Walking in the Bubble
Fontana e l’Onu, Intesa San Paolo apre a Torino il Caffè San Carlo, a Monza è già Formula Uno
Di Gianfranco Ferroni
Oggi il presidente della Camera Luciano Fontana incontra l’ambasciatore Maurizio Massari, rappresentante permanente d’Italia presso le Nazioni Unite a New York.
Da oggi, 20 dicembre, apre la caffetteria e bistrot “Caffè San Carlo”, il nuovo spazio ristorativo delle Gallerie d’Italia – Torino guidato dagli chef Costardi Bros, fratelli piemontesi che daranno alla tradizione torinese un twist contemporaneo. A duecento anni dalla sua prima apertura, il Caffè San Carlo, punto di riferimento cittadino, si svilupperà negli storici spazi tra dehors interni ed esterni, con affaccio diretto in Piazza San Carlo e nel cortile interno del museo. Il nuovo ristorante fine dining, il cui nome sarà “Scatto”, che riconduce al tema della fotografia che caratterizza il museo di Intesa Sanpaolo, aprirà a fine gennaio. In linea con lo spirito del Progetto Cultura di Intesa Sanpaolo e con l’identità del nuovo museo di piazza San Carlo, il locale, aperto sette giorni su sette dalle ore 8 alle 22, 120 coperti grazie all’apertura del dehor nella stagione primaverile, richiamerà le forti radici territoriali con una costante ricerca di originalità, sperimentazione ed esplorazione di nuovi linguaggi ispirandosi ai contenuti del museo reinterpretati dai due chef. Il restyling dello storico Caffè San Carlo e il progetto del ristorante “Scatto” sono stati curati dallo studio Lamatilde, che per la caffetteria / bistrot ha preservato l’identità di uno dei luoghi più ferventi della Torino del 1800, mentre per il ristorante ha elaborato un progetto in linea con la modernità del nuovo spazio espositivo delle Gallerie d’Italia. La città ritrova così un elegante spazio di incontro e condivisione.
Nel pomeriggio di oggi, 20 dicembre, nella Biblioteca Casanatense di Roma, l’Associazione per l’Economia della Cultura organizza un incontro-dibattito per il trentennale della Rivista “Economia della Cultura”, presentando anche il numero monografico dedicato. La Rivista “Economia della Cultura”, edita attualmente dal Mulino e creata dall’ Associazione per l’Economia della Cultura, affronta sin dal 1991 l’intero arco dei problemi legati alla dimensione economica dei beni culturali, dello spettacolo dal vivo, dell’editoria, dei musei, delle industrie della cultura e della creatività. Si propone come strumento di dibattito e di risposte a domande sul significato di “economia della cultura”, sul ruolo che potrà svolgere la cultura nel percorso di integrazione continentale in corso in Europa, per chi e per quali fini si analizzano in chiave economica i tanti campi diversi della cultura. Attualmente la Rivista è diretta da Pietro Valentino, caporedattore e vice-direttore è Celestino Spada. L’ Aec viene fondata nel 1986 dallo storico Giuseppe Galasso, “padre”della omonima legge sul paesaggio e sottosegretario di Stato del Mibac, primo presidente dell’associazione, dall’economista docente di economia pubblica Paolo Leon, da Carla Bodo, ricercatrice presso l’Istituto per la Programmazione Economica. Oggi Aec è presieduta da Marco Causi, segretario generale è Alessandro Leon.
Aprirà ufficialmente, domani, mercoledì 21 dicembre, alle ore 12, la vendita dei biglietti del Formula Uno Gran Premio d’Italia 2023, giunto alla sua 94° edizione, che si correrà l’1, 2 e 3 settembre all’Autodromo Nazionale Monza. Si tratta di un vero e proprio Xmas Gift pensato da Aci per tutti quegli appassionati di motorsport, italiani e stranieri, che vorranno vivere, o magari regalare per Natale a una persona cara, un’esperienza entusiasmante e coinvolgente. L’apertura delle vendite è stata programmata con largo anticipo, grazie all’impegno da parte dell’organizzazione Aci Sport, per andare incontro alle richieste di tantissimi tifosi e dei partner commerciali giunte già all’indomani del Gran Premio del Centenario del Tempio della Velocità. Per la campagna “Xmas Gift” saranno disponibili 6.500 biglietti di diverse tipologie.
