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Usa 2024: – 41, campagna “turbolenta”, Trump attacca Zelensky
Di Giampiero Gramaglia
Donald Trump è entrato «in una fase turbolenta» della sua campagna: lo scrive il New York Times, spiegando che l’ex presidente «agita teorie cospirazioniste, oscilla su questioni chiave, dipinge sempre di più un mondo spaventoso (e immaginario)», tutte cose che, in realtà, fa d’abitudine, mentre Kamala Harris «sta portando i sondaggi dalla sua parte, ma non ha ancora vinto».
A sostegno dell’analisi del NYT, un rilevamento dello stesso giornale e del Siena College indica che Trump è di nuovo in testa in Arizona e continua a essere davanti in Georgia e in North Carolina, tre dei sette Stati in bilico di Usa 2024. Cresce inoltre la percezione, condivisa anche dai due candidati, che la Pennsylvania sia lo Stato cruciale di questa campagna: «Se vinciamo in Pennsylvania, vinciamo tutto», dice Trump in un comizio, dove promette di tagliare le tasse e di dare una stretta all’immigrazione.
L’ex presidente dà giudizi molto negativi sul presidente ucraino Volodymyr Zelensky, che oggi parlerà all’Onu e con cui dovrebbe incontrarsi in settimana, dopo un suo passaggio alla Casa Bianca e colloqui separati con il presidente Joe Biden e la sua vice Harris.
Per Trump, Zelensky è il «più grande venditore della storia: ogni volta che viene qui se ne va via con 60 miliardi di dollari»; inoltre, ha il difetto di tifare Harris: «Vuole tanto che vinca lei». Quando lui era presidente, sostiene il magnate, gli altri leader lo chiamavano per chiedergli «se potevano o meno entrare in guerra».
Harris, che prepara un discorso sull’economia, intende andare in settimana, forse venerdì, al confine con il Messico. Immigrazione ed economia sono i punti deboli della candidata democratica, quelli su cui il rivale Trump l’attacca più pesantemente.
Usa 2024: l’uomo arrestato in Florida voleva davvero uccidere Trump
L’uomo sospettato di avere tentato di assassinare Donald Trump su un campo da golf in Florida, domenica 15 settembre, Ryan Routh, aveva lasciato a un amico una lunga nota scritta a mano in cui dichiarava l’intenzione di uccidere l’ex presidente e dava già per scontato il suo fallimento, offrendo 150 mila dollari a chiunque fosse in grado di portare a termine il lavoro.
L’esistenza dell’appunto, che risale a qualche tempo fa, è stata rivelata ieri dai magistrati inquirenti, poco prima che Routh, attualmente accusato solo del possesso di un’arma senza averne il diritto, poiché pregiudicato e con la matricola abrasa, comparisse in aula per un’udienza. Routh si sarebbe aggirato per un mese intorno al campo da golf di Trump, aspettando il momento propizio, e sarebbe stato intercettato dagli agenti del Secret Service prima di sparare, senza mai essersi trovato in linea di tiro con il suo bersaglio.
L’esistenza della nota conferma le stranezze di Routh ma cancella i dubbi sul fatto che l’episodio del 15 settembre fosse davvero un attentato alla vita dell’ex presidente.
Usa 2024: Nebraska, fallisce il tentativo di modificare la legge elettorale
Il tentativo di modificare la legge elettorale in Nebraska, assegnandone tutti i cinque Grandi Elettori a chi vince, invece di ripartirli su base proporzionale, come attualmente avviene — Nebraska e Maine fanno eccezione fra i 50 Stati dell’Unione — è fallito per l’opposizione isolata di un senatore statale repubblicano: il no di Mike McDonnell fa venire meno la maggioranza dei due terzi necessaria all’approvazione della modifica, che avrebbe avvantaggiato Trump e penalizzato Harris.
Infatti, con l’attuale sistema, Trump dovrebbe aggiudicarsi quattro Grandi Elettori del Nebraska e Harris uno, mentre la modifica li avrebbe dati tutti e cinque a Trump.