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Usa 2024: + 18, al Tesoro Scott Bessent, il finanziere cui piacciono i dazi
Di Giampiero Gramaglia
Donald Trump ha scelto Scott Bessent, un finanziere miliardario, come segretario al Tesoro e ha fatto nomine a raffica nella serata di venerdì. Bessent, che lavorò per George Soros, decenni or sono, ha fatto campagna per Trump quest’anno: il New York Times lo considera “capace di tradurre la retorica populista e l’agenda economica non convenzionale di Trump in modi accettabili da Wall Street”.
Bessent è favorevole alla riduzione del deficit ed è soprattutto un fan dei dazi, nonostante molti economisti e finanzieri temano che la loro imposizione scateni guerre commerciali e, in fin dei conti, aumenti i prezzi per i consumatori statunitensi e rilanci l’inflazione.
Trump ha anche scelto, per una posizione equivalente a quella di ministro del Bilancio – direttore dell’Ufficio del management e del bilancio -, Russel Vought, che già se ne occupò nel primo mandato del magnate e che è fra gli artefici del controverso Programma 25 destinato a rafforzare il potere presidenziale.
La deputata dell’Oregon Lori Chavez-DeRemer, che ha appena peso il seggio nelle elezioni del 5 novembre, nonostante fosse sostenuta dai sindacati nel suo collegio, farà il ministro del Lavoro. Fra i compiti affidatile da Trump, c’è quello di ridurre l’impatto dei sindacati sui luoghi di lavoro e di aumentare il diritto di licenziare dei datori di lavoro.
L’ex giocatore di football americano, Scott Turner, già alla Casa Bianca nel primo mandato, andrà al Dipartimento dell’Edilizia e dello Sviluppo urbano. Trump ha poi assegnato alcuni posti collegati alla sanità pubblica: Janette Nesheiwat, che pare avere le giuste credenziali, sarà medico generale degli Stati Uniti, figura equivalente al direttore dell’Istituto superiore della Sanità: il deputato Dave Weldon guiderà il Centro per il controllo e la prevenzione delle malattie, che ebbe un ruolo cruciale durante la pandemia; e Martin Makary commentatore e scrittore, guiderà la Food and Drug Administrazione, che giudica l’accettabilità di alimenti e medicinali.
Usa 2024: giustizia, Trump prepara repulisti, mentre sentenza slitta
Secondo il Washington Post, Trump intende creare squadre di inquirenti nel Dipartimento alla Giustizia per indagare sulle frodi nelle elezioni del 2020, da lui sempre asserite e mai provate.
Il presidente vuole anche licenziare tutto il team di legali e funzionari che hanno lavorato con il procuratore speciale Jack Smith, che ha aperto contro di lui procedimenti per avere cercato di rovesciare l’esito delle elezioni con la sommossa del 6 gennaio 2021 e per avere sottratto alla Casa Bianca e illegalmente tenuto con sé centinaia di documenti riservati.
La notizia filtra dopo che la sentenza per comminare la pena a Trump nel processo in cui è già stato riconosciuto colpevole di tutti e 34 i capi d’imputazione ascrittigli è stata rinviata “a tempo indefinito”. Infatti, il giudice Juan M. Merchan, che intendeva emettere il verdetto il 26 novembre, ha dato tempo ai legali del magnate fino al 2 dicembre per argomentare l’archiviazione da loro richiesta e alla procura fino al 9 dicembre per le controdeduzioni. La campagna do Trump saluta con soddisfazione quella che ritiene una “vittoria decisiva”, che potrebbe valere al magnate l’impunità nel caso dei pagamenti in nero fatti nel 2016, nell’imminenza delle elezioni, alla pornostar Stormy Daniels perché non rivelasse una loro presunta relazione risalente al 2006.