Walking in the Bubble
Papa Francesco nella moschea, Mattarella da Aliyev, Fontana a Verona, Schlein a Manfredonia
Di Gianfranco Ferroni
Al Quirinale, colazione del presidente della Repubblica Sergio Mattarella con il presidente della Repubblica dell’Azerbaigian Ilham Aliyev.
Nel suo terzo giorno in Indonesia, Papa Francesco a Giacarta incontra il mondo islamico e lancia un invito a costruire tutti società aperte, isolare gli estremismi e a rafforzare i valori religiosi. La firma con il Grande Imam della Joint Declaration of Istiqlal 2024: “In essa assumiamo con responsabilità le gravi e talvolta drammatiche crisi che minacciano il futuro dell’umanità”. Il pontefice ha poi dichiarato: “Mi piace ricordare che questa moschea è stata progettata dall’architetto Friedrich Silaban, che era cristiano e si aggiudicò la vittoria del concorso. Ciò attesta che, nella storia di questa Nazione e nella cultura che vi si respira, la Moschea, come anche gli altri luoghi di culto, sono spazi di dialogo, di rispetto reciproco, di armonica convivenza tra le religioni e le diverse sensibilità spirituali. Questo è un grande dono, che ogni giorno siete chiamati a coltivare”.
A Verona, nel Museo di Castelvecchio, G7 dei Parlamenti, con il presidente della Repubblica Sergio Mattarella e il presidente della Camera dei Deputati Lorenzo Fontana.
A Manfredonia, alla Festa dell’Unità regionale, incontro con la segretaria del Pd Elly Schlein. Sarà presente l’ex ministro del Lavoro Andrea Orlando.
A Roma, a piazza di Pietra, nella Camera di Commercio, sala del Tempio di Vibia Sabina e Adriano, Claudio Cerasa intervista Matteo Renzi.
Fino al 14 settembre, a Roma, la Galleria Alberto Sordi ospita un’iniziativa espositiva di grande prestigio e significato, che celebra la storia e i valori della Marina Militare. La mostra, dal titolo “Ocean Stories. The Italian Navy exhibition”, organizzata dalla Marina Militare, prodotta da Magister Art, è un percorso espositivo multimediale e immersivo. Si presenta come un racconto che comunica l‘universo eterogeneo della forza armata, per coinvolgere ed emozionare un vasto pubblico di persone di diverse culture, nazioni ed età. Il cuore della mostra è dedicato alla “nave scuola” Amerigo Vespucci, definita dalla portaerei americana Uss Independence come la “più bella del mondo”, il cui navigare diventa metafora di un racconto universale: il vascello non è solo ambasciatore dell’Italia nel mondo, ma portatore di valori.
La Fondazione Palazzo Magnani presenterà l’11 ottobre il progetto ideato dall’artista britannico David Tremlett (St. Austell, Cornovaglia, 1945) per la città, che comprende il grande intervento artistico permanente all’Ex Caffarri “The Organ Pipes”, e la mostra “Another Step”, a cura di Marina Dacci, negli spazi espositivi dei Chiostri di San Pietro. Tremlett è stato invitato a Reggio Emilia, su proposta di Dacci, a visitare l’edificio situato nell’area nord della città e già al centro di alcuni interventi di ricondizionamento. La sua scelta è stata quella di intervenire sulla facciata dell’ingresso e sui 13 grandi silos per creare il segno visibile di un luogo dedicato alla formazione e all’aggregazione di comunità, soprattutto giovani, che ospiterà realtà come Fondazione Reggio Children, il Centro di Riciclaggio Creativo Remida, The Lego Foundation, il Centro Teatrale MaMiMò e una palestra di boxe. “The Organ Pipes” è uno degli interventi artistici permanenti più grandi che Tremlett abbia mai realizzato: ogni silos della Ex Caffarri ha una facciata di 100 metri quadrati. La realizzazione dell’opera richiederà circa 20 giorni di lavoro con la collaborazione di un team di 3 unità. Il progetto prevede l’utilizzo di oltre 100 litri di colore acrilico, in una gamma selezionata dall’artista con uno studio specifico del territorio. La mostra “Another Step” nei Chiostri di San Pietro, a cura di Dacci, affianca l’intervento di arte pubblica creando un legame tra territori liminali della città e il centro storico. Il focus dell’esposizione verte su alcune costanti nella ricerca di Tremlett dagli anni Settanta ad oggi attraverso una settantina di opere dal 1969, che segna l’inizio della sua stagione artistica, al 2023. Disegni e collage, più composizioni testuali, provenienti per lo più dallo studio dell’artista e dal prestito di alcuni collezionisti.