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Usa 2024: – 60, sparatoria in un liceo della Georgia ripropone il tema armi
Di Giampiero Gramaglia
La sparatoria in una liceo della Georgia, subito alla riapertura delle scuole, riporta in primo piano, nella campagna elettorale, il tema delle armi facili: un ragazzino di 14 anni, che è stato bloccato e arrestato dalla polizia, ha ucciso quattro persone, due studenti e due professori, e ne ha ferite nove alla Apalachee High School, a Winder, nei pressi della capitale dello Stato Atlanta.
La sparatoria ha provocato il panico nella scuola, con gli studenti barricati nelle loro aule o in fuga verso lo stadio di football, la polizia che cercava di mettere in sicurezza il perimetro del campus e centinaia di genitori che accorrevano per sapere se i loro figli erano sani e salvi.
Commentando l’episodio, la candidata democratica Kamala Harris ha detto che «bisogna fermare l’epidemica violenza delle armi», mentre il candidato repubblicano Donald Trump, che è sostenuto dalla lobby delle armi, ha definito il ragazzino killer «un mostro malato e squilibrato». Di sicuro, comunque, non accadrà nulla, sul fronte del controllo delle armi, prima dell’Election Day.
Nelle cronache elettorali, il tema delle armi non è l’unico ricorrente. Ieri, l’Amministrazione Biden ne ha rispolverati tre: accuse alla Russia che condurrebbe azioni di disinformazione su Usa 2024 (un annuncio pubblico è atteso nelle prossime ore), un’iniziativa per bloccare l’acquisto da parte della Nippon Steel di U.S Steel (mossa protezionistica che, però, in questo momento, mette d’accordo sia Harris che Trump, entrambi contrari a che l’acciaio americano diventi giapponese. L’affare, da tempo all’esame della Commissione per gli investimenti stranieri negli Stati Uniti, vale 14,9 miliardi di dollari), infine riflessioni su se e come rendere di fatto permanenti le restrizioni alle domande di asilo negli Usa, che, imposte a giugno, hanno drasticamente ridotto gli ingressi negli Stati Uniti dal confine meridionale con il Messico.
La campagna di Trump ha comunicato di avere raccolto 130 milioni di dollari in agosto: il 98% è frutto di donazioni sotto i 200 dollari. La campagna di Harris non ha ancora comunicato i fondi raccolti in agosto, ma nelle cinque settimane trascorse fra il ritiro del presidente Biden il 21 luglio e la convention democratica conclusasi il 23 agosto aveva raccolto 540 milioni.
I due candidati sono meno attivi in questi giorni, in parte perché impegnati a preparare il dibattito del 10 settembre sulla Abc. Harris ha risposto «Finora tutto bene» a chi le chiedeva come procedessero i preparativi. Trump, invece, dice che la sua tattica sarà lasciare parlare la sua rivale, forse fidandosi che Harris ‘si faccia male da sola’ con qualche gaffes o qualche affermazione azzardata.
Le due parti hanno condiviso le regole del dibattito, inclusa quella dei microfoni spenti quando non è il turno di parlare. Lo staff di Harris ritiene che il format avvantaggi Trump, facendo da schermo alle sue intemperanze.
Usa 2024: Harris recupera fra gli ispanici e sull’economia
Kamala Harris ha neutralizzato il vantaggio di Donald Trump sull’economia tra gli elettori ispanici e il suo vantaggio di 13 punti percentuali all’interno di questo gruppo riflette il fatto che i ‘latinos’ preferiscono ampiamente il suo approccio all’assistenza sanitaria e al cambiamento climatico: è quanto risulta da un sondaggio Reuters/Ipsos.
Gli ispanici preferiscono l’approccio della vice-presidente rispetto a quello dell’ex presidente con 18 punti di margine per l’assistenza sanitaria e 23 punti per il cambiamento climatico.
Il sondaggio Reuters/Ipsos mostra che i principali temi per gli elettori ispanici registrati sono quelli del Paese in generale, l’economia, l’immigrazione, l’assistenza sanitaria e il cambiamento climatico. Mentre gli elettori registrati nel loro complesso preferiscono l’approccio di Trump all’economia rispetto a quello di Harris con il 45% contro il 36%. In merito gli elettori ispanici fanno registrare un pareggio, con entrambi i candidati al 39% di sostegno. Ciò riflette un miglioramento per i democratici: un sondaggio Reuters/Ipsos di maggio vedeva Joe Biden indietro di 4 punti rispetto al suo predecessore sull’economia agli occhi dei ‘latinos’.
Gli elettori ispanici preferiscono invece Harris sulla politica sanitaria, con il 46% contro il 29%, e sul cambiamento climatico, con il 46% contro il 23%, vantaggi maggiori di quello che Harris ha nell’elettorato in generale, dove resta comunque la preferita anche su queste due questioni.
Trump é ancora in vantaggio sull’immigrazione: gli elettori ispanici che lo preferiscono ad Harris con il 42% contro il 37%, margine più limitato di quello che ha nell’elettorato in generale (46% a 36%).
«Gli ispanici sono probabilmente il gruppo di elettori più indeciso in America in questo momento e lo saranno ancora a lungo», dice Chuck Rocha, stratega democratico che consigliò Bernie Sanders nella campagna del 2016, anche per quanto riguarda il coinvolgimento dei latino-americani.
Secondo un sondaggio del Wall Street Journal, la maggioranza degli elettori continua ad avere opinioni negative sulla direzione del Paese e dell’economia, ma c’è un leggero aumento dell’ottimismo. Quasi il 30% degli intervistati pensa che il Paese stia andando nella giusta direzione, con un salto di 9 punti rispetto a inizio luglio, mentre il 61% afferma il contrario, in calo di 9 punti.
È dal novembre 2021 che non c’era una visione così “favorevole”. Il cambiamento è in gran parte guidato dai democratici, che hanno registrato un aumento di 13 punti di coloro per cui gli Usa vanno nella giusta direzione. E il sondaggio è un ulteriore segno che l’ingresso di Harris nella corsa alla Casa Bianca ha scatenato un’ondata di entusiasmo tra i democratici.
Usa 2024: Liz Cheney con Harris, parenti serpenti
Liz Cheney, ex deputata repubblicana del Wyoming, figlia dell’ex vicepresidente Dick Cheney, si conferma leader dei repubblicani anti-Trump: «Importante sapere che Trump pone dei pericoli. Come conservatrice e come una persona che tiene alla Costituzione, non solo non voterò per lui, ma voterò per Harris», ha fatto ieri sapere, senza causare eccessiva sorpresa.
Invece, i conservatori sono andati a pescare alcuni lontani parenti di Tim Walz, il candidato vice democratico, che sostengono Trump e lo mostrano indossando una maglietta con la scritta ‘Nebraska Walz’s for Trump’.
«È un grande onore avere il vostro sostegno, non vedo l’ora di incontrarvi», commenta il magnate. La foto è stata postata su X da Charles Herbster, ex candidato a governatore del Nebraska, e ritrae dei lontani cugini del governatore del Minnesota, discendenti di Francis Walz, fratello del nonno di Tim Walz.