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Usa 2024: – 154, Trump, il carcere una linea rossa; Hunter Biden a giudizio da oggi

03
Giugno 2024
Di Giampiero Gramaglia

Donald Trump traccia una linea rossa: una condanna al carcere potrebbe essere il “punto di rottura” per i suoi sostenitori. Lo dice alla Fox: per lui, andare in prigione “è ok”, ma i suoi fan potrebbero raggiungere il limite di sopportazione, “per il pubblico sarebbe difficile da digerire”. Dichiarazioni che suonano avvertimento, se non minaccia, accanto alle ripetute affermazioni che “la mia vendetta sarà il successo” nelle elezioni presidenziali del 5 novembre.

Su un altro fronte giudiziario, oggi si apre il processo a Hunter Biden, il figlio del presidente Joe, accusato dì avere acquistato una pistola mentre faceva uso di droghe. Hunter, travagliato da guai finanziari e familiari, dovrà affrontare un altro processo a settembre, per frode fiscale.

Usa 2024: dopo la condanna, Trump fa soldi e s’atteggia a martire; opinione pubblica divisa
La campagna di Trump afferma di avere raccolto 70 milioni di dollari solo nelle 48 ore successive al verdetto di colpevolezza emesso la sera di giovedì 30 maggio. I sondaggi, però, confermano che l’opinione pubblica è molto divisa e non si schiera dalla parte del magante ex presidente divenuto un ‘convicted fellon’.

Nell’intervista alla Fox, il candidato ‘in pectore’ alla nomination repubblicana ripetee di non avere fatto “assolutamente nulla di sbagliato” e di volersi battere “per la Costituzione, per la libertà e per il Paese”; e torna ad attaccare Biden, definito il “peggiore presidente della storia” e “una minaccia per la democrazia”. Trump dice: “Questa gente – i democratici, ndr – è malata… Stanno facendo danni al Paese: vogliono aprire i confini e quadruplicare le tasse… Stanno usando la giustizia come un’arma, come avviene in Sud America”. Tutte affermazione non veritiere o, almeno, non suffragate dai fatti.

Poi, il magnate tocca le corde dello struggimento familiare: Melania, la moglie, la grande assente dalla campagna per Usa 2024, “sta bene ma il processo è stato molto duro per lei.. Ha dovuto leggere tutta quella robaccia… Il processo è stato sotto molti punti di vista probabilmente più duro per la mia famiglia che per me…”.

Intanto, si succedono i sondaggi post – sentenza. Un rilevamento della Ipsos per Abc, che conferma i precedenti, indica che il 50% degli americani è convinto che il verdetto di colpevolezza di Trump sia corretto e che il 49% ritiene che l’ex presidente dovrebbe abbandonare la corsa alla Casa Bianca. Ma il 47% degli americani considera le accuse a Trump “motivate politicamente”.

L’ex presidente e i suoi sostenitori sono convinti che la condanna giochi a suo favore. Lo speaker della Camera, il repubblicano Mike Johnson, che deve a Trump la sua sopravvivenza politica, assicura che i conservatori si vendicheranno per il verdetto di New York e useranno “tutto l’arsenale” a loro disposizione contro l’Amministrazione Biden, ma “nel rispetto della legge”.

Usa 2024: dopo la condanna, risposte Biden e neri ad attacchi ‘trumpiani’
Piovono, dunque, attacchi ‘trumpiani’ al sistema giudiziario “corrotto”. Ma leader neri trovano “ironico” e “contraddittorio” che il magnate se la prenda ora con quel sistema che, invece, esaltava, poco tempo fa, quando condannava neri magari innocenti. E il presidente Biden punta l’attenzione sulla Corte Suprema, la cui maggioranza conservatrice pesa sulle numerose decisioni ‘pro – Trump’ degli ultimi mesi e dove, nel prossimo quadriennio, potrebbero crearsi dei vuoti, considerata l’età dei componenti: un’occasione per ridurre lo squilibrio, se il presidente sarà un democratico.

Un’analisi del New York Times nota che la sentenza rende più tagliente la competizione tra Biden e Trump e indica due grandi questioni aperte nella campagna per Usa 2024: quale dei due candidati costituisce la minaccia maggiore per il futuro dell’Unione; e quale dei due candidati può migliorare gli standard di vita degli americani. La prima riguarda il carattere e il temperamento dei due rivali: la seconda i programmi e la politica.

Usa 2024: Trump sbarca su TikTok e annichilisce Biden
Donald Trump sbarca su TikTok e in poche ore supera l’account della campagna di Joe Biden aperto da febbraio. L’ex presidente ha esordito sulla piattaforma sabato sera seguendo un evento dell’Ultimate Fighting Championship e ha già messo insieme oltre i due milioni di followers, cioè più di quanti ne abbia raccolti in cento giorni Biden.

Su TikTok, Trump è comprensibilmente più popolare di Biden, visto il target del social. Secondo quanto scrivono media americani, sulla piattaforma si trovano il doppio di post pro-Trump rispetto ai pro-Biden.

Trump non è sempre stato un fan di TikTok: quand’era presidente, voleva vietarlo. Di recente, però, ha cambiato idea. Pur continuando a ritenere ByteDance, la società cinese a cui fa capo il social, una minaccia per la sicurezza nazionale, il magnate pensa che un divieto di TikTok scatenerebbe l’ira dei giovani e rafforzerebbe Meta, la società a cui fa capo Facebook, da dove l’ex presidente è stato espulso per due anni dopo l’assalto al Congresso del 6 gennaio 2021.

Usa 2024: Hunter nei guai con la giustizia e nei debiti con la ex moglie
Nel momento in cui si apre il processo contro di lui nel Delaware, le casse di Hunter Biden sono quasi vuote e il figlio del presidente potrebbe dovere vendere proprietà per pagarsi le spese legali. Secondo il New York Times, Hunter spera che i consiglieri del padre lo aiutino a trovare fondi e vorrebbe potere contare su Bob Bauer, il legale personale del presidente Biden, che ne gestisce i dossier più spinosi.

Ma le grane del figlio sono un problema per il padre, che cerca di restarne fuori nell’anno elettorale. Hunter entra ed esce da aule di tribunale dal 2019, per una causa civile multimilionaria che riguarda gli alimenti non pagati all’ex moglie Kathleen Buhle. Lo racconta Axios: nel 2016, Buhle fece causa a Hunter e nel 2021, poco dopo l’insediamento di papà Joe, il tribunale di Washington aveva sancito che il figlio del presidente non aveva rispettato l’accordo di divorzio e doveva versare alla sua ex 1,7 milioni di dollari.

Buhle testimonierà al processo contro Hunter per il possesso dell’arma e anche a quello che si aprirà in settembre per evasione fiscale. E il Washington Post riferisce, inoltre, di “un drammatico litigio” tra Hunter e la vedova del fratello Beau, morto di cancro nel 2015. Hallie Biden trovò la Colt Cobra 38 appena comprata sull’auto del cognato e la gettò via, innescando così una serie di eventi che hanno condotto al processo che inizia oggi.

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