Walking in the Bubble
Descalzi e Messina per Adepp, Equalitas, Hausbrandt, McArthurGlen e McKinsey, Roma Doc a Vinitaly
Di Gianfranco Ferroni
Tutti gli appuntamenti della settimana, dalla ripartenza del Vinitaly alla presentazione al cinema Barberini
Oggi a Roma al cinema Barberini va in scena la seconda edizione degli “Stati Generali della Previdenza dei Liberi Professionisti”. Previsti gli interventi dei ministri Marina Calderone (Lavoro) e Adolfo Urso (Imprese e Made in Italy), del viceministro del Mef Maurizio Leo e del sottosegretario Federico Freni. Il presidente Adepp Alberto Oliveti dialogherà con l’amministratore delegato Eni Claudio Descalzi, il consigliere delegato e ceo di Intesa Sanpaolo Carlo Messina, il presidente di Borsa Italiana Claudia Parzani, il presidente del cda di Amundi Sgr Cinzia Tagliabue.
E’ stato siglato a Roma l’accordo tra Aiab ed Equalitas che ha come obiettivo la promozione di un modello agricolo sostenibile basato sulle competenze e le esperienze delle due realtà. Paolo Cuccia presidente Gambero Rosso ha salutato gli ospiti intervenuti a Roma per la firma dell’accordo: Giuseppe Romano presidente Aiab, Riccardo Ricci Curbastro presidente Equalitas e Luigi D’Eramo sottosegretario ministero dell’Agricoltura, della sovranità alimentare e delle foreste. “Il protocollo siglato da Aiab ed Equalitas unisce due significative realtà e le loro competenze. Nei prossimi anni puntiamo a consolidare la leadership italiana nel biologico e a raggiungere ambiziosi risultati”, ha detto D’Eramo, “progetti come questo vanno nella direzione di valorizzare il settore, promuovere una sostenibilità al tempo stesso ambientale sociale ed economica, favorire una sempre maggiore consapevolezza delle caratteristiche della filiera e comunicarne il valore ai consumatori”. Una partnership con obiettivi che saranno perseguiti anche attraverso azioni congiunte di comunicazione e divulgazione e attività comuni di ricerca e sviluppo. La collaborazione vede coinvolti due dei principali player del settore. Aiab rappresenta infatti i produttori biologici, i tecnici e i consumatori, con una forte attenzione per la sostenibilità ambientale e la salute pubblica. Equalitas, dal canto suo, detiene e promuove la norma più diffusa a livello mondiale per la gestione della sostenibilità nella filiera del vino, vantando ha una competenza unica in questo settore. Questo accordo è frutto di un processo lungo e strutturato, finalizzato a promuovere un modello agricolo basato sui principi di sostenibilità più avanzati. Tra gli obiettivi principali quello di trasmettere la complessità del concetto di sostenibilità, che non può prescindere dai cosiddetti “tre pilastri”, approccio portato avanti dal modello Equalitas; ma anche quello di riconoscere il valore strategico del biologico nella tutela della biodiversità e della salute di tutti i soggetti della filiera. Il protocollo prevede attività di ricerca e sviluppo, con il coinvolgimento dei propri comitati tecnico-scientifici, con obiettivi concreti quali la comparazione di modelli di coltivazione biologica, convenzionale e alternativa in viticoltura, volti alla definizione di benchmark in ambito carbon footprint, water footprint, biodiversità, indicatori sociali. “Il biologico è in un momento estremamente strategico”, sottolinea Romano, “si è affermato come metodo di coltivazione: sostenibile, certificato e garantito ma anche come strumento politico per il raggiungimento dei target di sostenibilità ambientale dell’Ue. Nei valori del biologico oltre alla gestione dell’agroecosistema e della fertilità del suolo rientrano intrinsecamente i valori di sostenibilità sociale ed economica. L’idea di questo protocollo nasce proprio dell’esigenza del biologico di gettare, in un momento fondamentale del Paese, il cuore oltre l’ostacolo e cominciare a confrontarsi ed a misurarsi con altri standard e con i parametri della sostenibilità che vanno oltre a quella ambientale”. E “unire le competenze di entrambe le organizzazioni”, aggiunge Ricci Curbastro, “mira a favorire la diffusione di pratiche agricole sostenibili nella filiera del vino e in altri settori agricoli, garantendo al contempo una comunicazione trasparente e corretta. Importante che il modello Equalitas, ormai da anni benchmark riconosciuto a livello mondiale, costituisca la base di lavoro per quelle che saranno le strategie e le operatività del futuro volte a una sempre maggiore consapevolezza sia da parte di chi produce che sul fronte dei consumatori”.
