Walking in the Bubble
Mattarella per l’8 marzo, Rutte da Meloni, Visco da Tajani, Guido Reni, Mozart a Capena
Di Gianfranco Ferroni
Oggi al Quirinale, in occasione dell’8 marzo, con il presidente della Repubblica Sergio Mattarella, celebrazione della giornata internazionale della donna. Queste le parole del capo dello Stato: «In questi decenni la Repubblica Italiana ha fatto enormi progressi. Sul piano legislativo e su quello della diffusione di una cultura della parità. Tra le istituzioni e nella società. Abbiamo in carica la prima donna alla guida del Governo, presidente del Consiglio, nuovamente una donna alla presidenza della Corte costituzionale, per la prima volta una donna al vertice della magistratura. Ma certe mentalità, e soprattutto certe consuetudini errate e profondamente dannose, sono ancora presenti». Quindi, Mattarella ha osservato che «la strada per il raggiungimento di una parità effettiva – costituita con pienezza da diritti e da opportunità – è ancora lunga e presenta tuttora difficoltà. Ma vi si aggiunge la certezza che questa strada va percorsa con il massimo di determinazione e di rapidità. Perché dalla condizione generale della donna, in ogni parte del mondo, dipende la qualità della vita e il futuro stesso di ogni società. Non può esservi vera libertà se non è condivisa dalle donne e dagli uomini». Ricordando che «occorre un impegno ulteriore delle istituzioni, della comunità civile, delle donne e degli uomini, insieme, per rimuovere ostacoli, confutare pregiudizi, operando con azioni concrete, contrastando con forza le inaccettabili violenze e i femminicidi, che sono crimini gravissimi da sanzionare con il massimo di severità».
Nell’agenda di oggi del presidente del Consiglio Giorgia Meloni, prima un incontro con la fondazione “Aiuto alla Chiesa che soffre”, poi con il primo ministro olandese Mark Rutte. Il presidente della Camera dei Deputati nella giornata di domani vedrà i rappresentanti della fondazione “Aiuto alla Chiesa che soffre”, con giovani vittime cristiane nigeriane perseguitate.
Oggi pomeriggio il presidente del Senato Ignazio La Russa ha in programma un concerto dell’Orchestra d’Archi del Conservatorio Tartini di Trieste.
Al ministero degli Affari esteri, alla Farnesina, XIV edizione della conferenza annuale Maeci–Banca d’Italia, dal titolo “La transizione necessaria: il futuro dell’energia, tra geopolitica e crescita sostenibile”, con la partecipazione dei delegati e degli addetti finanziari accreditati all’estero. Indirizzi di saluto del vicepresidente del Consiglio dei ministri e ministro degli Affari esteri e della cooperazione internazionale Antonio Tajani, e del governatore della Banca d’Italia Ignazio Visco. La conferenza prosegue “a porte chiuse” con due sessioni di lavoro e con le conclusioni, che saranno affidate a Luigi Federico Signorini direttore generale della Banca d’Italia, e a Riccardo Guariglia neo segretario generale del ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale. La platea dei partecipanti includerà, oltre ai funzionari delle due Istituzioni, rappresentanti di altre amministrazioni e di componenti del “Sistema Paese”, tra i quali, Mef, Cdp, Sace, Simest, Abi, Confindustria, ed esponenti delle principali aziende del settore energetico e delle istituzioni bancarie e think tank italiani.
In occasione dell’8 marzo, a Palazzo Madama presentazione del Premio Eccellenza Donna 2023. Introduce Cinzia Pellegrino coordinatore nazionale Dipartimento tutela vittime – Fratelli d’Italia, interviene Isabella Rauti sottosegretario alla Difesa e responsabile nazionale del Dipartimento pari opportunità, famiglia e valori non negoziabili – Fratelli d’Italia). Premio Eccellenza Donna 2023 a Serenella Pesarin coordinatrice generale rapporti con le istituzioni e le organizzazioni per la tutela dei diritti umani, dei minori e dei giovani, responsabile delle politiche minorili per la Fondazione Sciacca.
Da Libraccio, nella romana via Nazionale, presentazione del libro “Una storia italiana” di Gianni Barbacetto, con Roberto D’Agostino, Monica Giandotti e Antonio Padellaro.
