USA2024
Usa 2024: – 161, processo Trump verso verdetto, Biden sui fronti internazionali
Di Giampiero Gramaglia
Gli Stati Uniti celebrano oggi il Memorial Day, il giorno del ricordo dei caduti in guerra, mentre cresce per Donald Trump l’attesa del verdetto nel processo di New York che lo vede accusato d’avere cercato, con metodi illeciti, di tenere celate agli elettori, nella campagna per Usa 2016, informazioni a lui pregiudizievoli.
Il presidente Joe Biden ha, invece, di fronte a sé un periodo in cui gli impegni internazionali, dal G7 in Italia a metà giugno al Vertice della Nato a Washington a luglio, lo ‘distrarranno’ dalla campagna. E proprio sul fronte esteri, dove restano aperte per l’Amministrazione le ferite dei conflitti in Ucraina e in Medio Oriente, la stampa conservatrice rimprovera a Biden di essere il presidente che ha fatto evacuare il maggior numero di ambasciate statunitensi, ben 11 in neppure 40 mesi alla Casa Bianca.
Usa 2024: Trump lavora a progetti per ritorno a Casa Bianca, specie su immigrazione
I collaboratori di Trump stanno già lavorando a progetti per un eventuale ritorno alla Casa Bianca, così che decisioni siano pronte fin dal primo giorno del nuovo mandato, specie sul fronte dell’immigrazione, come hanno rivelato fonti coinvolte nella pianificazione al Wall Street Journal.
L’attenzione principale è volta a come realizzare la promessa di effettuare una espulsione di massa senza precedenti di emigranti illegali. Secondo le fonti, ordini esecutivi vengono già ora elaborati, così che Trump possa subito agire per fermare i migranti. Tra le idee su cui si lavora, ci sono modi per accelerare l’esame delle domande di asilo, così da rendere i migranti idonei all’espulsione più rapidamente, e l’eliminazione delle protezioni contro il rimpatrio create dall’Amministrazione Biden per centinaia di migliaia di migranti.
Inoltre, i consiglieri del magnate puntano a concludere accordi sull’asilo coi paesi del Sud America, in parte ispirati dall’intesa del Regno Unito con il Rwanda per inviare lì migranti in attea di asilo.
Su un altro fronte, collaboratori di Trump stanno raccogliendo proposte per ridurre l’indipendenza del Dipartimento della Giustizia e dell’Fbi. L’idea è di ‘inondare’ il Dipartimento di conservatori, che difficilmente dicano “no” agli ordini della Casa Bianca, e di ristrutturare il dicastero così che le decisioni chiave siano concentrate nelle mani dei ‘lealisti’ piuttosto che dei burocrati di carriera. Quanto all’Fbi, che molti repubblicani considerano prevenuto nei loro confronti, molti suoi compiti saranno trasferiti ad altre forze dell’ordine.
Usa 2024: uno sguardo ai voti per Camera e Senato
Se l’attenzione è concentrata sulle elezioni presidenziali di Usa 2024, molto fermento c’è pure verso i voti per il rinnovo della Camera e di un terzo del Senato, come sempre in parte condizionati dalla ridefinizione dei collegi elettorali. Le maggioranze sia alla Camera che al Senato sono così scarne che un ribaltamento di esse è possibile.
Così, nella Louisiana repubblicana, i democratici sperano di conquistare un seggio nero in più, dopo una sentenza a loro favorevole della Corte Suprema statale; e, invece, nel Maryland democratico l’ex governatore repubblicano Larry Hogan, molto popolare, può conquistare un seggio al Senato, avendo nei sondaggi un largo vantaggio, nonostante una larga maggioranza degli elettori dello Stato vogliano che il Senato continui a essere controllato dai democratici.
La stampa liberal si sofferma, inoltre, sul fatto che molti candidati repubblicani sono negazionisti sull’esito del voto 2020, cioè non riconoscono la vittoria di Biden, e che va crescendo in Congresso il numero dei repubblicani che s’allineano alla narrativa ‘trumpiana’ delle elezioni rubate, pur non essendoci la minima prova in tal senso, ma solo teorie del complotto respinte da tutte le corti Usa.