USA2024

Usa 2024: + 30, Trump spinge Bitcoin oltre quota 100 mila $, nonostante spina nel fianco Hegseth

05
Dicembre 2024
Di Giampiero Gramaglia

Arriva dall’Asia, ma è stata innescata da una decisione presa dal presidente eletto Donald Trump, una notizia che scuote la finanza Usa e mondiale: il Bitcoin ha superato per la prima volta i 100 mila dollari ed è salito a quota 100.010 dollari nelle prime contrattazioni sui mercati asiatici, proseguendo la sua crescita (fin qui inarrestabile) iniziata con la vittoria del magnate il 5 novembre;

In campagna elettorale, Trump ha promesso di fare degli Stati Uniti il paradiso delle criptovalute e, ieri, ha confermato l’intenzione di alleggerire le regole in materia scegliendo Paul Atkins, un fan delle criptovalute, per guidare la Sec, la Securityies and Exchange Commission, che è l’equivalente della Consob in Italia. Il New York Times parla “d’una quotazione straordinaria per una criptovaluta che ha 16 anni e che una volta era vista come un fenomeno secondario”.

Trump valuta se rimpiazzare Hegseth con DeSantis, sceglie suo ‘vice’
Le nomine annunciate ieri da Trump sono numerose: non le citeremo tutte, perché molte riguardano posizioni relativamente minori della futura Amministrazione. Colpisce, però, che il presidente eletto richiami alla Casa Bianca come suo consigliere commerciale Peter Navarro, una figura controversa del primo mandato, un falco del commercio internazionale, che ha però avuto il merito – agli occhi del magnate – di andare in prigione, pur di non deporre contro l’allora presidente sulla sommossa del 6 gennaio 2021.

Quel che attizza i media è l’incertezza sul ruolo di segretario alla Difesa, cioè capo del Pentagono. La prima scelta del presidente eletto, Pete Hegseth, un reduce dall’Iraq e dall’Afghanistan, poi conduttore sulla Fox, vacilla, sotto ripetute accuse di violenze sessuali, ubriachezza e incompetenza. C’è l’ipotesi che Trump stia valutando se scaricarlo, sostituendolo – e questa sarebbe una sorpresa – con Ron DeSantis, il governatore della Florida che un anno fa provò a contendergli senza successo la nomination repubblicana.

Hegseth si difende con un editoriale sul Wall Street Journal, in cui definisce le accuse piovutegli addosso – da ultimo, da Vanity Fair che ha raccontato i suoi tradimenti – una “campagna mediatica” denigratoria nei suoi confronti e nega di volersi tirare indietro. “Ne ho passate tante: combattimenti, cambi di lavoro, divorzi e sfide familiari… Ho sempre agito con onestà, integrità e passione – scrive il veterano sul quotidiano -. Tragicamente, molti di noi non trovano uno scopo per la prossima fase della loro vita e soccombono all’alcol, alla depressione o, peggio, al suicidio. Capisco cosa stanno affrontando, perché l’ho vissuto. Ma, grazie a Dio, ho preso un’altra strada”.

“La stampa – accusa Hegseth – sta dando un’accusa anonima dopo l’altra, tutte tese a diffamarmi e ad abbattermi… È una campagna mediatica da manuale… Non forniscono prove, né nomi, hanno bisogno di creare uno spauracchio, perché credono che io minacci la loro follia istituzionale. Questa è l’unica cosa su cui hanno ragione”.

Sulle nomine alla Difesa, Trump getta benzina sul fuoco scegliendo Stephen Feinberg come vice Hegseth: un finanziere miliardario senza esperienza specifica, osserva Politico, che lancia la notizia precisando che Feinberg non ha ancora accettato l’offerta.

Nel Trump 1, Feinberg guidò il consiglio consultivo presidenziale per l’intelligence ed è un donatore della campagna repubblicana, ma la sua scelta al Pentagono potrebbe innescare conflitti di interesse.

È infatti l’amministratore delegato della società di private equity, la Cerberus Capital Management, che investe nell’addestramento e nella manutenzione di aerei militari, e ha una quota di maggioranza in Navistar Defense, che produce veicoli militari. Tramite Cerberus, quest’anno Feinberg ha lanciato Cerberus Venture One, che si concentra sugli investimenti nella tecnologia della difesa.

