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Usa 2024: – 107, sguardi su Biden, Trump parla con Zelensky

20
Luglio 2024
Di Giampiero Gramaglia

Gli sguardi dei democratici d’America sono tutti rivolti verso la casa al mare di Rehoboth Beach, nel Maryland, dove il presidente Joe Biden vive in isolamento causa Covid: se ne attende, o se ne spera, la fumata bianca sulla decisione del presidente di ritirarsi dalla corsa alla propria successione, mentre il tamtam degli inviti a farsi da parte si intensifica e indebolisce forse letalmente e definitivamente la sua candidatura.

Ma c’è chi non è affatto sicuro che ciò avverrà; e c’è chi pensa che bisognerà attendere il 24 luglio, giorno in cui il premier israeliano Benjamin Netanyahu è atteso a Washington alla Casa Bianca e poi in Congresso per un discorso.

Biden non vorrebbe dargli la soddisfazione di incontrarlo già ‘rottamato’, visto che i rapporti fra i due sono pessimi e che molti prestano a Netanyahu il disegno di protrarre la guerra fino alle presidenziali statunitensi per restare in sella e giocare poi sul ritorno alla Casa Bianca di Donald Trump, suo sodale.

Dopo la convention, Trump, ormai candidato repubblicano alla Casa Bianca, si comporta come se fosse già presidente: rebus sic stantibus, ha la strada spianata verso la vittoria a Usa 2024, dopo l’attentato fallito una settimana fa e l’apoteosi della kermesse di Milwaukee nel Wisconsin. Commentatori democratici, come Jess Bidgood sul New York Times, si consolano pensando che Trump è il peggior nemico di se stesso e che, alla fine, i suoi eccessi gli impediranno di vincere.

Usa 2024: telefonata Trump – Zelensky, “molto buona” e per la pace
Ieri, il magnate ha avuto una telefonata, da lui definita “molto buona”, con il presidente ucraino Volodymyr Zelensky: “Come prossimo presidente porterò la pace nel mondo e metterò fine alla guerra che è costata molte vite umane e che ha devastato molte famiglie innocenti”, ha poi scritto Trump su Truth. “Tutte e due le parti – Ucraina e Russia, ndr – … negozieranno un accordo che metterà fine alla violenza e spianerà la strada alla prosperità”.

Nella versione di Trump, Zelensky si è congratulato con lui per la convention e per la nomination e ha condannato “l’odioso tentato assassinio” del 13 luglio: “Ho apprezzato che il presidente Zelensky mi abbia cercato”. I rapporti fra i due, nel 2019-20, quando i loro mandati si erano intrecciati, erano stati burrascosi.

Dal canto suo, Zelensky su Telegam, dopo avere letto i post di Trump su Truth, ha confermato la condanna dell’attentato e le congratulazioni per la nomination e ha scritto: “Abbiamo concordato … d’incontrarci di persona per discutere quali passi possano rendere la pace equa e veramente duratura”, senza però indicare data e luogo dell’eventuale incontro.

Zelensky ha aggiunto: “Gli ho augurato forza e assoluta sicurezza per il futuro … Ho sottolineato l’importanza vitale del sostegno americano bipartisan e bicamerale per la difesa della libertà e dell’indipendenza del nostro Paese. L’Ucraina sarà sempre grata agli Stati Uniti per l’assistenza data per rafforzare la nostra capacità di resistere al terrore russo. Gli attacchi russi sulle nostre città e sui nostri villaggi continuano ogni giorno”.

Usa 2024: sempre più senatori e deputati ‘sfiduciano’ Biden, Pelosi vuole corsa aperta
Un’altra dozzina di legislatori democratici, fra cui due senatori, Sherrod Brown e Martin Heintìrich, hanno chiesto ieri al presidente Biden di farsi da parte nella corsa a Usa 2024 (non erano mai stati così numerosi in un solo giorno). In tutto, secondo i conti della Ap, sono 37.

Biden, però, tiene duro e la sua campagna annuncia che tornerà in pista la prossima settimana, dopo la pausa causa Covid, per contrastare l’ ‘oscura visione’ tracciata da Trump e dal suo vice JD Vance alla convention repubblicana.

Secondo media liberal Usa, il presidente, però, in privato darebbe segnali di cedimento, pur esprimendo critiche alle figure di spicco del suo partito, fra cui Barack Obama e Nancy Pelosi, che, secondo lui, nel 2016 aprirono le porte della Casa Bianca a Trump preferendogli Hillary Clinton come candidata democratica. “Hanno sbagliato allora e sbagliano ora”, commenta una fonte a lui vicina.

Molto attiva in questa fase, l’ex speaker della Camera Nancy Pelosi preferirebbe un processo aperto per scegliere chi prenderà il posto di Biden, nel caso in cui il presidente facesse un passo indietro. Lo riferisce Politico. Secondo Pelosi, questa sarebbe la strada migliore, perché così il partito eviterebbe critiche legate a una incoronazione ‘automatica’ di Kamala Harris – e sarebbe un modo per evitare di scegliere Harris -.

Usa 2024: attentato, indagini, spunta un drone, ma non il movente
L’attentatore di Donald Trump era riuscito a fare volare un drone sull’area del comizio poco prima che l’ex presidente iniziasse a parlare. Lo scrive il Wall Street Journal citando alcune fonti anonime, secondo le quali il drone volava su un percorso già programmato. Ciò significa che lo sparatore, Thomas Matthew Crooks, 20 anni, gli aveva già fatto sorvolare l’area in precedenza.

Continua, invece, a non emergere il movente del giovane, ucciso da un cecchino del Secret Service dopo avere sparato contro Trump, ferendolo a un orecchio, ma uccidendo una persona e ferendone gravemente altre due.