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Usa 2024: -342, il baratto repubblicano, aiuti a Ucraina se fondi anti-immigrazione

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Novembre 2023
Di Giampiero Gramaglia

Se i repubblicani lasciano che l’Amministrazione Biden se la sbrogli da sola nella guerra tra Israele e Hamas, salvo poi criticarne le mosse, sulla guerra in Ucraina le mettono esplicitamente i bastoni fra le ruote. Nell’Unione, Medio Oriente e Israele sono tempi più sensibili per l’opinione pubblica, mentre l’Ucraina è sentita come lontana e spesso non è percepita come un interesse vitale.

La priorità del Congresso, che torna in sessione in queste ore, dopo la pausa del Ringraziamento, dovrebbe essere quella di trovare un accordo sull’invjo dei un nuovo pacchetto di aiuti militari all’Ucraina, come chiede la Casa Bianca. Ma per riuscirci – avverte la Ap – deputati e senatori dovranno forgiare un accordo su un tema di cui non vengono a capo da decenni: la sicurezza lungo il confine con il Messico, da dove i migranti dal Sud America non sono mai transitati così numerosi.

Sia alla Camera, dove sono maggioranza, che in Senato, i repubblicani hanno detto con chiarezza che non daranno via libera a nuovi aiuti per l’Ucraina se essi non saranno bilanciati da misure di pari importo per cercare di gestire il flusso di migranti. Ma c’è poco tempo per mettere a punto un’intesa, là dove tutte le Amministrazioni del XXI Secolo hanno fallito.

Sullo sfondo, a inizio 2024, c’è lo spettro di uno shutdown, cioè di una serrata dei servizi pubblici, se il Congresso in stallo non rimpinguerà le casse dello Stato, che, tra gennaio e febbraio, resteranno a secco.

In vista di USA 2024, la speranza dei repubblicani è che i democratici accusino la pressione politica di accettare alcune delle loro proposte, dopo che i passaggi di frontiera illegali hanno superato, quest’autunno, gli 8000 di media giornaliera. Il presidente Biden avverte la pressione del suo partito per rallentare il flusso di migranti.

In Senato, un piccolo gruppo bipartisan sta già lavorando a un difficile compromesso che possa evitare un probabile ostruzionismo, ottenendo 60 voti su 100. Ma anche se i senatori trovassero un’intesa, non è detto che essa verrebbe accettata dalla Camera, dove i repubblicani, che lì sono maggioranza, insistono per ottenere cambiamenti radicali nelle politiche migratorie dell’Amministrazione democratica.

L’immigrazione sarà uno dei temi principali della campagna elettorale per Usa 2024 ed è un tema su cui l’Amministrazione Biden si trova in difficoltà, perché ha prodotto pochi risultati. Né Biden vuole rinunciare agli aiuti all’Ucraina, proprio ora che il sostegno dell’Occidente a Kiev pare perdere d’intensità e di vigore.

Oggi, a Bruxelles, alla Nato, ne hanno parlato i ministri degli Esteri dei Paesi dell’Alleanza, presente il segretario di Stato Usa Antony Blinken, che deve poi intraprendere un’ennesima missione mediorientale.

La riunione della Nato coincide con iniziative dell’Ue per delineare piani per una ricostruzione dell’Ucraina sostenibile dopo il conflitto e per dare il via libera a un ulteriore finanziamento, nell’immediato, della missione d’addestramento di truppe ucraine, stanziando 196 milioni di dollari aggiuntivi e portando il totale della spesa a 255 milioni di dollari. Ad oggi oltre 34 mila soldati ucraini sono già stati addestrati nell’Unione europea e il loro numero dovrebbe moltiplicarsi nei prossimi mesi.

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