Domani, giovedì, a Palazzo Madama presentazione del ddl per l’introduzione in Italia del “matrimonio egualitario”, con Raffaella Paita presidente del gruppo Azione-Italia Viva in Senato.
Il direttore aggiunto del Museo Nazionale del Prado, Andrés Úbeda, con Miguel Ángel Fernández-Palacios, Ambasciatore di Spagna a Roma e Flaminia Gennari Santori, direttrice delle Gallerie Nazionali di Arte Antica, hanno presentato a Roma a Palazzo Barberini la grande mostra su Guido Reni in programma dal 28 marzo al 9 luglio a Madrid, al Museo del Prado. L’esposizione riunirà più di 90 dipinti provenienti da 40 istituzioni culturali di tutto il mondo, intende far luce sul decisivo contributo del pittore bolognese alla configurazione dell’universo estetico del barocco europeo. E lo farà sulla scorta dei contributi storiografici più recenti, e prestando particolare attenzione ai suoi legami con la Spagna, riscontrabili sia nelle collezioni della Corona e in quelle dell’aristocrazia, sia nell’influsso dei suoi modelli iconografici su artisti fondamentali del Siglo de Oro spagnolo. I visitatori della mostra, che si avvale del patrocinio esclusivo della Fondazione Bbbva, avranno l’opportunità di contemplare importanti lavori dell’artista che poche volte si sono visti fuori dalle loro ubicazioni abituali, come l’imponente Trionfo di Giobbe, proveniente dalla cattedrale di Nôtre-Dame di Parigi, la Circoncisione della chiesa di San Martino di Siena o La caduta dei Giganti dei Musei Civici di Pesaro (Palazzo Mosca), assieme a molte delle sue opere più famose, come l’Immacolata Concezione del Metropolitan Museum of Art di New York, che tanto influì su pittori spagnoli come Murillo; la Cleopatra della Royal Collection di Londra, L’unione del disegno e del colore del Museo del Louvre di Parigi, la Predica di san Giovanni Battista, di proprietà delle Madri agostiniane di Salamanca, il cui restauro ha consentito di confermarne la qualità e l’autore; l’inedito e assai rilevante Bacco e Arianna, proveniente da una collezione privata svizzera, oltre ai già citati Salomè con la testa del Battista e Maddalena penitente delle Gallerie Nazionale di Arte Antica di Roma (Galleria Corsini). A questi e altri capolavori si uniranno le opere di proprietà del Museo del Prado, molte delle quali restaurate per l’occasione (a volte con risultati sorprendenti, come nel caso del San Sebastiano); da sottolineare, inoltre, la presenza di Ippomene e Atalanta, che per la prima volta potrà essere ammirato assieme alla versione di Capodimonte. L’ampia selezione dell’opera di Reni dialogherà all’interno della mostra con dipinti e sculture di altri artisti, al fine di evidenziare i principali influssi ricevuti dal maestro nella formazione della sua personalità artistica e quelli che egli esercitò su altri protagonisti del suo tempo, con particolare riferimento ad alcuni artisti fondamentali della Spagna del Siglo de Oro. Una notevole selezione di disegni consentirà inoltre di apprezzare la ricchezza e la bellezza del suo processo creativo.
