USA2024
USA 2024: – 283, Trump depone in aula, Haley è più ricca di lui, Biden gongola per crescita
Di Giampiero Gramaglia
USA 2024: il caso Carrol costa a Trump un’ammonizione dal giudice
È durata tre minuti o poco più – un minuto e 40 secondi dice l’Ap, che ha cronometrato il parlato – la deposizione di Donald Trump nella causa per diffamazione intentatagli dalla scrittrice E. Jean Carroll, vittima di una violenza sessuale da parte sua negli Anni Novanta, in un grande magazzino di New York. Ma quel breve lasso di tempo gli è bastato per violare le disposizione del giudice che conduce il dibattimento, Lewis A. Kaplan.
Secondo la Cnn, l’ex presidente potrebbe essere di nuovo in tribunale oggi per le arringhe finali. Il processo serve a determinare se Trump deve indennizzare Carrol per averla diffamata quando lui era presidente e lei lo accusò per la prima volta di quanto era avvenuto.
Prima che il magnate deponesse, il giudice Kaplan, che ne aveva già discusso con i suoi legali, fissando dei paletti, gli ha ricordato che lui è già stato riconosciuto colpevole di avere compiuto abusi sessuali su Carroll e che non poteva negare i fatti.
Ma Trump, mentre prendeva posto al banco dei testimoni, ha detto ad alta voce: “Non so chi sia questa donna, non l’ho mai incontrata”. Parole per le quali l’ex presidente è stato ripreso dal giudice.
Dopo le formule di rito e il giuramento, la prima domanda che gli è stata rivolta dal suo avvocato ha riguardato le sue precedenti testimonianze sul caso, se le confermava o meno. Il magnate ha detto di confermare quanto già dichiarato “al 100%”. E quando gli è stato esplicitamente chiesto se ribadiva di non aver assalito Carroll, Trump ha detto “100% sì”. Lo stesso quando gli è stato chiesto se ritenevas infondate le accuse nei suoi confronti.
L’ex presidente ha ancora aggiunto: “Voglio difendermi, difendere la mia famiglia e, francamente, la presidenza”, quando il suo avvocato che ha chiesto se intendesse recare danno alla scrittrice. Lasciando l’aula – riferisce la Cnn -. Trump è stato sentito lamentarsi per l’impossibilità di parlare liberamente: “Questa non è l’America”.
USA 2024: Trump chiede squalifica procuratrice Georgia
Su un altro fronte giudiziario, politicamente più delicato – il rinvio a giudizio in Georgia per avere esercitato pressioni sui responsabili statali nel 2020, perché rovesciassero l’esito del voto vinto da Joe Biden -, i legali di Trump chiedono la squalifica dal caso della procuratrice della contea di Fulton, dove si trova Atlanta, Fani Willis. La richiesta si basa su uno scandalo che sta travolgendo Willis, accusata di una relazione sentimentale inappropriata con il pm Nathan Wade, che la procuratrice avrebbe assunto e pagato più di altri nel suo stesso ruolo.
La vicenda è stata sollevata da un coimputato di Trump. Willis ha finora tenuto un basso profilo su questa storia, limitandosi a sostenere che Wade era professionalemnte qualificato a svolgere i compiti assegnatigli. Ma non c’è dubbio che le accuse alla procuratrice rischiano di ritardare il processo, se non di farle deragliare.
A Washington, Peter Navarro, un ex consigliere di Trump, che fu anche discutissimo rappresentante degli Usa presso l’Ue, è stato condannato a quattro mesi di carcere e al pagamento di una sanzione di 9.500 dollari per essersi rifiutato di cooperare con la commissione parlamentare che indagava sull’assalto al Congresso del 6 gennaio 2021. Navarro non è il primo collaboratore di Trump a essere condannato per questo motivo. Il processo all’ex presidente sui fatti del 6 gennaio 2021 dovrebbe iniziare il 4 marzo, ma il suo avvio è subordinato a pronunciamenti della Corte Suprema su eccezioni sollevate dalla difesa del magnate.
USA 2024: Haley raccoglie più fondi di Trump
La maggiore struttura per la raccolta di fondi che sostiene Nikki Haley ha raccolto 50,1 milioni di dollari nella seconda metà del 2023, più di quella che sostiene Donald Trump. Lo riferisce il New York Times. Maga Inc ha raccolto negli ultimi sei mesi del 2023 46 milioni di dollari e ha chiuso l’anno con oltre 23 milioni in cassa.
Intanto, il Comitato nazionale repubblicano sta valutando la bozza di una risoluzione per dichiarare Trump il “presunto” candidato del partito alla corsa alla Casa Bianca. Trump non ha ancora ottenuto il numero dei delegati necessari per ottenere la nomination del partito, anzi ne ha attualmente meno del 5% dei necessari. Se la risoluzione fosse approvata potrebbe accedere subito ai fondi del partito e ottenere sostegno finanziario alla sua campagna, mentre la sua rivale non se ne potrebbe avvalere.
USA 2024: Biden gongola per crescita, si batte per Ucraina e immigrazione
I dati sulla crescita del Pil, diffusi ieri, che confermano la discreta salute dell’economia Usa, sono “una buona notizia per le famiglie americane”: è il commento che arriva dalla Casa Bianca, che riconosce come la battaglia per migliorare le condizioni di vita dei cittadini vada avanti, soprattutto sul fronte dell’inflazione – “Continueremo a batterci per abbassare i costi” -.
In Congresso, però, Trump sta facendo pressione dietro le quinte sui repubblicani, specie in Senato, perché boccino qualsiasi accordo con la Casa Bianca su immigrazione e controlli al confine con il Messico. Trump vuole evitare un compromesso che sarebbe una vittoria per Biden – i repubblicani subordinano gli aiuti all’Ucraina all’intesa sui migranti.
L’ex presidente ha personalmente contattato vari senatori repubblicani per chiedere loro di bocciare qualsiasi intesa. “Dice che il problema del confine sarà risolto quando sarà presidente, che lui vuole un accordo perfetto”, riferiscono alla Cnn alcune fonti.
Il leader dei senatori repubblicani Mitch McConnell nega, però, intenti di ostruzionismo all’intesa e assicura che il negoziato con la Casa Bianca va avanti.
Immagine di copertina realizzata con il supporto dell’IA