USA2024
USA 2024: – 273, accordo in Senato su baratto Ucraina / migranti, ma Trump lo boccia
Di Giampiero Gramaglia
La corsa a USA 2024 passa anche dalla bozza in Senato sull’accordo bipartisan che sblocca aiuti USA a Ucraina, Israele e Taiwan, con un aumento dei fondi per contrastare l’immigrazione dal Messico: il presidente Joe Biden lo appoggia, ma il suo rivale Donald Trump, tramite lo speaker della Camera, Mike Johnson, lo boccia, “è morto”, dice Johnson, ancora prima di vederlo. I negoziati, però, continuano.
Al termine di un week-end di trattative, i senatori democratici e repubblicani hanno concordato misure per 118 miliardi di dollari, di cui 60 all’Ucraina, 14 a Israele ed una ventina per la ‘difesa’ dei confini con il Messico. Nelle stesse ore, la cantante Taylor Swift batteva tutti i record di premi alla 66° edizione dei Grammy, gli Oscar della musica, dando nuovo slancio alle teorie cospirative che la vogliono un’agente di Biden,
USA 2024: scontro in Senato tra trumpiani e gli altri sull’accordo bipartisan
Un voto in Senato è atteso in settimana: è, allo stato, la migliore opportunità per il presidente Biden di potere continuare a fornire aiuti a Ucraina e a Israele e di affrontare il problema dei migranti. Ma i ‘trumpiani’ sono pronti a dare battaglia, in Senato, dove i democratici sono comunque maggioranza, e alla Camera, dove i repubblicani hanno la maggioranza. Se la misura fosse approvata, infatti, leverebbe qualche castagna dal fuoco all’Amministrazione Biden. Cosa che Trump, che punta a sfidare Biden il 5 novembre nelle elezioni presidenziali, non vuole fare.
L’intesa prevede un giro di vite sulle richieste d’asilo e l’espulsione degli immigrati senza requisiti, condizioni che i repubblicani pongono per l’ok a nuovi aiuti. Se approvata dal Congresso, la legge sarebbe la più aggressiva del XXI Secolo su sicurezza dei confini e immigrazione.
L’ok della Camera è tuttavia estremamente incerto, in parte per l’ostilità di Trump e in parte perché, tra i repubblicani, c’è una crescente ostilità a ulteriori aiuti all’Ucraina. Johnson scrive su X che “questo accordo è persino peggio di quanto ci aspettassimo e non andrà neanche vicino a risolvere la catastrofe al confine creata dal presidente Biden”.
USA 2024: Biden avalla l’accordo sui migranti
Dal canto suo, Biden dà “forte appoggio” all’accordo bipartisan raggiunto, “frutto di oltre due mesi di negoziati e del lavoro dell’Amministrazione, notte e giorno, feste e weekend”. La legge, sostiene il presidente, “renderà gli Stati Uniti più sicuri, i confini più sicuri e le persone più tutelate e trattate in modo più umano; e allo stesso tempo preserverà l’immigrazione legale secondo i nostri valori”.
Nelle ultime settimane, Biden aveva detto di essere pronto a chiudere il confine tra USA e Messico, se il Congresso gliene avesse dato i poteri e avesse sbloccato gli aiuti all’Ucraina e a Israele. E’ chiaro che l’Amministrazione vuole smorzare le critiche di chi le contesta di avere fatto poco e male sul fronte dell’immigrazione e vuole disinnescare il tema nella campagna elettorale. Johnson replica che il presidente ha già il potere di agire, ma omette di riconoscere che eventuali misure restrittive, rispetto alla legge e alla Costituzione, sarebbero probabilmente contestate di fronte ai tribunali e sarebbero bloccate, com’era già avvenuto con provvedimenti di Trump quand’era presidente.
USA 2024: Haley al Saturday Nights Show, battute e polemiche
(ANSA) – La candidata alla nomination repubblicana Nicky Haley è stata ospite al Saturday Night Live, uno show della Nbc, suscitando una valanga di polemiche sul programma satirico.
Alla Nbc viene contestato di aver invitato una sola candidata. Saturday Night Live non ha finora replicato, ma fonti dell’emittente hanno detto all’Hollywood Reporter che la rete rispetterà le regole della par condicio, dando a tutti i candidati un ugual numero di minuti in onda a prescindere dall’appartenenza politica.
In apertura dello show, l’ex governatrice della South Carolina, che contende la nomination a Trump, ha interpretato se stessa e James Austin Johnson faceva il magnate. “Perché non fai un dibattito contro la Haley?”, gli ha chiesto, fingendosi “una elettrice preoccupata” del suo Stato e riferendosi al rifiuto dell’ex presidente di partecipare a un duello televisivo.
“Oh mio dio”, ha risposto il finto Trump: “E’ lei!.. E’ Nancy Pelosi, la donna a capo della sicurezza il 6 gennaio”. La battuta alludeva alla confusione fatta da Trump, che, a gennaio, parlando dell’assalto al Campidoglio, aveva confuso la rivale con l’ex speaker della Camera. “Stai bene?, Donald… Forse ti serve un test per misurare la tua competenza mentale”. “Sai cosa? L’ho fatto. Perfetto al cento per cento e ci credo perché sono un uomo. Ecco perché le donne non dovrebbero avere in mano l’economia: sono terribili coi soldi”.
È toccato poi alla Haley essere messa sulla graticola. L’attrice Ayo Edebiri le ha chiesto: “Sono curiosa, qual è secondo te la principale causa della Guerra Civile? Quella cosa che comincia con ‘S’ e finisce con lavery?”, cioè la schiavitù. L’ex governatrice dello Stato del Sud ha riconosciuto: “Si, probabilmente avrei dovuto dirlo la prima volta”. La battuta si riferiva a un dibattito in dicembre, quando un elettore del New Hampshire le aveva chiesto cosa avesse causato la Guerra civile. Lei aveva risposto omettendo la schiavitù e poi, investita dalle polemiche, aveva dovuto scusarsi.