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Usa 2024: +55, Trump appoggia Johnson come speaker; Carter, funerali di Stato
Di Giampiero Gramaglia
Donald Trump ha dato il suo appoggio a Mike Johnson perché sia rieletto speaker della Camera, quando il nuovo Congresso voterà venerdì 3 gennaio. Lo ha annunciato lo stesso presidente eletto, con un post su Truth. L’endorsement dovrebbe risultare determinante per convincere i conservatori più radicali a votare per Johnson. Trump scrive: “E’ un gran lavoratore, un brav’uomo, una persona di fede. Farà la cosa giusta ed ha il mio totale sostegno”.
L’appoggio del presidente eletto, cui Johnson ha finora mostrato totale sottomissione, anche quando ciò ha significato smentire se stesso, mette fine, secondo i media conservatori, alla ridda di ipotesi su una sua sostituzione. A mettere in discussione la conferma di Johnson, era stato lo stesso Trump, smentendone l’operato sulla copertura delle spese dell’Amministrazione federale.
C’era chi aveva persino prospettato uno speaker non deputato, facendo i nomi dei dioscuri dell’efficienza Elon Musk e Vivek Ramaswamy. A proposito di Musk, il New York Times ha scoperto che, dopo le elezioni, il proprietario di Tesla s’è installato in un cottage della proprietà di Trump a Mar-a-lago, del costo di 2000 dollari a notte, poco lontano dalla residenza principale del complesso, dove vive il magnate. Non è però chiaro chi paghi il conto, se cioé Musk sia un cliente o un ospite del presidente eletto. L’eclettico miliardarioi ha lasciato il cottage la vigilia di Natale, ma vi è atteso di ritorno a giorni.
Usa 2024: Corte d’Appello conferma condanna Trump
A New York, una corte d’appello federale ha confermato il verdetto della giuria di primo grado che aveva ritenuto Trump responsabile di aver abusato sessualmente della giornalista Jean E. Carroll in un camerino d’un elegante grande magazzino di New York alla metà degli Anni Novanta e di averla poi diffamata e gli ha ordinato di pagare, come da sentenza, cinque milioni di dollari di danni. Per la Corte d’Appello, i legali del presidente eletto non hanno provato eventuali errori giudiziari che giustifichino un nuovo processo o l’annullamento della sentenza.
Usa 2024: i funerali di Carter potrebbero modificare missione Biden in Italia
Sui media Usa, è ancora molto forte l’eco della morte, domenica 29 dicembre, del 39° presidente degli Stati Uniti Jimmy Carter. I funerali di Stato sono fissati giovedì 9 gennaio, proclamato giorno di lutto nazionale, ma inizieranno sabato 4 gennaio: la salma percorrerà le vie della sua città natale, Plains, in Georgia, così che gli abitanti possano dargli l’ultimo saluto. Il 6 gennaio, la salma sarà trasferita al Carter Center di Atlanta; e il giorno dopo a Washington, prima al Memorial della Marina e poi, su un carro funebre trainato da cavalli, sul Campidoglio, dove gli americani che lo desiderano potranno rendere omaggio all’ex presidente fino all’8. Il 9 alle 10.00 ora locale (le 16.00 in Italia), ci saranno le esequie ufficiali alla National Cathedral. Poi l’ex presidente verrà portato di nuovo a Plains per la sepoltura nella sua residenza privata, accanto a Rosalynn, sua moglie per 77 anni, deceduta nel novembre del 2023. Non è chiaro se e in che modo i funerali di Stato di Carter indurranno il presidente Joe Biden, che vi parteciperà, a modificare l’agenda della missione a Roma prevista dal 9 al 12 gennaio: un’udienza con Papa Francesco, oltre che incontri col presidente Sergio Mattarella e la premier Giorgia Meloni.
Usa 2024: Biden dà aiuti a Ucraina
Sul fronte dell’Amministrazione in esercizio, gli Stati Uniti hanno annunciato l’ennesimo pacchetto di aiuti militari all’Ucraina da 2,5 miliardi di dollari: il presidente Joe Biden cerca di sostenere Kiev con tutti i mezzi già messi a disposizione dal Congresso, prima Trump entri in carica e riduca o rallenti il sostegno all’Ucraina. In una dichiarazione, Biden si dice “orgoglioso” della decisione, “mentre il popolo ucraino continua a difendere la propria indipendenza e libertà dall’aggressione russa”.
Usa 2024: Panama, il retroscena delle tasse non pagate dalla Trump Organization
Sul magazine Newsweek, c’è un retroscena che potrebbe spiegare il recente accanimento di Trump contro Panama, con la rivendicazione del controllo del Canale. La Trump Organization è, infatti, accusata di evasione fiscale nel Paese centroamericano, in una intricata vicenda giudiziaria relativa all’ex Trump Ocean Club Hotel, situato a Punta Pacifica, attualmente gestito dalla catena Marriott. Secondo una denuncia presentata in un tribunale di New York nel 2019 dai proprietari succeduti alla Trump Organization, la holding dei Trump non avrebbe pagato le tasse dovute sui profitti fatti e avrebbe rilasciato “dichiarazioni fraudolente e false alle autorità fiscali panamensi”. Ana Navarro, nota commentatrice politica nicaraguense-americana, citata da Newsweek, avanza l’illazione che “Trump stia minacciando di invadere Panama solo perché deve ancora pagare milioni di dollari di tasse al Paese”.