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Usa 2024: + 49, Biden commuta pena a condannati a morte federali

24
Dicembre 2024
Di Giampiero Gramaglia

Fra le varie decisioni discutibili e affrettate di questa sua fine mandato – l’ok ai missili dell’Ucraina sulla Russia e alle mine anti-uomo, o la grazia al figlio Hunter -, il presidente Joe Biden ne prende una che, specie alla vigilia di Natale, dovrebbe mettere d’accordo tutti gli uomini di buona volontà: commuta la pena capitale a 37 dei 40 detenuti in attesa di esecuzione nei bracci della morte federali, che sconteranno l’ergastolo senza la possibilità di essere liberati.

Nell’annunciare la sua decisione, il presidente Biden ha ribadito di essere convinto che “dobbiamo cessare il ricorso alla pena capitale a livello federale”.

Il provvedimento di clemenza accoglie le insistite richieste degli oppositori della pena capitale, sempre più numerosi negli Stati Uniti, e viene anche incontro a una supplica di Papa Francesco. Biden, cattolico, ma osteggiato dai cattolici conservatori negli Stati Uniti, gli farà visita a gennaio, nell’ultima missione all’estero del suo mandato – giorni fa, il pontefice e il presidente si sono parlati al telefono -.

La decisione, invece, ‘taglia l’erba sotto i piedi’ al suo successore Donald Trump, che ha promesso, in campagna elettorale, di intensificare il ritmo delle esecuzioni. Durante il suo primo mandato, ne erano state condotte 13, mentre Biden aveva imposto una moratoria. Trump è anche favorevole all’estensione della pena di morte ad altri reati, agli spacciatori, ai trafficanti di essere umani e a chi abusa sessualmente di minori.

I tre condannati a morte la cui pena non è stata commutata sono criminali di alto profilo, terroristi o autori di crimini d’odio: Dzhokhar Tsarnaev, autore dell’attentato alla maratona di Boston del 2013; Dylann Roof, un suprematista bianco che nel 2015 uccise nove fedeli afro-americani in una chiesa di Charleston, South Carolina; e Robert Bowers, responsabile dell’attacco del 2018 alla sinagoga Tree of Life di Pittsburgh, in cui ammazzò 11 persone.

Tra i detenuti la cui pena è stata commutata, nove sono condannati per l’omicidio di altri detenuti, quattro per omicidi durante rapine in banca e uno per l’uccisione di una guardia carceraria.

“Non fraintendetemi: condanno questi assassini, piango per le vittime dei loro atti spregevoli e condivido il dolore delle famiglie che hanno sofferto perdite irreparabili,” ha spiegato Biden. “Ma, guidato dalla mia coscienza e dalla mia esperienza… sono più convinto che mai che dobbiamo abolire l’uso della pena di morte a livello federale”, ha aggiunto. Le sue parole sono state accolte con un mix di sollievo e rabbia, dai familiari e dai legati dei condannati e delle vittime, oltre che dall’opinione pubblica.

Il presidente Biden dichiarò di voler abolire la pena di morte federale sin dalla campagna 2020 e, infatti, da quando lui è alla Casa Bianca, non c’è stata nessuna esecuzione a livello federale. Inoltre, nel 2021, il segretario alla Giustizia Merrick Garland ha emesso una moratoria sulla pena capitale per rivederne politiche e procedure, in particolare quelle dell’era Trump.

Biden in questi quattro anni, ha anche chiesto ai procuratori federali di cercare di non emettere condanne a morte, nel rispetto della legge.

Nelle ultime settimane della sua presidenza, Biden ha già deciso un numero di grazie record, 1.500, e potrebbe annunciarne altre nei prossimi giorni per i detenuti in carcere per leggi obsolete che contribuiscono a disparità nelle condanne per droga e all’incarcerazione ‘facile’ dei neri.

Oltre che dalle pressioni dei gruppi religiosi e per i diritti umani, la decisione di Biden sarebbe stata accelerata, secondo fonti di stampa, dalla telefonata con il papa, che vedrà a Roma il 10 gennaio. All’inizio di dicembre, Francesco aveva fatto una preghiera pubblica perché le condanne a morte fossero commutate.

Usa 2024: Trump ha l’ossessione della Groenlandia, vuole di nuovo comprarla
Il presidente eletto Donald Trump ha mire espansionistiche: vaneggia di fare del Canada il 51° Stato dell’Unione, vuole riportare sotto sovranità statunitense il Canale di Panama e torna a ipotizzare l’acquisto della Groenlandia dalla Danimarca.

Già nel suo primo mandato, Trump aveva inutilmente provato a convincere la Danimarca a cedergli la Groenlandia. In questi giorni, il presidente eletto sta aprendo contenziosi internazionali l’uno dopo l’altro senza una logica apparente.

Usa 2024: Gaetz pagava per sesso, anche con minorenne, in festini a base di droga
Matt Gaetz, l’ex deputato repubblicano della Florida che ha rinunciato alla designazione a segretario alla Giustizia, ha pagato migliaia di dollari per fare sesso con diverse donne, inclusa una minorenne di 17 anni, e ha assunto droghe. “Esistono prove sostanziali che Matt Gaetz abbia violato le regole della Camera e altri standard di condotta che vietano la prostituzione, l’uso di droghe illecite, regali e favori speciali ai membri del Congresso”, afferma la commissione etica della Camera, composta da repubblicani e democratici e a maggioranza repubblicana, nel rapporto finalmente pubblicato sulla condotta dell’ex deputato.

Il rapporto, frutto di una lunga indagine, contiene una grande quantità di particolari salaci, cita sms e whatsapp, ricevute di viaggio, pagamenti online, testimonianze dirette; e descrive uno stile di vita in cui Gaetz e altri suoi sodali frequentavano giovani donne in feste a base di droga o durante viaggi – le donne erano pagate per la loro partecipazione-. Il rapporto riferisce, inoltre, che Gaetz accettava regali indebiti.

Il documento è stato reso pubblico dopo settimane di tergiversazioni, perché Gaetz si era dimesso da deputato alla vigilia della data prevista per la sua pubblicazione. Trump aveva scelto il già molto discusso ex deputato della Florida come ministro della Giustizia, ma lo ha poi rimpiazzato con una sua legale, sempre della Florida, Pam Bondi.