Walking in the Bubble
Da Mattarella la presidente di Malta, Palermo e von der Leyen a Davos, Patuelli alla Luiss, Dynys, B24
Di Gianfranco Ferroni
Al Quirinale, il presidente della Repubblica Sergio Mattarella riceve la presidente della Repubblica di Malta Myriam Spiteri Debono, in visita ufficiale in Italia.
A Davos, al World Economic Forum, discorso della presidente della Commissione Ue Ursula von der Leyen. Tra i protagonisti dell’economia italiana è presente l’amministratore delegato di Acea Fabrizio Palermo: il meeting annuale riunisce i leader di tutto il mondo per discutere delle principali sfide globali, dalla situazione geopolitica al miglioramento degli standard di vita fino alla gestione della transizione energetica. Mercoledì, Palermo parteciperà al panel “Water at a tipping point” insieme al commissario europeo per l’ambiente, la resilienza idrica e l’economia circolare e competitiva Jessika Roswall, per riflettere sui temi della siccità e del cambiamento climatico che stanno mettendo a dura prova la produttività, la salute pubblica e la sicurezza alimentare, e anche su come utilizzare le innovazioni tecnologiche per affrontare le sfide legate all’acqua.
A Roma, nell’Università Luiss Guido Carli, “Innovazioni e sostenibilità. Le banche per lo sviluppo dell’Italia”, con il presidente dell’Abi, Antonio Patuelli.
Si chiama B24, è il nuovo ristorante dei vip romani: la cena si svolge all’interno del Cinema Barberini, nell’ampio spazio situato proprio al piano sopra all’ingresso, tenendo sotto osservazione la piazza se ci si siede accanto alle vetrate. Executive chef è Andrea Gallo, che vanta una solida formazione (una lunga esperienza da Baccano) e una vivacità raffinata. Prezioso il cocktail bar. Si respira la storia del cinema, anche perché la struttura venne progettata del costruttore Angelo Rossellini, padre del regista Roberto. I lampadari piacentiniani testimoniano la cura dei dettagli della proprietà, la famiglia Saviotti.
È Monia Ben Hamouda, nata a Milano nel 1991, la vincitrice della quarta edizione del Maxxi Bvlgari Prize, con l’opera Theology of Collapse (The Myth of Past) I-X (2024) che entra così a far parte della Collezione permanente del Maxxi. Grande novità di questa quarta edizione del premio è stata la menzione speciale per il miglior progetto digitale conferita a Roberto Fassone nell’ambito del Maxxi Bvlgari Prize for Digital Art. Con l’occasione è stata presentata la nuova Bvlgari American Academy in Rome fellowship, in collaborazione con Maxxi e Whitney Museum. La vincitrice così si aggiudica l’opportunità di partecipare a una residenza artistica presso la sede dell’American Academy, lavorando fianco a fianco all’artista selezionato da Whitney Biennial.
“Un incontro per costruire il futuro”. Questo il claim della convention 2025 di Cia-Agricoltori Italiani con i suoi Caa, Caf e Inac: obiettivo discutere insieme dell’evoluzione dei servizi confederali. L’appuntamento con patronato, centri di assistenza fiscale e agricola targati Cia allo Sheraton Rome Parco de’ Medici.
La Vaccheria di Roma presenta la mostra “AmoR-Pop. NeonPopArt Icons“, personale di Carla Campea, dal 24 gennaio al 24 febbraio, un dialogo tra gli spazi restituiti dell’ex casale e la neon pop art italiana. Esponente della nuova scena neon contemporanea, Campea presenta un corpus di lavori che esplorano le intersezioni tra materiali tradizionali e installazioni luminose, attraverso un percorso articolato tra creazioni e racconti visivi che attingono all’immaginario collettivo trasformandolo in esperienze multisensoriali, portando il quotidiano sotto una “nuova luce”. Tra i suoi collezionisti, Alessandro Borghese e Gué Pequeno.
A Milano, per la prima volta BuildingBox dedica una mostra monografica della durata di un anno a un’unica artista, Chiara Dynys. proponendo dodici diversi allestimenti pensati appositamente per lo spazio espositivo che si affaccia su via Monte di Pietà. “Private Atlas” è un progetto espositivo dal taglio antologico, a cura di Alessandro Castiglioni, che sarà visibile fino al 6 gennaio del prossimo anno. Concepito come un atlante privato, si articola in tre macro-capitoli intitolati “La disseminazione della memoria”, “Attraversamenti” e “Viaggio in Italia”, che presentano a cadenza mensile opere storiche e nuove produzioni dell’artista con allestimenti site-specific. Il primo capitolo, fino ad aprile, raccoglie opere in cui lo spazio, atomizzato e frammentato, per raccontare le relazioni con le forme della cultura occidentale in un costante dialogo con la propria identità. Numeri da record: 203.408 visitatori, picchi di oltre 4mila visitatori nei weekend e negli ultimi giorni di mostra con turni soldout già dall’apertura delle prevendite e file dei visitatori non prenotati con oltre due ore di attesa, 18mila biglietti per bambini e studenti, 1.800 gruppi totali di cui 600 formati da scolaresche, oltre mille visite guidate di cui oltre 650 visite per scuole. Questo è il bilancio finale di “Fernando Botero. La grande mostra” che si è conclusa domenica 19 gennaio, a Roma, a Palazzo Bonaparte, con sponsor Generali Valore Cultura, per celebrare gli oltre 60 anni di carriera dell’artista scomparso nel 2023, attraverso oltre 120 opere tra dipinti, acquerelli, sanguigne, carboncini, sculture e alcuni straordinari inediti; soggetti entrati nell’immaginario di tutti e che hanno accompagnato alla scoperta e alla conoscenza dei temi classici e a lui più cari come l’amata America Latina, il circo, la religione, la mitologia, la natura morta, la corrida