La Fondazione Hausbrandt muove i primi passi. Incroci tra i saperi, simbolismi e riferimenti misteriosi hanno caratterizzato il Rinascimento, una delle stagioni culturali più ricche dal punto di vista artistico e culturale di cui Italia e Veneto conservano straordinarie testimonianze: proprio il rinascimento segreto, ovvero le configurazioni e gli sviluppi di saperi elaborati nell’incontro tra diverse tradizioni culturali, con originali prospettive in ambito filosofico, teologico, artistico, scientifico, letterario, teatrale e musicale, “battezza” il tema conduttore del primo ciclo di 6 seminari “Haus Cups – Tazze di cultura Hausbrandt” in programma dal 31 marzo al 18 dicembre presso la sala conferenze “Emanuele Da Dalto” della Tenuta Col Sandago a Susegana in provincia di Treviso, con la partecipazione di studiosi di atenei e centri di ricerca internazionali: dall’Universitat de Barcellona al Mainomides Center of Avanced Studies dell’Università di Amburgo; dall’Università degli Studi di Catania a quella di Salerno. Scopo della Fondazione Hausbrandt, voluta dal suo presidente Martino Zanetti, imprenditore, intellettuale e artista, con la direzione scientifica affidata a Flavia Buzzetta ricercatrice associata presso il Laboratoire d’études sur les monothéismes di Parigi, è promuovere eventi, studi e ricerche su vari àmbiti del sapere, con una particolare attenzione al teatro e all’architettura, alla letteratura, all’arte, alla musica e alle connesse problematiche storiche ed estetico-filosofiche. Il primo seminario, introduttivo all’interno ciclo e dalle molteplici suggestioni culturali, intitolato “Sguardi incrociati sulla cabbala cristiana del Rinascimento” si terrà il 31 marzo nel contesto della Tenuta Col Sandago sui colli trevigiani, con l’introduzione del presidente Zanetti e la partecipazione straordinaria di Jean-Pierre Brach, filosofo del Rinascimento e storico delle religioni, direttore di studi presso l’École Pratique des Hautes Études di Parigi che converserà con Buzzetta. La cabbala cristiana è un corrente di pensiero nata in Italia alla fine del XV secolo, che attirò l’attenzione di diversi umanisti, come Giovanni Pico della Mirandola. Attraverso un excursus sulle idee principali e gli autori più noti, i relatori si confronteranno sugli aspetti meno conosciuti di una tradizione che costituisce una delle pagine più importanti del rinascimento segreto. L’incontro, come tutti i seminari “Haus Cups – Tazze di cultura Hausbrandt”, sarà seguito da un concerto di musica rinascimentale. Il progetto della Fondazione Hausbrandt, nelle sue linee di sviluppo, intende promuovere e sostenere ricerche intorno a tre grandi tematiche: “Rinascimento segreto”, “Contaminazioni culturali” e “Anime triestine”. I programmi, attraverso la realizzazione di una rete di ricerca internazionale, prevedono dunque la valorizzazione di opere di significativo interesse storico e culturale, lo stanziamento di borse di studio per giovani ricercatori, l’organizzazione di Summer e Winter Schools in collaborazione con centri di ricerca nazionali ed esteri, di convegni, mostre d’arte e concerti, e la pubblicazione di opere inedite e di alto valore scientifico.
