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Usa 2024: – 346, il sogno americano svanisce, solo uno su tre ci crede, donne e giovani no

25
Novembre 2023
Di Giampiero Gramaglia

Ormai, ci credono, o almeno ci sperano, più i migranti che da Sud arrivano disperati alla frontiera con il Messico che i cittadini statunitensi: l’American Dream, il sogno americano, è diventato, se non lo è sempre stato, una chimera. Lo rivela, nel lungo week-end della Festa del Ringraziamento e del Black Friday, quanto di più americano esista, un sondaggio condotto per il Wall Street Journal dal Norc, il centro demoscopico dell’Università di Chicago.
Solo il 36% degli americani, poco più di uno su tre, è ancora convinto che il sogno americano esista davvero, contro il 53% del 2012 e il 48% nel 2016: un calo iniziato con l’irruzione di Donald Trump nella politica statunitense, ma proseguito sotto la presidenza di Biden. E, del resto, se l’Unione fosse ancora quella de ‘La vita è meravigliosa’, film cult del 1946 di Frank Capra, Trump non sarebbe mai divenuto presidente. I più disillusi sono i giovani e le donne: confida nell’avanzamento meritocratico il 28% degli under 50 (contro il 48% degli over 65) e il 28% delle donne (contro il 46% degli uomini). Il 18%, invece, ritiene che l’American Dream non sia mai stato una realtà: una percentuale molto più alta rispetto a quelle ad una cifra registrate in analoghi sondaggi precedenti. La metà degli intervistati, inoltre, ritiene che nell’Unione si viva peggio oggi che 50 anni or sono; solo il 30% pensa il contrario.
Alla domanda se credono che il sistema economico e politico sia “contro persone come me”, metà degli intervistati risponde affermativamente, il 39% non è d’accordo. La percentuale di chi si sente vittima sale al 68% tra gli afro-americani.
Qui, le considerazioni di Nantas Salvalaggio, corrispondente dell’ANSA dagli Usa, sul sondaggio, tratte in parte dal WSJ. “Il rilevamento è un’ulteriore conferma che gli americani di tutto lo spettro politico si sentono economicamente fragili e incerti sul fatto che la scala verso standard di vita più elevati rimanga solida, pur in presenza di molti segnali di progresso economico e sociale”.
“Gli elettori di entrambi i partiti politici riferiscono un senso di precarietà e disaffezione in un Paese sempre più polarizzato e dove le iniquità socio-economiche sono ancora molto forti e diffuse”.
“I segnali di pessimismo sono confermati da altri sondaggi, come quello di Nbc News a novembre, per cui solo il 19% degli americani confida che la vita dei propri figli sarà migliore di quella attuale: un minimo storico nelle rilevazioni del network dal 1990. Anche lo scarso consenso di Biden tradisce un’insoddisfazione e una frustrazione generali, che favoriscono il suo rivale Donald Trump, pronto a capitalizzare lo scontento”.
“Non aiutano né l’inflazione, che nel 2022 ha superato gli aumenti salariali per il secondo anno consecutivo, né i tassi dei mutui, schizzati al livello più alto in oltre due decenni. Ma tra le ombre ci sono pure diverse luci. Ad esempio la disoccupazione tra gli afroamericani, scesa ai minimi quest’anno, come per gli ispanici nel 2022, sullo sfondo di una disoccupazione generale record e della creazione di 14 milioni di posti di lavoro durante la presidenza di Biden. I tassi sulla proprietà di case sono diminuiti rispetto al picco raggiunto nel 2004, ma sono più alti che negli Anni ’60 e che in gran parte degli Anni ’90. Ma resta che, per un numero sempre maggiore di americani, il mito dell’American Dream si è appannato”.

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