Walking in the Bubble
Don Ciotti e Rosy Bindi da Mattarella, San Macuto e la transizione, Rutelli e il secolo verde, Febaf
Di Gianfranco Ferroni
Il presidente della Repubblica Sergio Mattarella, ha ricevuto al Quirinale una delegazione dell’Associazione Libera contro le mafie, guidata dal presidente don Luigi Ciotti. Hanno partecipato Rosy Bindi componente del comitato scientifico di Libera, Emiliano Manfredonia presidente Acli, Walter Massa presidente Arci, Roberta Vincini presidente Agesci, Giuseppe Vendola presidente Cngei, Maurizio Landini segretario generale Cgil, Giuseppe Notarstefano presidente Azione Cattolica, Stefano Ciafani presidente Legambiente e Simone Gamberini presidente Legacoop.
Oggi a Palazzo San Macuto incontro su “Transizione energetica: la risposta concreta e possibile alla direttiva green Ue”. Saluti istituzionali di Gilberto Pichetto Fratin ministro dell’Ambiente e della sicurezza energetica, Raffaele Fitto ministro per gli Affari europei, il Sud, le politiche di coesione e il Pnrr, Massimo Bitonci sottosegretario al ministero delle Imprese e del Made in Italy, Filippo Scerra questore della Camera dei Deputati, Gianmauro Dell’Olio vicepresidente V Commissione Bilancio, tesoro e programmazione – Camera dei Deputati, Lorenzo Basso vicepresidente VIII Commissione Ambiente, transizione ecologica, energia, lavori pubblici, comunicazioni, innovazione tecnologica – Senato della Repubblica.
A Palazzo Wedekind, a piazza Colonna, prima edizione del Forum per la intermodalità sostenibile: Gli aeroporti e le ferrovie del futuro”. Introduce Annalisa Chirico, intervengono Gilberto Pichetto Fratin ministro dell’Ambiente e della sicurezza energetica, Nicola Lanzetta direttore Enel Italia, Giuseppe Ricci d.g. Energy Evolution Eni, Filippo Abbà chief Technology & Innovation Officer Saipem, Marco Consalvo a.d. Trieste Airport, Armando Brunini a.d. Sea Aeroporti di Milano. Nella parte intitolata “Gli aeroporti e le ferrovie del futuro” intervengono Matteo Salvini ministro delle Infrastrutture, Luigi Corradi a.d. Trenitalia, Fabio Lazzerini a.d. Ita Airways, Pierluigi Di Palma presidente Enac, Carlo Borgomeo presidente Assaeroporti, Monica Scarpa vicepresidente Aeroporti 2030.
Al Pio Sodalizio dei Piceni, oggi pomeriggio, presentazione del libro “Il secolo verde. Per salvare il clima. Storia, propaganda e realtà” di Francesco Rutelli, con Aurelio Regina delegato per l’Energia di Confindustria.
Domani, 30 marzo, andrà in scena il “Rome Investment Forum 2023”, il tradizionale appuntamento di Febaf dedicato a investimenti e sviluppo nel contesto europeo, presso le Scuderie di Palazzo Altieri. “Il ruolo del settore finanziario italiano per la crescita sostenibile di fronte alle sfide europee” è il titolo di questa nona edizione, con la riforma del Patto di Stabilità e Crescita e il Pnrr al centro del dibattito. Aprirà i lavori il presidente di Febaf Fabio Cerchiai. Seguirà l’intervento in video collegamento del Commissario europeo all’Economia Paolo Gentiloni. Si terrà poi una tavola rotonda con i presidenti di Abi, Ania e Aifi, rispettivamente Antonio Patuelli, Maria Bianca Farina e Innocenzo Cipolletta. Chiuderà l’incontro il ministro per gli Affari europei, il Sud, le Politiche di Coesione e il Pnrr Raffaele Fitto.
