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USA 2024: – 279, attesa per il verdetto sulle frodi in affari di Trump
Di Giampiero Gramaglia
Altro capitolo nella corsa a USA 2024: cresce l’attesa per il verdetto nel processo che vede imputati a New York Donald Trump e due suoi figli, Donald jr ed Eric, accusati di frodi in affari per avere ‘gonfiato’ il valore dei beni e degli averi della Trump Organization, la holding di famiglia, per ricavarne vantaggi fiscali, assicurativi e bancari. Si prevede che la sentenza venga pronunciata questa settimana.
Un precedente processo ha già sancito le pratiche fraudolente della Trump Organization. L’attuale deve solo stabilire se i Trump dovranno versare un indennizzo – la richiesta dell’accusa, molto superiore ai 250 milioni di dollari previsti, è di 370 milioni di dollari – e se saranno sospesi dall’attività imprenditoriale nello Stato di New York.
Sarebbe – nota l’AP – una decisione senza precedenti a New York: il nome del magnate andrebbe ad aggiungersi alla breve lista di trafficanti, truffatori ed altri piccoli malfattori che hanno finora subito una misura del genere. Nessuno, però, neppure lontanamente paragonabile al magnate dell’immobiliare.
L’AP, che ha analizzato settant’anni di giurisprudenza newyorchese, nota il contrasto tra l’ovvietà della frode, già certificata da una sentenza, e la mancanza di chiarezza sulle vittime di essa, perché nessuno se n’è lamentato e non si sa con certezza chi ci abbia perso. Giuristi e commercialisti esprimono, poi, preoccupazione per l’effetto a catena che l’attesa sentenza potrebbe avere.
La Bloomberg, invece, calcola i danni derivanti alla famiglia Trump dalle cause civili a New York in cui è coinvolto: il suo patrimonio potrebbe subire una riduzione netta del 15% (e la sua liquidità, stimata a 600 milioni di dollari, del 75%). La Bloomberg si basa sul fatto che il magnate potrebbe trovarsi condannato, nel giro di una settimana, a risarcire somme per un totale di oltre 450 milioni di dollari: una sentenza della scorsa settimana gli ingiunge di versare 83,3 milioni di dollari alla scrittrice E. Jean Carroll, da lui diffamata; e la sentenza ora attesa potrebbe costargli 370 milioni.
Politicamente, l’ex presidente si prepara a gridare, se condannato, alla ‘caccia alle streghe’ giudiziaria nei suoi confronti e alla frode, se mai dovesse perdere la nomination o le elezioni.
USA 2024: diffuse documenti fiscali di Trump (e di altri paperoni), condannato a 5 anni
(ANSA) – La talpa della dichiarazione dei redditi di Donald Trump è stata condannata a cinque anni di carcere. Nella sua sentenza, la giudice Ana Reyes ha affermato che non “può esserci una ‘caccia’ ai nostri politici eletti”, spiegando così la decisione d’infliggere la massima pena prevista all’ex consulente del fisco Usa, Charles Littlejohn, 38 anni.
Nel 2018, quando Trump era presidente, Littlejohn divulgò ai media anni di dichiarazioni dei redditi del magnate e di migliaia di altre persone facoltose, un crimine definito dalla giudice “eclatante”.
Reyes, una giudice nominata da Joe Biden, ritiene che Littlejohn abbia minacciato con le sue azioni “la democrazia costituzionale”, poiché Trump non era tenuto a fornire le dichiarazioni dei redditi. La difesa della talpa avevano chiesto una condanna dai 12 ai 18 mesi.
Usa 2024: Trump, Melania sempre assente dalla campagna
(ANSA) – La moglie di Donald Trump, l’ex first lady Melania, continua a farsi notare per l’assenza dalla campagna del marito: non c’era neppure alle feste per le vittorie in Iowa e New Hampshire. L’ex first lady, che ha recentemente perso la madre, cui è stata molto vicina negli ultimi giorni, non ha ancora partecipato ad alcun evento di campagna elettorale.
Un’assenza che si nota, tanto che di recente l’ex presidente è stato costretto a parlarne: Melania “giocherà come ha sempre giocato un ruolo” – ha detto -, perché anche lei “vuole rendere l’America grande ancora. Penso che sarà molto attiva, ma, allo stesso tempo, non voglio che la mia famiglia sia troppo coinvolta perché ha già fatto un grande lavoro l’ultima volta”.
Immagine di copertina realizzata con il supporto dell’IA