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Usa 2024: 144, Biden al G7 in Puglia, controffensiva giudiziaria repubblicana
Di Giampiero Gramaglia
Il presidente Usa Joe Biden è da ieri sera in Puglia, dove, oggi e domani, partecipa al Vertice del G7 sotto presidenza di turno italiana a Borgo Egnazia. L’Air Force One è atterrato ieri sera all’aeroporto di Brindisi. Nel programma del presidente pubblicato dalla Casa Bianca, figurano fra l’altro domani un incontro bilaterale con la premier italiana Giorgio Meloni e un colloquio con Papa Francesco, che interverrà alla sessione di lavoro dedicata all’intelligenza artificiale.
A Washington, l’opposizione repubblicana, istigata dal candidato ‘in pectore’ alla Casa Bianca Donald Trump, ha lanciato un’offensiva giudiziaria contro l’Amministrazione democratica, mentre resta viva l’eco della sentenza di condanna del figlio del presidente, Hunter Biden, per l’acquisto e il possesso di una pistola nel 2018 senza dichiarare la dipendenza dalla droga.
Sul fronte economico, l’annuncio che la Federal Reserve intende abbassare una sola volta il costo del denaro di qui alla fine dell’anno, e non due come previsto, perché l’inflazione cala, ma più lentamente di quanto auspicato, ha suscitato qualche disappunto nell’Amministrazione Biden e anche fra imprenditori e finanzieri.
Usa 2024: Camera chiede inchiesta sul ministro della Giustizia Garland
La Camera, a maggioranza repubblicana, chiede che il ministro della Giustizia Merrick Garland sia messo in stato di accusa per oltraggio al Congresso. A Garland si rimprovera di non avere fornito ai deputati l’audio del colloquio di Joe Biden con il procuratore speciale Robert Hur.
La richiesta è stato approvata con 216 voti a favore e 207 contrari, lungo linee partitiche – un solo deputato repubblicano ha votato contro -. Il voto è sostanzialmente simbolico: è infatti improbabile che Garland venga perseguito dal Ministero della Giustizia che guida.
Il ministro s’è detto “profondamente deluso” dalla Camera che ha trasformato “una seria autorità” del Congresso in un’arma politica. L’iniziativa è stata dello speaker della Camera Mike Johnson ed è parte di un’escalation delle ostilità tra gli alleati di Trump nel Congresso e la Casa Bianca.
I repubblicani vogliono la registrazione di quanto detto da Biden al procuratore speciale che indagava sui documenti classificati trovati in case e uffici del presidente e risalenti all’epoca in cui lui era vice-presidente. A febbraio Hur ha chiuso il caso senza chiedere il rinvio a giudizio di Biden, ma scrivendo a sorpresa, nel suo rapporto, che il presidente gli era apparso “come un uomo anziano, con scarsa memoria”.
James Comer, repubblicano, presidente della Commissione di Sorveglianza della Camera, afferma: “Se Garland sceglie di sfidare il Congresso e di non fornire l’audio, deve affrontare le conseguenze delle sue azioni”. Il Dipartimento di Giustizia replica di avere fornito la trascrizione del colloquio, sia pure con degli omissis. I democratici in Campidoglio parlano di “un chiaro tentativo di trovare un capro espiatorio per l’imbarazzante fallimento dell’impeachment” contro Biden lanciato e subito abortito.
Usa 2024: Trump torna oggi al Congresso, è la prima volta dal 6 gennaio 2021
Donald sarà oggi al Congresso: è la prima volta dal 6 gennaio 2021, quando migliaia di facinorosi suoi sostenitori diedero l’assalto al Campidoglio; ed è la prima volta dopo la condanna inflittagli a New York a fine maggio.
La visita vuole mandare un segnale di unità fra i repubblicani. L’ex presidente incontrerà gli eletti della Camera e del Senato, separatamente.
La campagna di Trump, intanto, non rinuncia ai toni giustizialisti: “Tira fuori la ghigliottina!”, sta scritto di uno dei messaggi del magnate, in cui l’ex presidente afferma che i suoi rivali politici vogliono condannarlo a morte: “Lo sapete che lo farebbero se potessero…”, scrive l’ex presidente, senza alcun fondamento – i reati per cui è stato condannato prevedono la pena massima di 4 anni.
Un sondaggio per conto dell’Ap indica che una metà circa degli americani condivide la condanna dell’ex presidente, senza che però questo ne alteri l’immagine. Per il rilevamento. La condanna evidenzia vulnerabilità nella candidatura, ma fa anche emergere la solidità del sostegno di cui Trump gode.
Usa 2024: Biden provato da condanna figlio, ipotesi commutazione pena
Il presidente Biden è provato dalla condanna del figlio Hunter e la foto dell’abbraccio fra i due dopo la sentenza testimonia l’affetto e la vicinanza fra padre e figlio. La Casa Bianca non ha ieri escluso che il presidente possa commutare la pena di Hunter, che rischia fino a 25 anni di carcere, anche se, essendo incensurato, non dovrebbe subire la sentenza più severa.
La data dell’annuncio della pena non è stata ancora fissata. Il presidente ha già fatto sapere che non intende graziare il figlio, ma sulla commutazione della pena “non ho nulla”, ha detto la portavoce della Casa Bianca Karine Jean-Pierre, senza quindi smentire la possibilità.
Il New York Times, che cita fonti vicine a Biden, c’è molto fiducia nella capacità del figlio Hunter di mantenersi lontano dalle droghe e dall’alcol, ma c’è anche la consapevolezza che non c’è una via di uscita facile ai suoi problemi legali. Il presidente è più preoccupato che mai sul futuro di Hunter: si è mantenuto a distanza dal processo contro il figlio, ma ne ha seguito tutti gli sviluppi tenendosi in stretto contatto con la famiglia – la first lady Jill era sempre in aula -.
Nel corso degli anni e degli scandali in cui Hunter è stato coinvolto, Biden si è sempre rifiutato d’allontanare il figlio o di trattarlo come un peso per la sua carriera politica.
Su un altro fronte, alcune associazioni a tutela dei migranti fanno causa all’Amministrazione Biden per il decreto che prevede una stretta all’immigrazione al confine con il Messico. Nella causa i legali delle associazioni osservano che “il Congresso ha posto dei limiti al diritto di richiedere l’asilo, ma non ha mai autorizzato l’esecutivo a vietare categoricamente l’asilo sulla base di dove i non cittadini entrano nel Paese”.