Trasporti
L’industria automobilistica verso l’aeronautica sostenibile
Di Filippo Fanuele
Il settore dei trasporti è sicuramente uno dei campi che sta registrando il maggiore cambiamento come conseguenza degli avanzamenti tecnologici e della transizione ecologica. I giganti delle autovetture stanno guidando la svolta green, dando priorità alla linea dei prodotti ibridi e full-electric, e puntando a ridurre le emissioni di produzione, ma anche guardando avanti verso il futuro degli spostamenti con investimenti ambiziosi in un campo ancora poco conosciuto. Molti marchi infatti hanno concentrato il loro interesse sull’aeronautica, in particolare sullo sviluppo dei cosiddetti eVTOLs.
Gli eVTOLs, acronimo di “Electrical Vertical Take-off and Landing,” sono appunto veicoli aerei elettrici a decollo ed atterraggio verticale. Questi aeromobili, che utilizzano un sistema di propulsione elettrica, non necessitano lunghe piste di atterraggio (impiegando un meccanismo simile a quello degli elicotteri), sono inoltre molto più ecologici di qualunque alternativa di volo e sono progettati per la guida senza pilota. I grandi car maker vedono nel progetto eVTOL il futuro delle tratte di media distanza, con la nascita di veri e propri sistemi di aero-taxi. Ad oggi nessuno di questi veicoli è disponibile al mercato, tuttavia molte aziende sperano di poter mettere il servizio a disposizione in un futuro molto prossimo.
Fra le varie partnership avviate in questi anni, una delle più promettenti è sicuramente quella fra Toyota e Joby Aviation. Da quando è stata annunciata la collaborazione per la prima volta nel gennaio del 2020, Toyota ha investito quasi 400 milioni di dollari (circa 368 milioni di euro) nell’azienda di aviazione californiana. L’obiettivo della partnership, secondo quanto riportato dall’amministratore delegato del car maker giapponese Keiji Yamamoto, è la produzione in massa degli eVTOLs, affinché diventino un punto di riferimento dei trasporti in tutte le metropoli. Toyota, oltre ad essere lo shareholder principale della società di aeronautica, permette anche a Joby di utilizzare le proprie industrie e i propri ingegneri per costruire le componenti degli aerotaxi, un importantissimo valore aggiunto.
Toyota non è l’unica società ad aver intrapreso una collaborazione simile e il principale concorrente di Joby in termini di capitale e tecnologie nel campo degli eVTOLs è la società di Santa Clara (California) Archer Aviation, finanziata da Stellantis. L’investimento nell’azienda di velivoli da parte di Stellantis per adesso è di 150 milioni di dollari (sui 138 milioni in euro), sperando di poter cominciare a produrre l’eVTOL Midnight entro il 2024 e di poter offrire il servizio a un primo mercato ristretto entro il 2025. Midnight possiede un’autonomia di 100 chilometri, dunque non sono previste tratte di lunghe distanze, e una capacità di carico di circa quattro o cinque passeggeri.
Sicuramente una delle priorità delle compagnie nel lancio su vasta scala del progetto aerotaxi è l’accessibilità economica del servizio a un target sufficientemente grande. L’eVTOL infatti non è inteso, se non in una primissima fase, ad essere un prodotto di super lusso, ma un mezzo di trasporto fruibile per gran parte dei consumatori. Honda, per esempio, ha già sviluppato un mockup di un’applicazione di ride sharing che crea un ecosistema interconnesso fra macchina ed eVTOL che permette di percorrere tragitti di brevi o medie distanze in tempi e costi ridotti. Honda immagina stazioni di decollo e atterraggio appena fuori dai centri delle città e dall’app sarà possibile prenotare in anticipo un posto su uno dei velivoli.
Il progetto aerotaxi è la scommessa principale per il futuro dei produttori di macchine. Oltre ai nomi già citati, anche Hyundai, Aston-Martin, Rolls Royce e Audi hanno avviato partnership nel campo degli eVTOLs, sempre nel tentativo di portare questo servizio su larga scala. Per quanto ci sia ancora molto terreno da ricoprire per avvicinare i velivoli all’uso comune, la quantità di capitale investito dimostra una vera intenzione di realizzazione.