Trasporti

Lufthansa prova a entrare in Ita Airways, dettagli e reazioni dei player

22
Gennaio 2023
Di Simone Zivillica

La newco della nostra bandiera tricolore che ha preso il testimone di Alitalia, Ita Airways potrebbe diventare tedesca, almeno in parte. È arrivata al Mef nella serata di mercoledì, infatti, la proposta di Lufthansa, compagnia di bandiera della Germania, che sarebbe intenzionata al rilevamento di una quota di minoranza di Ita. Seppur il gruppo teutonico non abbia comunicato numeri ufficiali, le voci parlano di un’offerta di 300 milioni utili a un aumento di capitale per una quota di gestione della compagnia italiana fino al 40%. Questo per la prima fase della trattativa, che dovrà poi concludersi in un secondo tempo con la rilevazione della quota rimanente.

Il Mef, in una nota, ha dichiarato che entro il termine stabilito delle ore 18:00 del 18 gennaio non sono arrivate altre proposte oltre quella di Lufthansa. Si riserva, quindi, di valutare nei dettagli la proposta d’acquisto della quota di minoranza da Ita, valutando se risponda a tutti i requisiti previsti dal dpcm del 21 dicembre. Tra questi, la richiesta che un eventuale proposta tenga conto del patrimonio netto di Ita, ma anche garantire lo sviluppo di un network internazionale, nell’ottica che l’Italia possa essere raggiunta direttamente e non grazie a scali intermedi. Chiara la richiesta occupazionale così come quella sulla tutela degli gli hub nazionali centrali come Fiumicino, Malpensa e Linate.

Anche grazie a queste richieste, il mondo sindacale interessato dalle operazioni in Ita prende atto di questa fase preliminare che sostanzialmente viene giudicata come una notizia positiva per le sorti del gruppo, pur chiedendo di essere inseriti quanto prima nel processo decisionale. Per la Uiltrasporti la notizia della proposta di Lufthansa è “un fatto potenzialmente positivo, ma ora è necessario definire in fretta gli accordi”, mentre la Filt Cgil chiede di essere convocata a breve del governo perché è “importante aver individuato il partner industriale, ma ora non si perda ulteriore tempo”. Se per la Federazione Nazionale del Trasporto Aereo (Fnta), l’offerta di Lufthansa “garantisce consolidamento e sviluppo di Ita Airways”, per la Fit-Cisl è importante “il governo ci convochi per illustrare gli obiettivi del piano industriale e i conseguenti possibili effetti commerciali e sociali dell’operazione”.

Anche in Germania, la proposta di Lufthansa fa sorgere qualche riserva, e sono già arrivati alcuni avvertimenti in merito. Sulla stampa tedesca, il quotidiano Handelsblatt afferma che “la preoccupazione maggiore è la già elevata complessità dell’azienda dell’airone, che aumenterebbe ulteriormente con l’acquisizione” del successore di Alitalia”. Anche le sigle sindacali tedesche interessate dall’operazione esprimono i loro scetticismi: «la responsabilità sotto forma di riduzione dei costi se l’acquisizione di Ita Airways non causerà altro che spese esorbitanti per i prossimi anni», ha affermato Daniel Kassa Mbuambi, presidente dell’Organizzazione indipendente degli assistenti di volo (Ufo). Per gli addetti ai lavori l’operazione di ingresso da parte di Lufthansa in Ita Airways presenta molti rischi ma anche opportunità. Gerald Wissel di Airborne Consulting ha, infatti, affermato che «la varietà di marchi di Lufthansa è un problema». L’esperto ha anche avvisato che il gruppo non deve ripetere gli errori del passato in questa nuova operazione, come la promessa che l’aeroporto di Roma-Fiumicino manterrà tutte le rotte a lungo raggio come polo. «È andata così con Austrian Airlines e Brussels Airlines, e si sono registrate perdite per anni», ha ricordato Wissel. Tuttavia, «se fosse possibile evitare tali impegni, l’acquisizione di Ita Airways da parte di Lufhansa potrebbe essere un successo» ha aggiunto. Con quest’operazione «l’azienda tedesca ha la possibilità di costruire un marchio con un’identità europea: i singoli marchi delle compagnie aeree dovrebbero essere gradualmente eliminati e fusi in questa identità europea» ha poi concluso.

Dal punto di vista dei dati oggettivi, la proposta di Lufthansa ha i presupposti di una partnership solida. Con l’ingresso in Ita Airways, infatti, Lufthansa amplierebbe ulteriormente il suo raggio d’azione che comprende già le compagnie aeree Swiss, Austrian Airlines, Brussels Airlines, Air Dolomiti e Eurowings. Il gruppo tedesco, con i suoi oltre 107 mila dipendenti e circa 360 aerei in flotta Lufthansa, è un colosso del settore che nel 2021 ha registrato un fatturato di oltre 16,8 miliardi di euro e che nei primi 9 mesi del 2022 ha già registrato ricavi pari a 23,9 miliardi di euro. Il gruppo guidato dal Ceo Carsten Spohr nei primi 9 mesi ha registrato un utile netto pari a 484 milioni di euro. Proprio il gruppo tedesco, in merito all’operazione lanciata poco più di 24 ore fa, ha dichiarato che “l’Italia rappresenta il mercato più importante al di fuori dei confini domestici e degli Stati Uniti”, aggiungendo che la volontà di integrare Ita Airways all’interno delle compagnie del gruppo “risiede nel forte interscambio del Paese a livello globale, tramite viaggi d’affari e privati, nella sua forte economia orientata all’esportazione e nel suo essere uno dei luoghi turisticamente più attrattivi in Europa”.