Cronache USA
La morte del Papa scuote l’Occidente. La reazione USA
Di Giampiero Gramaglia
E’ stato il vice-presidente degli Stati Uniti JD Vance l’ultimo leader politico ricevuto a Santa Marta da Papa Francesco, ieri, poco prima che il pontefice impartisse la benedizione ‘urbi ed orbi’ e scendesse fra i fedeli a Piazza San Pietro. Nella basilica, il Papa Francesco aveva salutato il premier della Croazia Andrej Plenkovic, in visita privata a Roma con la sua famiglia.
L’incontro con Vance, molto breve, Francesco l’aveva forse più subito che voluto: il giorno prima, richiamandosi al protocollo della Santa Sede, l’aveva delegato al segretario di Stato, il cardinal Pietro Parolin. Vance è un cattolico convertito, le cui posizioni, in particolare sui migranti, sull’ambiente, sulle guerre, non sono certo vicine a quelle sempre portate avanti da Papa Bergoglio.
E la presenza un po’ sopra le righe a Roma di Vance con famiglia, la moglie e due figli, esibiti nell’incontro, sabato, con il cardinal Parolin e durante le celebrazioni pasquali in San Pietro, deve averlo angustiato più che rallegrato.
Alla vigilia, i media statunitensi liberal avevano già collegato la visita a Roma del vice-presidente alla prospettiva, più o meno a breve scadenza, di un avvicendamento al vertice della Chiesa e alla ricerca di una maggiore influenza da parte dei cattolici fondamentalisti. Tra i cardinali e i vescovi degli Stati Uniti, elementi di dissenso con il pontefice erano emersi anche nella campagna elettorale per Usa 2024: i cattolici conservatori appoggiavano Trump, soprattutto in funzione anti-aborto, preferendolo al cattolico Joe Biden, prima, e a Kamala Harris, poi.
Vance, questa mattina, ha messo su X un post: “Ho appena appreso della morte di Papa Francesco. Il mio pensiero va ai milioni di cristiani in tutto il Mondo che lo hanno amato. Sono stato felice d’incontrarlo ieri, nonostante fosse molto malato. Lo ricorderò sempre per le sue omelie all’inizio del Covid, È stato veramente meraviglioso”.
In attesa di un messaggio del presidente Donald Trump, la Casa Bianca ha postato “Riposa in pace, Papa Francesco”, con due foto del pontefice: una con il presidente Trump, nel primo mandato, e una, recentissima, con il vice-presidente Vance.
Poi, il presidente ha postato sul suo social Truth il suo personale “Riposa in pace, Papa Francesco! Che Dio lo benedica e benedica tutti coloro che lo hanno amato”. Trump ha ordinato bandiere a mezz’asta in “segno di rispetto per la memoria” del pontefice: la decisione si applica – è precisato – a “tutti gli edifici e i terreni pubblici, a tutte le postazioni militari e stazioni navali, ad ambasciate, legazioni, uffici consolari e altre strutture all’estero degli Stati Uniti” ed è valida “fino al tramonto del giorno della sepoltura”.
Solleva però critiche sui social il fatto che Trump abbia annunciato le bandiere a mezz’asta parlando dal balcone della Casa Bianca con accanto, oltre alla moglie Melania, una persona vestita da coniglio (l’Easter Bunny, il coniglietto pasquale) che salutava per la tradizionale caccia alle uova dei bambini nel giardino della Casa Bianca. Il magnate ha definito Francesco un “brav’uomo” che “ha lavorato sodo”: “Amava il mondo”, ha detto il presidente, le cui politiche il pontefice scomparso aveva duramente criticato.
La portavoce della Casa Bianca Karoline Leavitt ha detto che “al momento” non è previsto che Trump partecipi ai funerali del Papa ma non lo ha escluso. Il presidente George W. Bush partecipò ai funerali di Giovanni Paolo II. Alle esequie di Benedetto XVI, gli Stati Uniti furono rappresentati dall’ambasciatore presso la Santa Sede. “Preghiamo per i milioni di cristiani in tutto il mondo che hanno amato e ammirato il Papa”, ha detto Leavitt ai giornalisti alla Casa Bianca.
I media Usa hanno dato la notizia con breaking news: “Papa Francesco morto a 88 anni – ha scritto Politico -. Non aveva paura di immischiarsi alla politica, battagliando pubblicamente col presidente Trump sull’immigrazione e rimproverando il vice-presidente Vance”. Sempre Politico parla così della “complessa eredità” di Papa Francesco: “Il suo è stato un papato drammatico, che ha creato frustrazioni nei conservatori come nei progressisti. Amato dai fedeli, lascia una Chiesa divisa”.
L’Ap ha scritto: “Papa Francesco, il primo pontefice dell’America latina, è morto a 88 anni. Fu vicino ai poveri nel suo ministero, con un messaggio di misericordia”. Per il New York Times, “Papa Francesco, dopo decenni di leadership conservatrici – Giovanni Paolo II e Benedetto XVI, ndr -, ha provato a correggere la rotta della Chiesa cattolica, dando più importanza all’inclusione e all’attenzione per gli ultimi sulla purezza dottrinale”.
Il Washington Post descrive Papa Francesco come “una figura di trasformazione”, la cui “apertura ed empatia hanno ridefinito il papato”. Il giornale prosegue: “Fin dai suoi primi momenti come primo papa non europeo dal 741, Francesco ha mostrato che non sarebbe stato un papa ordinario. Lo stile senza pretese e aperto del gesuita argentino ha cambiato il modo in cui si guarda globalmente al cattolicesimo e che cosa significhi essere una persona religiosa nel XXI Secolo”.
Invece, il Daily News, organo del think tank conservatore Heritage Foundation, esce senza dare notizia della morte di Papa Francesco, prima di darla con una tardiva ‘breaking news’ cinque ore dopo l’annuncio ufficiale. Un segnale della distanza dei fondamentalisti statunitensi dalla figura e dall’insegnamento del Papa scomparso.
