Walking in the Bubble
Nuovo Espresso, Master Caffè Illy, Roscioli a NY, Magli nel cda Fabbri 1905
Di Gianfranco Ferroni
Incontri, audizioni, indagini conoscitive: oggi le commissioni di Camera e Senato lavorano a pieno ritmo. Si svolge l’audizione del Ministro degli Affari esteri e della cooperazione internazionale, Antonio Tajani, sulla situazione dei diritti umani in Iran e sui disordini avvenuti recentemente in Brasile. Poi quella del ministro della cultura, Gennaro Sangiuliano, sulle linee programmatiche del suo dicastero. E nell’aula dei Gruppi Parlamentari c’è il convegno “Energia, mare e lavoro – Il nuovo timone del valore”, con il vicepresidente della Camera dei Deputati Fabio Rampelli, il ministro per la Protezione civile e le Politiche del Mare Nello Musumeci, la sottosegretaria al ministero delle Imprese e del Made in Italy Fausta Bergamotto.
Stasera a Palazzo Altieri, dove c’è la sede dell’Abi, l’Associazione bancaria italiana, andrà in scena la presentazione del nuovo progetto editoriale de L’Espresso.
Il sottosegretario di Stato alla Presidenza del Consiglio con delega all’Innovazione tecnologica Alessio Butti ha fissato nelle giornate di mercoledì 18 e 25 gennaio un primo ciclo di incontri con gli operatori delle telecomunicazioni. Le riunioni, nell’ambito delle deleghe attribuite al sottosegretario, avvieranno un iniziale confronto con i rispettivi rappresentanti al fine di approfondire le esigenze e le problematiche del settore, e definire le possibili linee di intervento e semplificazione, anche in relazione all’attuazione del Pnrr per i progetti di competenza del Dipartimento per la trasformazione digitale della Presidenza del Consiglio.
E’ stato inaugurato il dodicesimo Anno Accademico del Master Universitario inter-ateneo di primo livello in Economia e Scienza del Caffè – Ernesto Illy, il corso di studi rivolto ai giovani laureati in economia, ingegneria e scienze agrarie, nato per offrire una preparazione a tutto tondo sulla cultura del prodotto, dalla pianta alla tazzina, sulla valenza sociale del consumo del caffè e sulla cultura dei Paesi produttori. Sono venti quest’anno gli studenti iscritti al master, provenienti da sedici Paesi diversi: Brasile, Colombia, Cina, Ecuador, Etiopia, Guatemala, Honduras, India, Indonesia, Italia, Mozambico, Nicaragua, Rwanda, Stati Uniti, Tanzania e Uganda. Le attività didattiche, che si terranno in formato ibrido, visto che inizieranno in remoto per proseguire da maggio in presenza, si concluderanno a dicembre, con la discussione della tesi. Affiancano la Fondazione Ernesto Illy come partner sostenitori del master, l’Università degli Studi di Trieste, l’Università degli Studi di Udine, la Sissa (Scuola Internazionale Superiore di Studi Avanzati di Trieste), l’Area di Ricerca Scientifica e Tecnologica di Trieste – Area Science Park e la illycaffè. Confermata anche per questa edizione l’erogazione di una borsa di studio da parte della Fondazione Friuli, un importante incoraggiamento per i giovani del territorio delle provincie di Udine e Pordenone fin dalla prima edizione nel 2010 e di 9 contributi integrali e 5 parziali da parte della stessa Fondazione Ernesto Illy. La direzione del master è collegiale ed è composta da Andrea Tracogna dell’Università degli Studi di Trieste, da Pietro Romano dell’Università degli Studi di Udine e da Furio Suggi Liverani della illycaffè e della Fondazione Ernesto Illy. Il Master in Economia e Scienza del Caffè – Ernesto Illy, corso unico al mondo, conferma Trieste come polo mondiale della cultura del caffè e si avvale della collaborazione di 59 docenti provenienti dall’Università degli Studi di Trieste e di Udine, illycaffè e Università del Caffè, International Coffee Organization, Copenhagen University, Cirad, Unipd, Northen Colorado University, Coffeelab India, Demus, Drexel University, RD2 Vision, Centro Euro-Mediterraneo sui Cambiamenti Climatici, Vuna Origin Consulting, MIB Trieste School of Management, Quin, Kedge Business School. A fine corso saranno in totale 249 le persone formate in Economia e Scienza del Caffè, provenienti da 25 nazioni diverse.
Roscioli a New York: lo storico brand romano arriverà a metà 2023 nella Grande Mela con la sua prima sede fuori dall’Italia. Un ristorante, ricco di spazi per l’enoteca e la gastronomia, per parlare lo “slang” Roscioli, dalla selezione dei prodotti alla proposta gastronomica, tutto centrato sul made in Italy e sulla grande esperienza del noto brand capitolino. Negli anni le proposte sono state tante e aprire ora a New York al 43 di MacDougal è sembrata alla famiglia Roscioli la scelta giusta da fare. «Per noi un passo importante», racconta Alessandro Roscioli, «andremo a creare un locale nuovo in grado di parlare il nostro linguaggio all’estero. Il know how acquisito in questi 50 anni di attività ci permette di mantenere la nostra identità anche fuori da casa. La conoscenza delle materie prime, il rapporto con i fornitori, la gestione dei prodotti è per noi un modo di lavorare consolidato da anni di esperienza e di pratica. Tutto questo si ritroverà senza dubbio anche a New York in un locale che da subito lascia spazio alle emozioni Roscioli». E Roscioli a Soho sarà un locale riformulato su New York, con piatti signature Roscioli, la pizza bianca dell’Antico Forno Roscioli, un bancone all’ingresso dedicato alla gastronomia, un’ampia cantina e un’area per le degustazioni e gli approfondimenti culturali sul mondo del vino. Luminoso, dalle grandi finestre ad angolo su MacDougal che ricordano la ricca vetrina di prodotti su via dei Giubbonari a Roma, e con uno spazio interno caratterizzato da una dispensa di prodotti a marchio Roscioli, ma anche da selezioni di proposte di piccoli artigiani italiani, grandi vini e etichette di nicchia. Il progetto vedrà il gruppo Roscioli affiancato da un partner americano, Ariel Arce, la proprietaria del ristorante Niche Niche di New York che a gennaio 2023 chiuderà la sede in MacDougal per poi riaprire con una veste del tutto nuova a metà del 2023.
A un anno dal suo ingresso in Fabbri 1905 come direttore generale, Michele Magli, 45 anni, bolognese, entra a far parte del consiglio di amministrazione dell’azienda, affiancando Paolo, Umberto, Nicola e Stefania Fabbri, quarta e quinta generazione dal fondatore Gennaro. “Abbiamo riconosciuto nell’ingegner Magli un perfetto interprete della nostra visione strategica e l’ingresso nel consiglio di amministrazione ci è sembrato del tutto naturale per continuare il lavoro svolto fin qui di sviluppo di nuovi prodotti e di nuovi mercati che sappiano valorizzare la storia del nostro brand. I risultati registrati a chiusura dell’anno ci supportano nel perseguire il percorso intrapreso insieme”, sottolinea l’azienda che opera sia sul mercato del largo consumo che professionale, negli ambiti degli ingredienti per gelateria, pasticceria e mondo beverage. Magli ha affermato di essere «molto lusingato da questa nomina che conferma l’apprezzamento della proprieta’ verso le scelte compiute. Ci apprestiamo infatti a chiudere l’anno con una crescita significativa in un momento in cui tutta l’industria manifatturiera italiana sta affrontando turbolenze mai viste e in continua evoluzione».