Dopo il successo delle edizioni precedenti, prende il via per il terzo anno consecutivo il progetto di collaborazione tra McArthurGlen e Generation Italy, fondazione non profit fondata dalla società di consulenza strategica McKinsey & Company per favorire l’inserimento dei giovani nel mondo del lavoro. L’iniziativa è volta ad offrire un corso di formazione gratuito per “Addetti alle vendite” della durata di 3 settimane e aperto a tutti i giovani di un’età compresa tra i 18 e i 29 anni. Per partecipare al corso sarà necessario superare un breve test attitudinale presente sul sito di Generation Italy e un colloquio motivazionale. Al termine del percorso formativo è prevista per i partecipanti la possibilità di accedere ad un colloquio presso alcuni negozi dei cinque Designer Outlet italiani con possibilità di ingaggio. Chi è interessato ad un percorso legato a Castel Romano Designer Outlet, può iscriversi entro il 17 aprile. Il percorso di formazione è previsto dal 24 aprile al 12 maggio, con Career Day il 16 maggio. Il corso fa parte del programma “Giovani e Lavoro”, che rientra nell’impegno Esg di Intesa Sanpaolo per favorire l’inclusione educativa e l’occupabilità dei giovani, con l’obiettivo di contribuire a colmare il disallineamento di competenze richieste dalle imprese e, al contempo, mettere in luce i talenti nascosti dei ragazzi e delle ragazze in cerca di occupazione. L’edizione del 2022 ha visto 74 studenti terminare il percorso formativo e sostenere colloqui presso gli store dei centri McArthurGlen in Italia con un tasso di occupazione del 95%. “Siamo particolarmente contenti di collaborare per il terzo anno consecutivo con Generation Italy”, ha dichiarato Donatella Doppio, Regional Director Italy McArthurGlen Group, “nelle due edizioni precedenti abbiamo avuto l’opportunità di coinvolgere un centinaio di ragazze e ragazzi, molti dei quali hanno successivamente trovato un impiego presso i nostri Designer Outlet. Credo che questi progetti rafforzino il ruolo attivo di McArthurGlen quale motore occupazionale nei territori in cui il Gruppo è presente e contribuiscano a dare un futuro alle nuove generazioni”. E “il percorso offerto ha l’obiettivo di offrire gratuitamente competenze tecniche, attitudinali e comportamentali indispensabili per l’ingresso nel mercato del lavoro e colmare quel gap di preparazione corresponsabile dell’elevato tasso di disoccupazione giovanile nel nostro Paese”, commenta Oscar Pasquali, ceo Generation Italy, “grazie alla collaborazione con McArthurGlen, i giovani del territorio potranno avere accesso alle opportunità di lavoro create dagli outlet del gruppo.
Il Consorzio di Tutela Vini Roma Doc si prepara ad affrontare le giornate di Vinitaly, a Verona da domenica 2 a mercoledì 5 aprile. E lo fa forte di una formula che già nella passata edizione ha prodotto ottimi risultati. Uno spazio proprio, all’interno del Padiglione Lazio, che ospiterà ben 33 cantine aderenti al consorzio che si alterneranno in un calendario fitto di incontri tra degustazioni, talk show, convegni e momenti di business con professionisti del settore e appassionati, per consolidare il valore del brand e il crescente appeal delle etichette capitoline sul mercato estero. Il tutto all’indomani del felice esordio al Prowein. “La nostra prima volta a Düsseldorf è stato un enorme successo”, afferma Tullio Galassini presidente Consorzio Roma Doc, “confermato dall’elevato interesse riscosso dagli esponenti delle più influenti testate estere, del calibro di Vinum, Wein Markt, VertDeVin, Meininger e Kulinariker. Durante gli incontri vis-à-vis con i giornalisti, abbiamo riscontrato un grande apprezzamento non solo riguardo al profilo sensoriale dei nostri vini, definito estremamente contemporaneo, ma si è posta l’attenzione soprattutto sulla struttura delle nostre aziende, sempre più guidate da nuove generazioni di produttori che stanno imprimendo una spinta ulteriore alla crescita delle nostre etichette. In particolare ci rende davvero orgogliosi l’opinione unanime su quanto il brand Roma Doc sia il volano fondamentale per comunicare il nostro bellissimo territorio nel suo complesso”. Un appeal, quello dei quali i vini “targati” Roma Doc godono all’estero, che trova conferma anche negli appuntamenti che il Consorzio ha in calendario nelle attese giornate di Vinitaly. Un susseguirsi di incontri con una selezione di importanti buyers degli Usa e Canada, Europa e Sud America, per favori una presenza sempre più massiccia presso i principali mercati internazionali. “L’internazionalizzazione non può non far parte del dna di un Consorzio che porta il nome di Roma”, sottolinea Rossella Macchia vicepresidente del Consorzio, “ma anche in questo Vinitaly 2023 non abbiamo dimenticato il ruolo fondamentale che ricopre la comunicazione. Per questo abbiamo confermato la formula dello scorso anno che prevede incontri ‘personalizzati’ tra le aziende e alcune delle principali firme del giornalismo di settore. Momenti importanti non solo per promuovere le nostre realtà presso chi, per professione, racconta il mondo del vino ma anche un’opportunità di confronto e di crescita per noi produttori”.