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Usa 2024: – 3, i voti chiave delle donne e dei giovani maschi
Di Giampiero Gramaglia
L’esito delle elezioni presidenziali negli Stati Uniti resta estremamente incerto, ma, a meno 4 dall’Election Day, il timore di perdere prevale nel campo democratico e la speranza di vincere è superiore in quello repubblicano, anche se i sondaggi non giustificano stati d’animo così diversi.
In un rilevamento della Cnn, Kamala Harris e Donald Trump sono testa a testa in Georgia e North Carolina, due degli Stati in bilico da cui dipende l’esito delle elezioni. Il repubblicano è un punto avanti in Georgia e la democratica lo è in North Carolina: i due Stati valgono entrambi 16 Grandi Elettori.
Il New York Times segnala che “una marea di sondaggi distorti, così come un’enorme quantità di scommesse anonime sulla vittoria di Trump, creano l’attesa di una vittoria repubblicana”. E Axios riferisce che Tony Fabrizio, il sondaggista del magnate, fa sapere che il magnate si trova in una posizione decisamente migliore rispetto a prima delle elezioni del 2020: “La vittoria è alla nostra portata… Ma resta ancora da fare… “.
Negli ultimi giorni, la campagna si frantuma in una miriade di eventi. Nelle analisi dei media, emerge il tema di genere e c’è lo sguardo del mondo sul voto statunitense.
Usa 2024: campagna di genere, Trump offende le donne e cerca il voto dei giovani maschi
Un titolo del New York Times sintetizza la questione di genere nella campagna: “Trump offende le donne e punta sui giovani maschi”, dove conta “un enorme vantaggio”. Se servisse una prova di ciò, eccone due, entrambe offerte dal vice di Trump, JD Vance.
La prima: in un’intervista al podcast conservatore di Joe Rogan, Vance dice che non sarebbe sorpreso se il suo boss si aggiudicasse i voti “dei ragazzi gay normali”, perché i giovani diventano transgender per entrare nei college più esclusivi. Vance, inoltre, parla di donne che “festeggiano” un aborto e cita studi che “legano politiche conservatrici e livelli di testosterone dei ragazzi”.
La seconda è riferita dal NYT. Parlando a High Point University, North Carolina, dove c’erano soprattutto giovani maschi, Vance, accompagnato da Charlie Kirk, un attivista conservatore fondatore del gruppo pro-Trump Turning Point Usa, ha affermato: “Voi ragazzi avete un sacco da perdere” se Harris vince. E Kirk, su X, nota che l’early voting “è sproporzionatamente femminile” e avverte i giovani maschi che la vice-presidente sarà eletta, se loro non si recano alle urne. “Dovrete sentirla ridacchiare per sempre… Uomini, andate a votare subito”.
Al posto di parlare di più alle donne, dove Harris è avanti, la campagna di Trump preferisce spaventare i giovani maschi. E i repubblicani insorgono contro la pubblicità di Julia Roberts per Harris. “In un luogo come l’America dove le donne hanno ancora il diritto di scegliere, potete votare come volete. Nessuno lo saprà mai”, dice l’attrice mentre nel video una donna incontra il marito dopo avere votato e fa l’occhiolino a un’altra elettrice quando il marito le chiede se ha fatto “la scelta giusta”.
Lo spot, che ha qualche affinità con il film ‘C’è ancora domani’ di Paola Cortellesi, è criticato dai repubblicani, alcuni dei quali sostengono che una moglie che non è trasparente sul voto equivale a una donna che tradisce il marito.
Usa 2024: lo sguardo del Mondo sulle elezioni statunitensi
La Cnn, invece, sotto il titolo “Il mondo sta guardando”, riferisce i commenti critici ricevuti da tutto il Mondo sulla copertura giornalistica di Usa 2024. Secondo la tv all news, molti suoi spettatori lamentano il doppio standard di questa campagna. Una grande tolleranza per quello che dice Trump; un passare al microscopio quello che dice Harris.
Una conferma viene da un comizio di ieri in New Mexico di Trump. I democratici – ha detto – si comportano come “la gestapo” per costringere gli americani a usare le auto elettriche: “Quello che stanno facendo a questo Paese è incredibile”. Se lo stesso linguaggio fosse stato usato a Harris, avrebbe fatto scalpore, per non parlare della palese contraddizione ‘trumpiana’: se la prende con le auto elettriche, ma il suo maggiore finanziatore è il maggiore produttore d’auto elettriche negli Stati Uniti, Elon Musk.
Ancora sui temi internazionali, Ishaan Tharoor sul Washington Post pone “il problema cinese” al di là dell’orizzonte del 5 novembre: chi e come dialogare con Pechino.
Usa 2024: gli endorsement a Harris di The Economist e di Lebron James
Il settimanale britannico The Economist ha scelto di fare un suo endorsement per Usa 2024 e sostiene la candidatura di Harris in quanto – spiega – una vittori di Trump comporterebbe “rischi inaccettabili”.
In un lungo editoriale. Il settimanale sostiene che un secondo mandato dell’ex presidente Usa avrebbe conseguenze negative “sull’economia, sullo stato di diritto e sulla pace internazionale”; né ci si può illudere sulla vacuità della minaccia rappresentata dalle scelte proposte da Trump contando sul fatto che i suoi “peggiori istinti” siano frenati “dal suo staff, o dalla burocrazia, o dal Congresso, o dai tribunali”.
Ciò s’era verificato tra il 2017 e il 2021. Ma oggi è diverso: i rischi sono maggiori a fronte delle promesse fatte dal candidato repubblicano e di una situazione internazionale molto più complessa, con due guerre in atto.
Autorevole, ma irrilevante, a livello di spostamenti di voti, l’endorsement di The Economist s’incrocia con quello, meno ‘pesante’, ma più virale, della stella del basket LeBron James, che scrive: “Quando penso ai miei figli e alla mia famiglia e a come cresceranno, la scelta è chiara: votare Kamala Harris”.