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Usa 2024: – 249, Biden e Trump alla frontiera con il Messico; sviluppi giudiziari

29
Febbraio 2024
Di Giampiero Gramaglia

Appuntamento alla frontiera con il Messico, oggi, per il presidente Joe Biden e il suo probabile sfidante a Usa 2024 Donald Trump. Entrambi hanno in programma visite lungo il confine, sul tema dei migranti, una delle questioni più calde della campagna elettorale. Il presidente deve incontrare agenti delle forze dell’ordine locali e della polizia di frontiera e leader locali a Brownsville: vuole discutere, fra l’altro, dell’opportunità di un ordine esecutivo che riduca la possibilità per i migranti di chiedere asilo, se passano la frontiera illegalmente. Trump, invece, è atteso a Eagle Pass, sempre in Texas, dove farà un discorso: il magnate ha già ricevuto l’endorsement del governatore del Texas Greg Abbott, che sta sfidando le autorità federali sulle competenze di ordine pubblico alla frontiera.

Le ‘gite’ in Texas di Biden e Trump vengono dopo una giornata di convulsi sviluppi sui fronti politico e giudiziario, in vista di Usa 2024. L’annuncio che il capo-gruppo dei senatori repubblicani Mitch McConnell lascerà l’incarico a novembre, in coincidenza con le elezioni presidenziali e politiche, è probabilmente destinato a rafforzare la presa di Trump sui senatori repubblicani.

Usa 2024: Senato, McConnell si fa da parte, Trump aumenta presa su gruppo repubblicano
McConnell, che ha mantenuto la sua posizione per quasi vent’anni, stabilendo un record e passando indenne attraverso “drammatiche convulsioni del partito repubblicano” – scrive il Washington Post -, aveva dimostrato una relativa, sia pure tentennante, indipendenza di giudizio rispetto a Trump. Ma, negli ultimi mesi, la sua posizione si era indebolita, anche per motivi di salute.

In un discorso in Senato, ieri, il senatore del Kentucky ha spiegato che intende restare in carica come senatore fino alla fine del suo mandato, nel 2027, ma che non sarà più capogruppo: “Ho compiuto 82 anni la scorsa settimana – ha detto – e la fine del mio contributo alla cosa pubblica è più vicina di quanto io avrei voluto”. Riconoscendo che il suo approccio alla sicurezza nazionale non coincide più con quello del partito, McConnell ha aggiunto: “Uno dei talenti più sottovalutati è quello di capire quando è ora di passare a un altro capitolo della propria vita”. La Cnn afferma che “un gigante politico cede al Padre Tempo”.

Usa 2024: Corte Suprema regala tempo a Trump, slittano i processi
Intanto, la Corte Suprema degli Stati Uniti ha accettato di esaminare la pretesa di Trump di godere dell’immunità per gli atti compiuti quand’era presidente, una pretesa giù respinta da tutte le corti che l’hanno fin qui esaminata. Se riconosciuta dalla Corte Suprema, l’immunità di Trump vanificherebbe di sicuro i procedimenti giudiziari a Washington per la sommossa del 6 gennaio 2021 e in Georgia per le pressioni esercitate dall’allora presidente sulle autorità statali perché alterassero a suo favore l’esito del voto.

Quale che sia il verdetto della Corte Suprema, che ascolterà gli argomenti delle parti il 22 aprile, è già una vittoria per il magnate il fatto che i procedimenti restino per il momento congelati e quindi slittino. Il magnate punta ad evitare, con tattiche dilatorie, che i procedimenti contro di lui giungano a sentenza prima delle elezioni.

E, infatti, la sua reazione all’annuncio della Corte è stata entusiasta: “Gli studiosi di diritto – scrive sul suo social Truth – sono molto grati per la decisione odierna della Corte Suprema di occuparsi dell’immunità presidenziale. Senza l’immunità un presidente non può operare adeguatamente o prendere decisioni nel migliore interesse degli Stati Uniti”. Quasi che le pressioni sulle autorità della Georgia e la sommossa del 6 gennaio fossero “nel migliore interesse degli Stati Uniti” e non piuttosto nell’esclusivo suo interesse.

Appare, invece, velleitaria la decisione di una giudice dell’Illinois che ritiene Trump ineleggibile alle primarie dello Stato in forza della sezione 3 del 14° emendamento della Costituzione Usa, che esclude dai pubblici uffici funzionari che abbiano ‘tradito’ la Costituzione su cui avevano giurato. La questione, già affrontata con esiti diversi dalle Corti di vario livello di diversi Stati, è attualmente all’esame della Corte Suprema, che ha già sentito le parti e che deve pronunciarsi in merito.

In Illinois, le primarie sono in programma il 19 marzo, ma le operazioni di voto sono già iniziate, con il nome di Trump sulle schede. La giudice Tracie R. Porter, democratica, ha stabilito che Trump possa restare in corsa almeno fino a venerdì, dandogli tempo di fare appello. I legali del magnate hanno già annunciato il ricorso, giudicando la sentenza della giudice “incostituzionale”.

Usa 2024: Hunter Biden respinge accuse, attacca repubblicani
(ANSA) “Ho commessi molti errori nella mia vita e ho sprecato i privilegi e le occasioni. Ma non ho mai coinvolto mio padre nei miei affari”. Lo ha detto Hunter Biden, il figlio del presidente Joe Biden, rilasciando una dichiarazione pubblica prima di deporre a porte chiuse davanti alla Commissione della Camera che istruisce l’indagine sull’impeachment al presidente. Hunter, scrcono i media Usa, è apparso “emotivo e combattivo”.

“Gli errori li ho commessi io, non mio padre”, ha proseguito Hunter. “Sono qui oggi per fornire l’unico fatto incontestabile che dovrebbe eliminare la falsa premessa di questa inchiesta: non ho mai coinvolto mio padre nei miei affari, né quando esercitavo la professione di avvocato, né quando mi occupavo di investimenti o di transazioni nazionali o internazionali, né quando ero in consigli d’amministrazione. Mai”.

I repubblicani accusano il presidente di essere stato coinvolto nei controversi affari all’estero, specie in Cina e in Ucraina, del figlio e di averne tratto vantaggio, ma finora non sono riusciti a provarlo. Anzi, giorni fa è stata arrestata una talpa dell’Fbi, Alexander Smirnov, per aver mentito agli agenti inventando le accuse di corruzione contro il presidente e Hunter.

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