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Usa 2024: – 322, Biden frustrato dai sondaggi negativi, “Sono sbagliati”

18
Dicembre 2023
Di Giampiero Gramaglia

Con i giornalisti, ostenta sicurezza. “Guardate i sondaggi sbagliati”, ha ieri risposto, a Wilmington, nel Delaware, a chi gli chiedeva dei rilevamenti che lo danno perdente contro Donald Trump, sia a livello nazionale che in alcuni Stati chiave. Ma i media riferiscono che il presidente Usa Joe Biden è molto frustrato dai risultati dei sondaggi in vista di Usa 2024, che lo danno battuto da Trump, ma anche da altri aspiranti alla nomination repubblicana, in particolare Nikki Haley.

Biden s’è confidato con i suoi più stretti collaboratori e ha chiesto spiegazioni a chi gestisce la sua campagna elettorale per capire cosa si stia facendo per contrastare le tendenze finora emerse. Se ne occupa, in particolare, il Washington Post citando alcune fonti: il presidente si lamenta del fatto che il suo messaggio sull’economia non riesca a ‘passare’ nonostante gli evidenti progressi in termini sia di crescita del Pil che di calo della disoccupazione, oltre che di contenimento dell’inflazione.

Per mesi, Biden e la first lady Jill hanno condiviso con i consiglieri e gli amici la loro frustrazione per il gradimento nei sondaggi del presidente, molto bassa. Nelle ultime settimane, la frustrazione sarebbe aumentata.

Ieri, un incidente stradale ha movimentato la domenica presidenziale, perché, per qualche minuto, s’è temuto un atto terroristico. Un’auto si è scontrata con un Suv del corteo presidenziale, mentre Biden e la moglie, che stavano uscendo da un evento elettorale al quartier generale della campagna per Usa 2024 a Wilmington, non erano ancora saliti sulla loro auto.

Un’auto privata, una berlina argentata, ha colpito un Suv del corteo. Gli uomini del Secret Service l’hanno circondata con le pistole puntate e il conducente ha alzato le mani. Il presidente ha assistito alla scena con un’espressione sorpresa; poi è stato scortato alla sua auto e quindi nella sua residenza in Delaware, riferiscono i giornalisti al seguito.

La Casa Bianca ha intanto criticato Trump per aver usato “una retorica fascista” contro i migranti e per avere “lodato i dittatori” citando il presidente russo Vladimir Putin durante un comizio sabato nel New Hampshire. Il vice portavoce della Casa Bianca Andrew Bates ha detto: “Sono attacchi pericolosi alla dignità e ai diritti degli americani, alla nostra democrazia, alla sicurezza pubblica”.

Il magnate ex presidente aveva accusato i migranti di “avvelenare il sangue degli americani” e ha poi chiamato a sostegno il leader Cremlino: “Persino lui dice che la persecuzione contro di me mostra il marciume dell’America”.

Segnali positivi per gli aiuti all’Ucraina, bloccati in Congresso dai repubblicani, sono intanto venuti dal senatore indipendente Joe Manchin, spina nel fianco dell’Amministrazione per avere spesso votato contro le proposte di Biden. Intervistato dalla Cnn, Manchin s’è mostrato “molto ottimista” sulla possibilità di sbloccare gli aiuti all’Ucraina.

I negoziati, che sono proseguiti per tutto il week-end, “stanno andando nella giusta direzione”: all’opera, ci sono tre mediatori, la senatrice indipendente Kyrsten Sinema – politicamente molto vicina a Manchin -, il democratico Chris Murphy e il repubblicano James Lankford -, che stanno lavorando a un compromesso che include anche aiuti a Taiwan.

Più pessimista di Manchin, invece, uno dei leader dei repubblicani, il senatore Lindsey Graham, che ha spiegato come il suo partito si senta “intrappolato” dalle richieste di Biden: “Non siamo neanche lontanamente vicini ad un accordo entro la fine dell’anno”, ha avvertito.

Uno scandalo sta turbando il partito repubblicano in Florida, lo Stato dove attualmente risiede Trump e di cui è governatore un suo rivale, Ron DeSantis. Il partito ha sospeso il suo presidente Christian Ziegler e gli ha chiesto di dimettersi, perché sono in corso indagini nei suoi confronti, dopo un’accusa di stupro. Anche DeSantis e altri leader repubblicani lo sollecitano a dimettersi.