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Usa 2024: – 356, Hitler e Mussolini irrompono in campagna Biden vs Trump

14
Novembre 2023
Di Giampiero Gramaglia

La campagna elettorale di Joe Biden accusa Donald Trump di “imitare il linguaggio autocratico” d’Adolf Hitler e Benito Mussolini, definendo i suoi oppositori politici “parassiti”. Sabato scorso, durante una manifestazione in occasione del Veterans Day, il magnate ex presidente ed ora battistrada nella corsa alla nomination repubblicana per Usa 2024, aveva promesso di “sradicare comunisti, marxisti, fascisti e teppisti della sinistra radicale che vivono nel nostro Paese come parassiti”.

E’ un sintomo del surriscaldamento della campagna, quando ancora devono iniziare le primarie, sulla strada delle quali Biden e Trump devono affrontare ostacoli di natura diversa. Il magnate, che è alle prese con una raffica di processi, non perde occasione di allungare la lista dei ‘nemici’ di cui, se tornerà alla Casa Bianca, si deve vendicare.

Un libro da poco uscito racconta, ad esempio, la rabbia di Trump nei confronti di Kim Kardashian cui, dopo le elezioni del 2020, “attaccò il telefono in faccia” perché aveva votato Biden. L’episodio è raccontato in ‘Tired of winning’ di Jonathan Karl.

Kardashian aveva incontrato Trump presidente alla Casa Bianca nel 2018 per chiedergli una grazia e, sul finire della sua presidenza, gli aveva ancora chiesto di valutare la possibilità di commutare pene per altri detenuti. Trump aveva risposto che lo avrebbe fatto se Kardashian avesse convinto alcune star del football americano a visitare la Casa Bianca.

Kardashian aveva accettato, ma i suoi tentativi non avevano avuto successo: nessun campione accolse l’invito. Settimane dopo la fine della presidenza del magnate, Kardashian lo ricontattò telefonicamente per chiedergli un altro favore, ma Trump le oppose un secco no perché – disse – lei aveva votato Biden e le attaccò il telefono in faccia.

A New York, intanto, prosegue il processo a Donald Trump e ai suoi figli Donald jr ed Eric, accusati di avere gonfiato gli averi della Trump Organization per trarne vantaggi in affari. Ieri, Donald jr è tornato a deporre, ma questa volta come teste della difesa: battute e sorrisi, il maggiore dei figli del magnate è parso rilassato e spiritoso.

“Ben tornato”, lo accoglie uno degli avvocati di Trump. “Mi piacerebbe dire ‘è un piacere essere qui’, ma ho l’impressione che il procuratore generale mi farebbe causa per falsa dichiarazione”, risponde il figlio del presidente. Il processo prosegue con la sfilata dei testi della difesa, ma i tempi del giudizio dovrebbero essere brevi.

Sempre ieri, si è avuta notizia della morte di Maryanne Trump Barry, la sorella maggiore di Donald, deceduta all’età di 86 anni. La donna è stata trovata senza vita nella sua casa sulla Quinta Strada, a New York. Le cause del decesso, molto probabilmente naturali, devono ancora essere accertate.

La sorella maggiore del magnate ex presidente era un giudice di Corte d’Appello, fin quando non aveva lasciato il suo incarico in seguito a un’indagine su possibili transazioni fiscali fraudolente da parte del padre e dei fratelli. Nei confronti di Donald, aveva talora espresso critiche, ma aveva sempre avuto un atteggiamento sostanzialmente protettivo, pur riconoscendo che gli piaceva sentirsi dire di essere “il più grande”, anzi “il migliore di tutti i più grandi”.