In occasione della celebrazione dei suoi primi 150 anni, la Real Academia de España en Roma prosegue la consuetudine di aprire al pubblico con gli “Open Studios” dei borsisti, nel pomeriggio di giovedì 30 marzo. Si possono visitare gli studi e scoprire le opere in via realizzazione degli artisti e dei ricercatori in residenza presso l’Accademia nella stagione 2022/2023. L’appuntamento annuale, che si rinnova dal 2016, che coinvolge i visitatori nella realizzazione del processo creativo darà vita alla mostra conclusiva del soggiorno romano che si terrà il 27 giugno. Sono 23 gli studi dei borsisti residenti a Roma, ovvero 13 artisti, 2 architetti, 3 scrittori, 4 ricercatori provenienti dalla Spagna con una partecipazione messicana, e le attività sviluppate spaziano dalle arti visive alla letteratura e alla storia, dall’architettura alla moda e alla musica con un focus sulla relazione con la Capitale e con a cultura italiana. I borsisti che aprono i loro studi al pubblico per la prima volta sono: la scultrice Ana Laura Aláez, la pittrice Elvira Amor, l’artista Amelie Aranguren, l’artista Carla Boserman, la fashion designer e artista Raquel Buj, lo scrittore Matías Candeira, l’architetto Juan Antonio Espinosa, il video artista Marcelo Expósito, gli scultori Fuentesal Arenillas, il compositore Hugo Gómez-Chao, l’architetto e storico dell’architettura David H. Falágan, l’artista Abel Jaramillo, , il pittore Manu Muniategiandikoetxea, lo storico Juan Pedro Navarro Martínez, l’artista Itziar Okariz, la scrittrice Mariana Orantes, la scrittrice Mabi Revuelta, la ricercatrice Ana Mina, la storica dell’arte Luz Santos Rodero, la musicologa Pilar Serrano Betored, la ricercatrice Sara Torres-Vega, la scrittrice Andrea Valdés, lo scrittore Gabriel Villota Toyos. Per celebrare l’anniversario dell’Academia de España en Roma, il programma delle residenze per borsisti, coordinato da Miguel Ángel Cabezas Ruiz, sarà aperto dal 2024 anche ai cittadini dell’Unione Europea oltre che a tre cittadini sudamericani. Un po’ di storia: l’8 agosto del 1873 si pubblica il decreto di creazione e il primo regolamento della Escuela Española de Bellas Artes en Roma, che poco più tardi avrebbe preso il nome di Academia Española de Bellas Artes en Roma. Quel decreto, incoraggiato politicamente e intellettualmente da Emilio Castelar con l’obiettivo di dare permanenza ufficiale alla presenza di artisti spagnoli nella città, plasmava l’impegno dello Stato spagnolo nella promozione delle arti e dello scambio culturale nell’ambito europeo, anche in momenti di grandi difficoltà davanti ai quali la nuova istituzione presupponeva un barlume di speranza nel futuro. Da allora, tra le mura di San Pietro in Montorio, sul Gianicolo a Roma, si è insediata una comunità creativa per la quale sono passati 1050 donne e uomini come borsisti. Non era un luogo qualunque: legato alla storia spagnola da molti secoli, lì si trova uno degli emblemi più puri dell’architettura del Rinascimento: il Tempietto di Bramante. All’ombra di questa vera e propria icona della cultura europea, numerose generazioni di artisti hanno realizzato opere che hanno poi arricchito la cultura spagnola nelle sue sfaccettature. Quest’anno, in cui ricorre l’anniversario numero 150 della fondazione, l’istituzione sviluppa un programma commemorativo dedicato, in special modo, ai veri protagonisti dell’istituzione: artisti, creatori e ricercatori pensionados o residenti en ella desde su fundación, en 1873. Nel corso del suo secolo e mezzo di storia l’Accademia ha formato diverse generazioni di artisti e intellettuali spagnoli e, dal 2001, latinoamericani, contribuendo alla loro formazione artistica e umanistica e realizzando una maggiore presenza culturale spagnola in Italia, una migliore comprensione tra le culture dei due Paesi e un maggiore legame culturale tra Europa e America Latina. Il motto della celebrazione, “150 anni di innovazione e creazione culturale”, vuole racchiudere la missione che da sempre guida l’Accademia, situata in un complesso monumentale che, oltre ai suoi cinque secoli di storia, è sempre stato un luogo di incontro, dedicato alla ricerca e alla sperimentazione artistica, all’innovazione, con una grande apertura verso il futuro.