È stato siglato oggi, 8 marzo, a Napoli, a Palazzo Fuga, il protocollo di intesa tra ministero della Cultura e comune di Napoli per la valorizzazione e la rigenerazione urbana del Real Albergo dei Poveri. A firmare il documento sono stati il ministro Gennaro Sangiuliano e il sindaco Gaetano Manfredi. Per Sangiuliano, “Palazzo Fuga sarà un grande polo culturale. Accoglierà la succursale del Mann, una biblioteca moderna, una scuola di specializzazione dell’Università Federico II ed eventi di carattere culturale internazionale. Abbiamo lavorato tanto in queste settimana per realizzare su mio impulso un progetto, uno spazio di vita culturale ispirato alla grande Biblioteca nazionale di Parigi, da sempre legata a Napoli per storia e scambio culturale. Bisogna procedere rapidamente con gli appalti e recuperare ulteriori risorse per restituire questo spazio che la città attende da decenni”. Manfredi ha affermato che “il rilancio e la conseguente valorizzazione dell’Albergo dei Poveri sono state una delle priorità per la nostra Amministrazione sin dall’insediamento al fine di riaprire questa straordinaria struttura alla cittadinanza in sinergia con le altre Istituzioni coinvolte. Con la firma del Protocollo insieme al ministero della Cultura, si pongono le condizioni concrete affinché Palazzo Fuga diventi una fabbrica permanente di creatività, cultura, formazione, inclusione sociale ed innovazione aprendosi innanzitutto al quartiere con una vocazione nazionale ed internazionale. L’Albergo dei Poveri aspira così a rappresentare la Napoli che valorizza la sua storia proiettandosi verso il futuro”. Un centro culturale polifunzionale. Questo sarà il futuro di Palazzo Fuga con il progetto voluto dal Ministero della cultura in collaborazione con il Comune di Napoli. Lo stanziamento di 100 milioni di euro (a cui si aggiungono ulteriori 15 milioni previsti per l’incremento dei costi delle materie prime), previsto dal Piano nazionale per gli investimenti complementari (Pnc) al Pnrr, porterà nel Real Albergo dei Poveri tre grandi istituzioni cittadine: innanzitutto una seconda sede per il Museo Archeologico Nazionale di Napoli in modo da poter esporre le tantissime opere che ora giacciono nei depositi del Mann. Quindi la Biblioteca Nazionale di Napoli con grandi sale di lettura e una sala conferenza con più di mille posti. Infine una scuola di specializzazione per l’Università Federico II, sul modello già realizzato a Napoli est nel quartiere San Giovanni. Palazzo Fuga, inoltre, sarà un luogo dedicato ai giovani, un luogo di incontro dinamico, un polo culturale di respiro internazionale. L’obiettivo è quello di rendere nuovamente fruibile la più grande infrastruttura sociale storica della città di Napoli e di restituire al monumento una vocazione sociale e culturale. Il Mic si impegna a garantire il rilascio dei pareri e delle autorizzazioni che si dovessero rendere necessari, anche mediante il coinvolgimento della Soprintendenza speciale per il Pnrr, mentre il comune di Napoli si impegna a garantire la massima partecipazione della cittadinanza nel processo di valorizzazione dell’area, ad assicurare il corretto utilizzo del sito e ad adottare le forme di gestione più adatte per lo sviluppo culturale, economico e turistico del territorio. Gli interventi previsti consistono nel consolidamento della struttura, nella riconfigurazione architettonica dei volumi, nelle attività di restauro, nel recupero e riuso della corte centrale e del connettivo; nella sistemazione impiantistica e allestimento degli spazi e in tutte le operazioni necessarie all’insediamento della nuova destinazione d’uso. L’importo dei lavori, comprensivo degli oneri di sicurezza, è di 67,14 milioni di euro a cui si aggiungono il costo di forniture servizi per un totale di 9 mln e costi del personale per un importo di 3 mln.
Sabato prossimo, dalle ore 21, presso la sala Piramidale della sede Würth di Capena, si terrà il concerto “Bright Melodies. Note senza tempo”. Per la prima volta in Italia si esibisce in pubblico il quartetto d’archi composto da Catalin Desaga, primo violino, Andrei Sitnikau, secondo violino, Ivo Krastev, viola, e Sascha Bagrintsev, violoncello, della Würth Philharmoniker Orchestra, un ensemble della Fondazione Musicale Reinhold Würth attiva dal 2017, che ha al suo attivo concerti nelle principali sale da concerto di tutto il mondo, da Amsterdam a Londra e Dublino, da Vienna a Dubai. Il repertorio dell’orchestra, che ha sede in Germania presso il Carmen Würth Forum a Künzelsau ed è diretta dal 2020 dal maestro Claudio Vandelli, spazia dalla musica medioevale fino ai giorni nostri. Un’atmosfera magica e sorprendente farà da cornice alla formazione che eseguirà celebri brani del repertorio classico, romantico e moderno. Si comincerà con Wolfgang Amadeus Mozart, ascoltando “Eine kleine Nachtmusik”, la “piccola serenata notturna”. Tra gli autori in programma Antonín Dvořák, Scott Joplin, Franz Lehár, Jules Massenet, Wolfgang Amadeus Mozart, Pyotr Ilyich Tchaikovsky. Prima del concerto sarà possibile la mostra “Namibia. Arte di una giovane generazione nella Collezione Würth”, negli spazi espositivi.