Il welfare di Birra Peroni ammonta a 600 euro. I manager della “bionda” hanno deciso di aiutare i dipendenti a combattere l’inflazione con un contribuito individuale straordinario di 600 euro, un’iniziativa che coinvolgerà circa 750 lavoratori dell’azienda birraria. Il contributo straordinario sarà erogato sotto forma di “welfare” in buoni acquisto e benzina digitali in questo mese di dicembre 2022, e rientra in un più ampio piano di well-being di Birra Peroni che è stato particolarmente intensificato dallo scoppio della pandemia: dal programma di supporto psicologico gratuito fino al nuovo modello di “lavoro flessibile” che prevede, tra le altre cose, la possibilità di lavorare da remoto fino al 50% del tempo senza giorni prestabiliti, l’azienda, infatti, continua a studiare programmi e soluzioni per il benessere dei lavoratori. “Il 2022 è stato un anno molto complesso, da molteplici punti di vista: dopo le sfide di due anni di pandemia ci ritroviamo, sia come aziende sia come cittadini, a fare i conti con un incremento eccezionale dei costi dell’energia e tassi di inflazione a due cifre, con forti impatti anche per il nostro business”, ha dichiarato Gianluca Di Gioia, direttore risorse umane di Birra Peroni. “Le persone sono da sempre il pilastro portante della nostra strategia e quindi, nonostante tutte le difficoltà del momento, non abbiamo voluto perdere l’opportunità offerta dal Dl Aiuti e abbiamo lavorato per definire questo contributo. Questa iniziativa vuole essere un ulteriore e concreto segnale di vicinanza alle colleghe, ai colleghi e ai loro cari in un momento così sfidante e insieme un ringraziamento per il costante impegno e lo straordinario lavoro di tutti questi mesi”.
Compagnia dei Caraibi, società benefit, azienda leader nell’importazione, sviluppo, brand building e distribuzione di distillati, vini e soft drink di fascia premium e over premium provenienti da tutto il mondo, nonché birre craft italiane, attraverso la propria controllata Refined Brands, annuncia di avere concluso un accordo per l’acquisizione del 100% del capitale sociale di Elephant Gin GmbH , azienda tedesca produttrice del noto Gin super premium. Per Edelberto Baracco, presidente e a.d. di Compagnia dei Caraibi, “l’acquisizione di Elephant Gin rappresenta un passaggio fondamentale per l’espansione del portafoglio di marchi propri di Compagnia dei Caraibi in uno dei segmenti di maggior crescita. Conosciamo Elephant e il suo potenziale di crescita a livello internazionale, siamo stati tra i primi a credere nel progetto di Robin e Tessa Gerlach iniziando la distribuzione 6 anni fa contribuendo allo sviluppo del brand nel mercato italiano. Facendo leva sugli asset e la gamma prodotti dell’azienda, Compagnia dei Caraibi entrerà nel mondo della produzione diretta di Gin super premium, attraverso un brand internazionale ed una distilleria di proprietà, con annesso visitor center, localizzati in Germania”. Elephant Gin è stata fondata nel 2013 da Robin e Tessa Gerlach, che hanno dato vita al brand ispirati dai loro viaggi in Africa e dalla necessità di salvaguardare e valorizzare la flora e la fauna selvatica africana. La gamma è oggi prodotta artigianalmente nella distilleria di proprietà di Wittenburg, in Germania. Il processo produttivo prevede ingredienti esclusivi e ricercati come erbe, piante esotiche africane e spezie; la distillazione avviene in alambicchi in rame in piccoli lotti da circa 600 bottiglie. Tutti gli ingredienti sono selezionati a mano, le bottiglie realizzate e confezionate su misura.