Nell’ambito della mostra “Orient-Express & Cie. Itinerario di un mito moderno”, in corso fino al prossimo 21 maggio all’Accademia di Francia a Roma – Villa Medici, è stato programmato un ciclo di incontri rivolti all’esplorazione della tematica del viaggio attraverso l’esperienza e la performance di autori e artisti internazionali. Il primo appuntamento, in programma nella serata di giovedì 30 marzo, vedrà protagonista lo scrittore franco-libanese Charif Majdalani. Un evento letterario che sarà l’occasione per immergersi in una fantasticheria itinerante grazie al potere della narrativa. L’esperienza del viaggio, sia come fantasia che come realtà, è infatti al centro dell’opera del romanziere, come testimoniano le sue opere Caravansérail (2007), in cui il viaggio in treno gioca un ruolo importante nella moderna odissea di Samuel Ayyad e del suo palazzo in pezzi trasportato dal Nilo alle nevi del Monte Libano, o Des Vies possibles (2018), in cui lo scrittore racconta la storia di un giovane libanese affascinato dall’umanesimo europeo del XVII secolo, al suo arrivo a Roma. Dopo una lettura di testi tratti dalla bibliografia dello scrittore, l’evento sarà accompagnato da un confronto sui temi centrali della sua letteratura, che intreccia altrove e storia, destini individuali ed epopee familiari. Al termine dell’incontro, Majdalani terrà un book signing, in collaborazione con la Libreria Stendhal – Librairie française de Rome. I prossimi rendez-vous dedicati al leggendario treno saranno in programma il 13 aprile, con i laboratorio di scrittura a cura di Anne Reversau con il CentroScritture e il concerto di Malik Djoudi e Gaspar Claus, e il 5 maggio con il dj set della band Acid Arab. Majdalani è una figura di spicco della letteratura francofona e insegna letteratura francese all’Università Saint-Joseph di Beirut. Ha scritto il suo primo romanzo nel 2005, a cui ne sono seguiti altri otto tradotti in sei lingue e premiati con prestigiosi riconoscimenti letterari. È autore di Histoire de la Grande Maison (2005), Caravansérail (2007, premio Tropiques e premio François Mauriac de l’Académie française), Le Dernier Seigneur de Marsad (2013), Villa des femmes (2015, premio Jean Giono), L’Empereur à pied (2017), Beyrouth 2020, journal d’un effondrement (2020, Femina, premio speciale della giuria) e Dernière oasis (2021).
In cucina si sente spesso dire “mangiare con gli occhi”, se per una volta la prendessimo alla lettera? Il creativo e scrittore Paolo Stella si trasforma in maître per una sera nel podcast “Metti, una stella a cena”. Il progetto, concepito insieme a Stella, è stato realizzato per aprire il racconto della mostra “Reaching for the Stars” verso temi attuali e fortemente presenti nei dibattiti sui social media. Il podcast ruota attorno a una cena nel fiorentino Palazzo Strozzi tra cinque speciali commensali. La conversazione è scandita dalle quattro portate della cena, ognuna associata a una specifica tematica, preparata e “cucinata” da ciascun ospite: l’identità, l’immagine della donna, il corpo, il futuro. Arturo Galansino direttore generale della Fondazione Palazzo Strozzi e curatore della mostra e lo stesso Stella conversano con tre ospiti che si contraddistinguono per la loro voce rivelante su questi temi caratterizzanti della società di oggi: Cristina Fogazzi conosciuta come l’Estetista Cinica, imprenditrice e appassionata d’arte contemporanea, Cathy La Torre avvocata esperta in diritti umani e fondamentali e Carlotta Vagnoli scrittrice e speaker radiofonica, attivista per la sensibilizzazione sul tema della violenza di genere. Il podcast “Metti, una stella a cena” è disponibile a partire da oggi sulle principali piattaforme di streaming audio: Spotify, Apple Podcast, Google Podcast, Amazon Music.