USA2024
Usa 2024: – 20, polemiche su dichiarazioni mediche e fiscali, attentato controverso
Di Giampiero Gramaglia
Punto sul vivo dai dubbi avanzati dalla campagna di Kamala Harris sul suo stato di salute fisica e mentale, Donald Trump, che si rifiuta di pubblicare informazioni dettagliate sulla propria salute, risponde su X con la richiesta che la candidata democratica “superi un test di resistenza cognitiva e di agilità”, perché “le sue azioni spingono molti a credere che ci sia qualcosa di sbagliato in lei”.
Trump descrive la vice-presidente “lenta a letargica nel rispondere anche alle domande più facili”, nonostante nel dibattito televisivo del 10 settembre sia stata più efficace di lui – ma l’ex presidente non lo ammette -. E torna a dire che il programma 60 Minutes e la Cbs hanno manipolato “illegalmente e senza scrupoli” l’intervista ad Harris della scorsa settimana, per “proteggerla”.
Per la Cnn, Trump “sta assaggiando” quanto è amara la medicina che lui stesso aveva somministrato per mesi a Joe Biden, più vecchio di lui di tre anni (78 a 81): al confronto con Harris, 60 anni, è lui quello più malandato e, soprattutto, quello più vecchio. E la sollecitazione sui certificati medici, che Trump non ha mai diffuso, non è l’unica: Politico nota che il candidato repubblicano e il suo vice JD Vance non pubblicano le dichiarazioni dei redditi, continuando ad ignorare una tradizione dei candidati alla presidenza di entrambi i partiti di renderle spontaneamente di pubblico dominio. Biden e Harris, quando ancora facevano ticket insieme, cioè la primavera scorsa, hanno entrambi pubblicato le loro.
Ma, osserva Politico, la riluttanza dell’ex presidente non sembra importare più molto. È una sorta di vittoria del magnate, che nel corso del tempo, persistendo nell’anomalia, ha reso la questione quasi irrilevante. Era stato un tema di rilievo nelle campagne del 2016 e del 2020, ma quest’anno è stato appena menzionato, anche se la gara è incerta e se il Congresso dovrà discutere di tagli fiscali per migliaia di miliardi, se vince Trump.
La divulgazione delle dichiarazioni dei redditi dei candidati presidenti è una forma di trasparenza e mira a far luce su conflitti di interesse potenziali, nonché su affari personali che potrebbero pesare nella presentazione al Congresso di proposte legislative. Le politiche economiche del candidato Trump sono di nuovo criticate dal Wall Street Journal, che sonda 50 economisti: il 68%, oltre i due terzi, ritiene che i programmi del magnate, se attuati, faranno salire l’inflazione, i tassi di interesse e il debito più delle ricette proposte da Harris. “Ambedue i candidati hanno politiche inflazionistiche“, osserva,
comunque, Dan Hamilton, direttore del centro per la ricerca economica della California Lutheran University.
Il terzo fallito attentato a Trump forse non era un tentativo di attentato
Si smorza l’ipotesi che Trump sia sfuggito a un attentato sabato scorso, il 12 ottobre, a Coachella, California: sarebbe il terzo della serie. Ma l’idea che Vem Miller volesse davvero attentare alla vita dell’ex presidente perde quota: gli inquirenti e il Secret Service dicono che Trump non è mai stato in pericolo e non avallano l’ipotesi di un tentato omicidio.
L’uomo di 49 anni, arrestato dopo avere tentato di introdursi armato al comizio di Trump, esibendo un accredito falso, si dichiara innocente e soprattutto, in un’intervista alla Fox, dice di essere un fan di Trump al 100%: “Lo ammiro profondamente”. Miller, rilasciato su cauzione dopo essere stato incriminato solo per detenzione illegale di armi, si definisce “un artista, l’ultima persona a volere causare violenza e dolore a qualcun altro”. Nell’intervista, Miller spiega: “Viaggio sempre con le mie armi da fuoco nel retro del mio furgone, ma non ho mai sparato con una pistola in vita mia”. Il documentarista di destra Mindy Robinson, suo amico e collega, conferma: “È un grande, enorme sostenitore di Trump”
Harris, polemiche per intervista a Fox, occhio a uomini, tensioni con Biden
L’annuncio che Harris rilascerà domani, mercoledì 16 ottobre, la sua prima intervista alla Fox, condotta dal giornalista Bret Baier, irrita Trump che, sul suo social Truth, se la prende con la rete e con l’anchor, considerato “bilanciato” e spesso “morbido” con la sinistra. “Avrei preferito qualcuno più forte, ma Fox è diventata debole”. Trump parla solo con la Fox e con media di destra. Harris, con questa intervista, esce dai media della sua ‘comfort zone’ e cerca di rivolgersi a moderati e indipendenti, che di solito non vedono Cnn o Msnbc.
Più in generale, la candidata democratica sta indirizzando gli eventi elettorali e le proposte politiche agli uomini neri, una fetta di elettorato che secondo i sondaggi non riesce a conquistare. Lo riferisce Politico, citando prestiti alle piccole e medie imprese, azioni di formazione e training per inserirsi nei settori “ad alta domanda” e un progetto incentrato su problemi di salute che riguardano di più maschi neri. In questo quadro rientrano pure un’intervista con Charlamagne tha God, co-conduttore del popolare programma Breakfast Club, ed eventi con atleti famosi a Charlotte, Detroit, Atlanta e Filadelfia.
Secondo Axios, è alta la tensione fra lo staff di Harris e quello di Biden. La squadra del presidente vuole la vittoria di Harris, ma non ha ancora digerito l’uscita di Biden dalla corsa e fatica a trovarsi un ruolo. Lo staff di Harris lamenta che molti all’interno della Casa Bianca non stanno coordinando in modo sufficiente i messaggi e l’agenda del presidente per allinearli con quelli della sua vice.