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Usa 2024: + 71, Biden denuncia l'”oligarchia dei paperoni”, audizioni avanti, ipotesi TikTok

16
Gennaio 2025
Di Giampiero Gramaglia

In un discorso di 20 minuti dallo Studio Ovale, una sorta d’addio all’Unione di cui è stato al servizio per oltre cinquant’anni, da senatore, vice-presidente e ora presidente, Joe Biden ha messo in guardia dal «complesso tecnologico-industriale» e dalla «oligarchia» che si sta creando negli Stati Uniti e che sta prendendo il potere. Un riferimento preciso alla coalizione già saldatasi tra Donald Trump, suo successore, ed Elon Musk e Vivek Ramaswami, cui si sono aggiunti, per calcolo e convenienza, Mark Zuckerberg, Jeff Bezos e altri ‘paperoni’ della ‘new economy’.

Nel ‘testamento spirituale’ di una carriera politica protrattasi per oltre mezzo secolo, Biden ha ricordato i risultati conseguiti dalla sua Amministrazione sui fronti interno e internazionale, ma ha soprattutto segnalato ai suoi concittadini le minacce davanti a loro: «la concentrazione di tecnologia, potere e ricchezza» e il rischio che la menzogna prenda il sopravvento sulla verità. quando il fact-checking viene meno e la libera di stampa è minacciata.

Biden ha anche prospettato un emendamento costituzionale che escluda l’immunità ai presidenti per i reati da loro compiuti durante il loro mandato: un’iniziativa in polemica con la Corte Suprema, che l’anno scorso ha riconosciuto ai presidenti una parziale immunità per i reati compiuti nell’esercizio delle loro funzioni. In un commento, il New York Times osserva che la presidenza di Buden «ha positivamente sorpreso i progressisti» per i suoi contenuti in politica interna, anche se li ha magari delusi nella gestione dei conflitti in Ucraina e, soprattutto, in Medio Oriente, dove gli Usa avevano strumenti per contenere Israele.

Audizioni. Rubio ok, Bondi sulla griglia
Sul fronte delle audizioni davanti alle Commissioni del Senato di membri designati del team Trump ieri è stata la volta del segretario di Stato Marco Rubio e della segretaria alla Giustizia Pam Bondi. Rubio, senatore di lungo corso della Florida, ha ricevuto – riferiscono i media – un’accoglienza positiva bipartisan, mentre Bondi è stata oggetto di attacchi e critiche da parte democratica.

L’ex legale di Trump ha testimoniato la propria lealtà al presidente eletto, ma s’è impegnata a tenere la politica fuori dalla giustizia, senza però escludere la possibilità di perseguire gli avversari politici del presidente eletto. Rispondendo a quelle che la stampa di destra ritiene «domande ostili» da parte dei senatori democratici, Bondi ha detto di volere «restaurare l’integrità» della giustizia americana, che sarebbe stata corrotta da motivazioni politiche, e di volere «rendere di nuovo l’America sicura».

Le audizioni, che hanno ieri riguardato anche altri futuri membri dell’Amministrazione Trump e che proseguono oggi, si svolgono sullo sfondo di un clima di sospetto dei repubblicani nei confronti del cosiddetto ‘deep state’: secondo un sondaggio, circa la metà dei dipendenti pubblici intendono opporre una sorta di resistenza passiva al nuovo presidente.

Per contro, secondo un altro sondaggio, solo due americani su dieci hanno fiducia che Fbi e Dipartimento della Giustizia agiranno in modo corretto durante il Trump 2. Sono dati che confermano la polarizzazione dell’Unione, pro o contro Trump.

TikTok, Trump potrebbe chiedere la sospensione del bando di 2/3 mesi
Donald Trump soppesa l’idea di emanare, una volta in carica, un ordine esecutivo che sospenda per 60-90 giorni l’applicazione della legge che prevede la vendita (per motivi di sicurezza nazionale) dell’app cinese TikTok entro il 19 gennaio, pena il bando dagli Usa.

Lo scrive il Washington Post. Il presidente eletto ha recentemente ammesso un debole per TikTok, che l’avrebbe aiutato a vincere le elezioni tra i giovani – affermazione, per altro, non veritiera –. E la mossa potrebbe servire a confermare ed esaltare la sua immagine di paladino della libertà d’espressione.

Gli esperti ritengono, però, difficile che un ordine esecutivo possa bypassare una legge approvata dal Congresso, con un’ampia maggioranza bipartisan. Nei giorni scorsi, era anche circolata l’ipotesi che Elon Musk potesse acquisire le operazioni americane della piattaforma cinese.

Inflazione su a dicembre
Nel mese di dicembre, l’inflazione su scala annua è stata del 2,9%, in aumento rispetto a novembre. Il dato è negativo per la prossima Amministrazione Trump, che è impegnata a contenere l’aumento del costo della vita e a ridurre il costo del denaro. L’aumento dell’inflazione potrebbe, infatti, indurre la Federal Reserve, la banca centrale degli Stati Uniti, a rinviare o a rallentare la riduzione del tasso di sconto. Secondo gli esperti, la ripresa dell’inflazione è soprattutto dovuto all’aumento della domanda interna.