mela ha pensato di creare un prodotto speciale: una tavoletta di cioccolato al pistacchio in limited edition. Solo 500 pezzi di questa delizia preparata con pasta di pistacchi salati, cioccolato bianco e le olive taggiasche essiccate, un connubio perfetto per gli amanti del contrasto dolce-salato. Ogni astuccio di questa edizione limitata è accompagnato da una cartolina, raffigurante rami d’ulivo, simboli naturali e benaugurali e animali immersi nel verde, firmate da Biscalchin. Ricordando che dal 1827 la famiglia Mela produce olio extra vergine da olive taggiasche all’interno del Frantoio di proprietà, sulle colline dell’entroterra Imperiese.

Una lunga fila fuori dai locali certifica la curiosità dei romani che, grazie al passa parola, si sono dati appuntamento per assaggiare una birra di cui tutti parlano ma solo in pochi hanno ancora avuto l’opportunità di provare: Ichnusa Ambra Limpida. Un gesto che conferma l’amore dei romani per la birra e per Ichnusa in particolare: oggi è relativamente facile trovare anche “in continente” bottiglie con l’inconfondibile logo dei Quattro Mori, ma in passato, quando il modo più facile per bere un’Ichnusa era andare in Sardegna, Roma era l’eccezione. Grazie alla vicinanza con il porto di Civitavecchia, bottiglie di Ichnusa si potevano trovare anche in alcuni negozi e punti di consumo della Capitale e del litorale laziale. Un percorso molto simile a quanto sta accadendo con Ichnusa Ambra Limpida: dopo una distribuzione in anteprima a dicembre nei primi locali della Sardegna, in questi giorni, i primi fusti stanno arrivando anche in altre regioni. Quanto basta per aver acceso la curiosità degli appassionati di birra romani, che si sono messi in fila per aggiudicarsi un assaggio del lotto numero 1 assieme alle persone del birrificio Ichnusa, presenti per l’occasione a Roma per raccontare agli appassionati di birra romani la storia e il gusto della nuova birra. “Ichnusa Ambra Limpida è il risultato del lavoro di tutte le persone del Birrificio di Assemini che da oltre un anno si sono dedicate a questa nuova birra”, racconta il direttore del birrificio Matteo Borocci, e “le prime reazioni sono state estremamente positive, e ne siamo orgogliosi, ma è un viaggio appena iniziato e ci auguriamo che quest’estate venga apprezzata sempre di più”.

Con il convegno “Olio di oliva: impresa, sostenibilità, mercati”, alla presenza del mondo olivicolo e delle istituzioni nazionali ed europee, Confagricoltura e Carapelli Firenze hanno celebrato l’accordo di filiera siglato nel 2018 per promuovere la produzione e la filiera dell’olio di oliva extravergine italiano. L’accordo è nato dalla comune lungimiranza di visione che ha portato a rafforzare i rapporti all’interno della filiera olivicola-olearia italiana con l’obiettivo di contribuire a stabilizzare il mercato e restituire valore a entrambe le parti, quella agricola e quella industriale, garantendo al consumatore un prodotto di qualità, tracciato e sostenibile. Un’esperienza di successo: circa 25 milioni di Euro il valore al consumo dell’olio frutto dell’accordo e centinaia di aziende olivicole coinvolte. L’evento a Palazzo della Valle si è aperto facendo il punto sul comparto e sui nuovi   orientamenti legislativi europei attenti ai temi della sostenibilità. Denis Pantini, di Nomisma, ha illustrato i cambiamenti in atto nel settore, nello scenario economico e nelle tendenze di consumo. La produzione di olio d’oliva in Italia è in calo strutturale: tra condizioni climatiche avverse, frammentazione produttiva (il 40% delle aziende olivicole italiane ha meno di 2 ettari di oliveto e solo il 2,5% oltre 50 ettari), volatilità dei prezzi e della redditività, nell’ultimo triennio (2020-2022) la produzione media è stata inferiore alle 300mila tonnellate, contro le oltre 500mila del triennio 2010-2012. Nei periodi di forti incertezze come quello attuale, fare” filiera” attraverso gli accordi commerciali dà agli olivicoltori una maggiore sicurezza di sbocco di mercato e favorisce un processo di investimento /modernizzazione necessario per tutto il comparto. L’intervento di Pasquale Di Rubbo, della Commissione Ue, ha presentato gli orientamenti europei della proposta di quadro legislativo per i sistemi agro-alimentari sostenibili, attesa per fine anno. Dal futuro sistema di etichettatura sulla sostenibilità alle principali sfide dei sistemi agroalimentari europei e in particolare alla necessità di valorizzare forme di dialogo e cooperazione tra i principali attori delle filiere, affinché la transizione verso pratiche più sostenibili possa essere un’opportunità di crescita per tutti, a partire dagli agricoltori. In questa direzione Confagricoltura e Carapelli Firenze hanno intuito con grande anticipo l’evoluzione ora in atto. La tavola rotonda al centro del convegno ha visto i protagonisti dell’accordo illustrare le opportunità che lo stesso ha generato per tutti gli attori della filiera produttiva aderenti, a partire dalle aziende agricole, alle Op e all’Aop, ai frantoi, fino all’industria. Significativa la testimonianza diretta di chi ha lavorato sul campo che ha evidenziato il valore culturale dell’iniziativa, favorendo l’evoluzione delle competenze tecniche e tecnologiche. Ignacio Silva, presidente del Gruppo Deoleo, ha sottolineato che “Carapelli Firenze crede molto nelle alleanze tra parte agricola e parte industriale ed è proprio attraverso accordi di filiera come questo che riteniamo di poter creare un futuro sostenibile al settore. Per noi sostenibilità è garantire valore sia al consumatore che all’olivicoltore e in questo contesto è anche valorizzare il Made in Italy. La sostenibilità è parte fondamentale della nostra strategia aziendale e poter parlare oggi di un progetto condiviso con Confagricoltura, che ci ha visti pionieri 5 anni fa, ci rende molto orgogliosi e nello stesso tempo consapevoli della responsabilità assunta con l’accordo”. E Massimiliano Giansanti, presidente di Confagricoltura, ha ribadito: “Confagricoltura e Carapelli Firenze nel 2018 condivisero l’opportunità di approfondire alcuni temi cruciali per il comparto olivicolo oleario e di definire una progettualità comune. Oggi, dopo cinque anni, a valle di un lavoro intenso di scambio e di confronto, possiamo affermare con soddisfazione che l’intesa con Carapelli Firenze è un’esperienza di successo, che ha anticipato i tempi e che sicuramente faremo proseguire per condividere sfide sempre più innovative e stimolanti”. L’intervento del sottosegretario del Masaf, Patrizio La Pietra, ha confermato l’importanza per il ministero della collaborazione e del confronto costruttivo all’interno della filiera oleicolo-olearia italiana per rilanciare un settore strategico del made in Italy. “Le indicazioni che ho avuto modo di raccogliere oggi saranno senz’altro molto utili anche in vista della riunione del Tavolo di filiera olio che ho ritenuto di convocare per il prossimo 16 febbraio per fare il punto della situazione del settore e affrontare le numerose problematiche in chiave, finalmente, strategica e di prospettiva.