USA2024

Usa 2024: – 148, Trump cerca vice, Biden torna a casa

09
Giugno 2024
Di Giampiero Gramaglia

Anche se ha più volte detto che annuncerà il suo vice alla convention repubblicana di Milwaulkee, che sarà a metà luglio, Donald Trump fa circolare i nomi di almeno una ventina di suoi potenziali ‘running mate’ e fa pure sapere che potrebbe scegliere qualcuno che non è mai stato finora citato, un nome a sorpresa. Così tiene tutti sulla corda e lascia sperare tutti.

Il presidente Joe Biden, invece, ha un’agenda fitta di impegni istituzionali: dopo le celebrazioni dell’80° anniversario dello Sbarco in Normandia, l’incontro a Parigi con il presidente ucraino Volodymyr Zelensky e la visita di Stato, ieri, in Francia. Oggi, Biden, con la first lady Jill, deporrà una corona di fiori nel cimitero di guerra americano dell’Aisne-Marne, a Belleau, dove ci sono caduti della prima guerra mondiale.

Il presidente e la moglie faranno poi ritorno a Parigi e da lì ripartiranno per il Delaware. Biden sarà, però, a breve di nuovo in Europa, in Italia, per il G7 in Puglia dal 13 al 15.

Usa 2024: Trump e il vice, fuori le carte
Secondo i media Usa, i potenziali vice del candidato repubblicano alla Casa Bianca hanno ricevuto nelle scorse settimane richieste di documenti per effettuare i necessari controlli sui loro background. A ricevere le richieste, sarebbero stati otto papabili (una lista non definitiva): i senatori Tim Cotton, Marco Rubio, Tim Scott (nero), J. D. Vance; i deputati Byron Donalds (nero) ed Elise Stefanik (donna); il governatore del North Dakota Doug Burgum; l’ex segretario alla Casa Ben Carson.

Ma i nomi citati sono molti di più. Vi sono, ad esempio, il governatore del Texas Greg Abbott, molto attivo sul fronte dei migranti; la governatrice dell’Arkansas Sarah Huckabee Sanders, già portavoce della Casa Bianca; la senatrice dell’Alabama Katie Britt, la più giovane repubblicana eletta; l’ex deputata democratica delle Hawaii Tulsi Gabbard, in rotta con il partito; l’ex candidato alla nomination Vivek Ramaswami; l’aspirante senatrice dell’Arizona Kari Lakel per The Atlantic “la trumpiana perfetta”, ma che nel 2022 perse la corsa a governatore; il giornalista Tucker Carlson. La governatrice del South Dakota Kristi Noem è in perdita di velocità dopo l’uscita di una sua autobiografia devastante.

Il senatore Cotton ha suscitato nei giorni scorsi qualche sorpresa impegnandosi ad accettare l’esito delle elezioni presidenziali. “Accetterò i risultati del voto e li certificherò, se si tratta di elezioni giuste e libere”. Il “se” dà a Cotton ampio margine di manovra nel caso in cui Trump, sconfitto, riproponesse le teorie di frodi del 2020. Ma, in realtà, il senatore sfidò Trump già nel 2020, votando per certificare la vittoria di Biden. Alla domanda se accetterebbe di fare il vice di Trump, se gli fosse proposto, Cotton ha detto di non averne parlato con il magnate, ma “qualsiasi grande patriota, se il presidente gli offrisse la possibilità di servire il Paese, dovrebbe pensarci seriamente”.

Usa 2024: Biden a Parigi celebra i riti dell’amicizia con la Francia
Uniti in Normandia nella commemorazione del D-Day e nell’omaggio ai caduti per la libertà dell’Europa; e uniti nel sostegno all’Ucraina e nella volontà di frenare l’escalation in Medio Oriente: Francia e Stati Uniti superano gli screzi e celebrano la loro amicizia. Il presidente Biden non aveva mai trascorso tanto tempo – cinque giorni consecutivi – in un Paese estero e lo fa in quella Francia che gli americani definiscono “la nostra più antica alleata”, l’unico grande Paese occidentale con cui gli Stati Uniti non sono mai stati in guerra.

Affidiamo il racconto della visita di Stato al corrispondente dell’ANSA da Parigi Tullio Giannotti: “Il tema dominante di queste giornate è stato l’Ucraina e la ricerca di unità di intenti tra la Francia, che spinge per un sostegno più avanzato a Kiev, e gli Stati Uniti … Dal pranzo, la coppia Francia – Usa è uscita rinvigorita e rassicurata. Alla determinazione nuovamente espressa da Macron d’inviare in Ucraina istruttori militari nell’ambito di una coalizione europea ancora da inventare, Biden non ha dato segnali di adesione. Ma sulla visione strategica del conflitto e la scelta di campo ha detto: “Putin non si fermerà all’Ucraina… Tutta l’Europa è minacciata dalla Russia…, ringraziando gli “alleati europei” per il sostegno a Kiev. “Noi rimaniamo fermi …, non ci tireremo indietro”.

Macron ha schierato la Francia implicitamente – ma neppure troppo – dalla parte di Biden nel duello con Trump: “Grazie di essere il presidente della prima potenza mondiale e di farlo con la chiarezza e la lealtà di un partner che ama e che rispetta gli europei” e che con loro “vuole costruire le intese, dall’Ucraina al Medio Oriente”. Un ritratto che non richiama per nulla il rivale di Biden a Usa 2024.

Macron ha puntato moltissimo anche in chiave interna ed elettorale su questa settimana, facendo della Francia un vero crocevia diplomatico e catalizzando l’attenzione sul ruolo da protagonista assunto dalla Francia sulla scena internazionale. Ha accolto a Parigi Joe e Jill Biden col massimo della solennità del protocollo: Arco di Trionfo, inni, truppe schierate, discesa degli Champs-Elysées scortati da 140 cavalli della Guardia Repubblicana e 38 motociclisti. Una cena di Stato all’Eliseo, con invitati eccellenti, ha concluso la giornata e la visita.

Usa 2024: democratici all’offensiva dopo la condanna di Trump
I democratici hanno contestato la prima manifestazione elettorale su vasta scala di Donald Trump, ieri, a Las Vegas, con un maxi-poster che lo definisce “un colletto bianco condannato”. L’iniziativa, finanziata dal Comitato nazionale democratico, è il segno che il partito del presidente vuole puntare in modo aggressivo sul verdetto di colpevolezza pronunciato contro l’ex presidente a New York per screditarlo. “Trump è stato un disastro per l’economia del Nevada”, si legge sul maxi-poster. “Ora è tornato… Un truffatore condannato che vuole coccolare i miliardari e lasciare indietro i lavoratori”.

Articoli Correlati