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Usa 2024: -53, 11 Settembre, l’Unione si riscopre unita per un minuto di silenzio
Di Giampiero Gramaglia
Kamala Harris e Donald Trump si sono incontrati di nuovo, ieri, a Ground Zero, per le celebrazioni dell’anniversario dell’attacco terroristico dell’11 Settembre 2001, e si sono di nuovo dati la mano. Harris era a fianco del presidente Joe Biden e del leader dei democratici in Senato Chuk Schumer, senatore dello Stato di New York. Vicino a Trump, c’era il suo vice J.D. Vance. Fra di loro, c’era l’ex sindaco di New York Michael Bloomberg, che, secondo alcune ricostruzioni giornalistiche, è stato il facilitatore dell’incontro.
Tutti i maggiori media Usa hanno la foto e la notizia del secondo faccia a faccia in meno di 24 ore tra Harris e Trump, che, in precedenza, non si erano mai incontrati. Commentando le cerimonie dell’anniversario dell’attacco all’America che fece quasi 3000 vittime, e il clima di esse, la Cnn scrive: “Almeno, c’è una cosa che resta sacra. In una dimostrazione di unità che è durata poco più d’un minuto di silenzio, Biden, Harris, Trump hanno sospeso le ostilità politiche e sono rimasti insieme in piedi in silenzio… Per pochi secondi carichi di dolore e di nostalgia, la commemorazione ha richiamato quel momento ormai dimenticato di unità nazionale in quei giorni orribili di dolore e di lutto che seguirono gli attentati…”.
“Non dimenticheremo mai”, è il messaggio postato su X dal presidente Biden nell’anniversario dell’11 Settembre: “Oggi è il giorno in cui ricordiamo le anime perse nell’odioso attacco… Siamo accanto alle loro famiglie e onoriamo lo straordinario eroismo degli americani che scesero in campo per aiutare altri americani – afferma Harris in una nota -… Mentre celebriamo questa giornata, dobbiamo riflettere su quello che ci unisce”. Alla cerimonia era presente anche Rudy Giuliani, allora sindaco di New York, poi legale di Trump, coinvolto nel 2020 nei tentativi di rovesciare l’esito delle elezioni.
Usa 2024: echi del dibattito Harris – Trump
Gli echi del dibattito di martedì sulla Abc tra Harris e Trump dominano le cronache elettorali. Per il New York Times, i donatori di Harris sono stati galvanizzati dalla sua prestazione “dominante”. Ma l’ex presidente Trump sostiene, comunque, di avere vinto, accusando di parzialità i conduttori della Abc e sostenendo che la rete dovrebbe essere privata della sua licenza. Analizzando la prestazione del candidato repubblicano, il giornale si chiede se non sia “troppo emotivo” per essere presidente.
L’Ap osserva che Trump deve ora gestire il fallimento in un dibattito, appena due mesi e mezzo dopo avere profittato del fallimento di Biden nel loro confronto del 27 giugno. Adesso, scrive l’Ap, il magnate “deve ritrovare l’equilibrio e recuperare la convinzione”: il tempo stringe, tenendo conto che in alcuni Stati già si vota per corrispondenza o nei seggi allestiti per chi vuole andare alle urne prima.
Trump deve pure subire – c’era da aspettarselo – qualche iniziativa ironica e propagandistica. Hakeem Jeffries, il leader dei democratici alla Camera, chiede che si sottoponga a un test cognitivo per accertare se sia “mentalmente adeguato alla presidenza”, facendo riferimento alle dichiarazioni dell’ex presidente sui migranti che mangiano i gatti in Ohio. Dopo il dibattito del 27 giugno, erano stati i repubblicani a richiedere per Biden un test analogo.
E gli arriva pure qualche coltellata ‘amica’. Il senatore repubblicano Mitt Romney, che fu candidato alla Casa Bianca nel 2012, e che è critico della deriva ‘trumpiana’ del partito repubblicano, elogia Harris per la sua performance: la giudica “intelligente e capace”.
D’altro canto, la Cnn e molti altri media osservano che Harris ha sicuramente vinto il dibattito, seguito da oltre 56 milioni di spettatori, ma non ha ancora vinto le elezioni, nonostante l’endorsment di Taylor Swift le abbia dato una bella spinta – Trump accusa il colpo e sui social minaccia conseguenze per la cantante da 283 milioni di followers su Instagram.
Il post di Swift che appoggia Harris aveva raccolto in qualche ora quasi 10 milioni di ‘Like’ e avrebbe indotto quasi 338 mila persone a registrarsi per votare tramite la piattaforma Vote.gov: secondo dati riportati da Hollywood Reporter, in 12 ore 337.826 visitatori sono arrivati su Vote.gov cliccando sull’indirizzo creato e condiviso da Swift,
Consci che la partita resta aperta, Harris e il suo vice Tim Walz continuano con a girare negli Stati in bilico: la vice-presidente sarà oggi in North Carolina e domanì in Pennsylvania, lo Stato su cui più di tutti si concentrano gli sforzi dei candidati; Walz, invece, è oggi e domani in Michigan, facendo una sosta in Wisconsin. Anche Trump e Vance hanno agende fitte nel resto della settimana.
Che la partita resti incerta, lo indica un’anticipazione del Washington Post: le misure di sicurezza per il 6 gennaio 2025, quando il Congresso in sessione plenaria dovrà ratificare il risultato del voto del 5 novembre, sono state rafforzate. Poiché Trump non s’impegna ad accettare l’esito delle urne, si teme che si possa ripetere quanto avvenne il 6 gennaio 2021, un assalto al Campidoglio da parte di facinorosi per indurre deputati e senatori a ribaltare il risultato elettorale. Le misure di sicurezza saranno, dunque, equivalenti a quelle previste per l’insediamento del presidente il 20 gennaio.
Usa 2024: inflazione ai minimi da tre anni, Fed verso riduzione tassi
Il tasso di inflazione negli Usa ad agosto è sceso al 2,5% su base annua, il più basso degli ultimi tre anni, e la Federal Reserve si prepara a ridurre, al prossima settimana, forse di un quarto di punto, il costo del denaro per stimolare la crescita e rinvigorire il mercato del lavoro.
In prospettiva, due buone notizie per la candidata democratica, perché inflazione e costo del denaro sono indicatori su cui gli americani misurano il loro benessere, più che gli indici della crescita e dell’occupazione.