Come ‘numero due’ della Difesa Usa, Feinberg dovrebbe, fra l’altro, occuparsi del bilancio e potrebbe quindi trovarsi a prendere decisioni relative ad aziende in cui ha lavorato e/o in cui ha investito.

Trump 2, chi arriva e chi se ne va prima di cominciare
Ecco, ora, alcune delle ultime nomine annunciate. Kelly Loeffler, ex senatrice della Georgia, sia pure ‘pro tempore’, guiderà la Small Business Administration. In campagna, Loeffler ha donato quasi 4 milioni di dollari ai repubblicani, di cui circa 2,5 milioni di dollari al presidente eletto.

Frank Bisignano, presidente del colosso informatico Fiserv, sarà a capo della Social Security Administration, un’agenzia federale che ha oltre 1.200 uffici sul campo e quasi 60.000 dipendenti. “Frank è un leader aziendale, con un’enorme esperienza nella trasformazione di grandi aziende”, scrive il presidente eletto sul suo social Truth.

Monica Elizabeth Crowley sarà “ambasciatore, sotto-segretaria di Stato e capo del Protocollo Usa”. Ciò significa che l’ex sottosegretaria al Tesoro nella prima Amministrazione Trump s’occuperà, lato governo, di tutti i principali eventi ospitati negli Stati Uniti, tra cui il 250° anniversario della nascita dell’Unione nel 2026, la Coppa del Mondo nello stesso anno e i Giochi di Los Angeles nel 2028.

E, ancora, l’imprenditore, pilota, astronauta e filantropo Jared Taylor Isaacman a capo della Nasa; l’ex militare ed ex consigliere politico del vice-presidente JD Vance, Paul Driscoll, segretario dell’esercito; Adam Boehler, che fu un negoziatore degli Accordi di Abramo, inviato speciale per gli ostaggi, con il grado di ambasciatore. Michael Whatley è stato confermato alla guida del Comitato nazionale repubblicano.

C’è chi arriva. Ma c’è anche chi si fa da parte prima di essere nominato o cambia incarico prima d’assumerne uno. Così, Trump ha nominato suo consigliere alla Casa Bianca David Warrington mettendolo al posto di Bill McGinley che è stato trasferito al nuovo Dipartimento per l’Efficienza guidato da Elon Musk.

Avvocato di lunga data del tycoon e consigliere generale della sua campagna, Warrington sarà il più importante consigliere legale del presidente eletto. “Dave guiderà l’ufficio legale della Casa Bianca e ricoprirà il ruolo di principale procuratore della Casa Bianca”, scrive Trump in un post su Truth. 

Lo sceriffo della contea di Hillsborough, in Florida, Chad Chronister, si è invece ritirato dalla corsa per diventare capo della Drug Enforcement Administration, la Dea. Sarebbe stato Trump a chiedergli di farsi da parte dopo le critiche di ambienti ultra-religiosi che contestano allo sceriffo l’arresto di un pastore nel 2020 per avere violato le norme anti-lockdown dicendo messa.

Trump chiede un’altra archiviazione e firma accordo transizione
ANSA – Donald Trump ha chiesto a un tribunale di archiviare il procedimento penale a suo carico per il tentativo di ribaltare i risultati delle elezioni del 2020 in Georgia. In una nota, diffusa ieri, il magnate e il suo avvocato sostengono che la Corte d’appello dello Stato della Georgia non ha giurisdizione per “intraprendere qualsiasi ulteriore processo penale” contro il “presidente entrante”.

Nella nota, che la Cnn ha potuto vedere, c’è scritto che “qualsiasi procedimento penale in corso contro un presidente in carica deve essere archiviato ai sensi della Costituzione degli Stati Uniti”, citando i due casi già archiviati in questi giorni dal procuratore speciale Jack Smith.

Dopo settimane di discussioni, il team per la transizione di Trump ha firmato l’accordo con l’Fbi che consente i controlli sui precedenti penali delle persone nominate nella nuova Amministrazione. C’erano state indiscrezioni di stampa secondo cui il team stava cercando di ottenere che i nominati dal presidente eletto ricevessero un via libera veloce e si sottoponessero ai  ‘backgorund checks’ solo dopo l’insediamento.

Articoli Correlati