The Watcher Post dedica le pulci al Ministro delle infrastrutture e dei Trasporti, Paola De Micheli, in audizione presso la Commissione istruzione del Senato in merito alle problematiche del trasporto pubblico per la mobilità degli studenti alla luce della pandemia da Covid19.
La Ministra apre l’audizione: “Nell’ultimo mese, si è assistito, anche in Italia dopo alcuni mesi di rallentamento, ad una consistente crescita della curva epidemiologica che, come rappresentato dal Presidente del Consiglio dei ministri nelle comunicazioni di ieri alle Camere, impone di adottare, in attuazione del principio della massima precauzione che ha ispirato tutte le scelte del Governo in materia, nuove e più stringenti misure di prevenzione e contenimento del virus”.
La De Micheli chiarisce che il trasporto pubblico sotto lockdown è stato organizzato seguendo la domanda di trasporto per le attività che erano rimaste aperte, inoltre ha specificato: “Tale domanda si è attestata intorno al 10% dei livelli ordinari pre Covid. A partire dal 4 maggio, il numero dei passeggeri trasportati dal trasporto pubblico locale è salito dapprima al 17%, rispetto ai livelli pre Covid, per arrivare tra il 30% e il 40% a partire del 18 maggio in concomitanza della riapertura delle diverse attività commerciali”.
La Ministra delle infrastrutture ha spostato l’attenzione sul focus dell’audizione: “In base ai dati Istat, richiamati nel verbale del Comitato tecnico scientifico del 26 agosto 2020, tra gli utenti dei mezzi di trasporto pubblico, gli studenti rappresentano una percentuale che oscilla tra il 13,7% e il 24,7%, di cui oltre la metà impiega meno di 30 minuti per compiere il tragitto casa-scuola. Detta percentuale non tiene conto degli studenti che fruiscono del trasporto scolastico dedicato, che sono gli scuolabus. Sono 121 i veicoli per il trasporto scolastico dedicato immatricolati tra il 1° giugno e il 18 giugno 2020, ovvero i veicoli aggiuntivi per il servizio scuolabus finanziati con i 150 milioni di euro appostati dal Governo”.
Per quanto riguarda la modalità con cui è stata affrontata la problematica del trasporto relativo agli studenti la De Micheli ha dichiarato che: “Nel mese di ottobre, dopo i primi 15 giorni di riapertura delle scuole, ho incontrato un più occasioni sia le associazioni che rappresentano le aziende del trasporto pubblico locale, sia i rappresentanti della Conferenza delle Regioni, dell’Anci e dell’Upi per verificare gli esiti del primo monitoraggio sull’attuazione delle misure di contenimento indicare nelle linee guida e l’individuazione delle modalità attraverso cui assicurarne il pieno rispetto. Nel corso di quegli incontri è stata evidenziata la volontà del governo di costituire tavoli operativi permanenti finalizzati alla risoluzione delle situazioni di maggiore criticità che nei primi 10 giorni di avvio dell’anno scolastico non si sono registrate anche in ragione del carattere provvisorio degli orari di ingresso e di uscita degli studenti. A causa delle situazioni di criticità verificatisi in alcuni centri urbani a seguito dell’adozione dell’orario scolastico definitivo –aggiunge la Ministra – il ministero è intervenuto per evidenziare l’urgente necessità da parte delle aziende e delle Regioni di garantire il rispetto delle misure di contenimento, il rafforzamento di tutti i controlli, il costante monitoraggio della domanda anche collegata agli orari di apertura dei luoghi di lavoro e delle scuole e il conseguente incremento in caso di necessità del numero di corse laddove possibile utilizzando le risorse stanziate dal governo”.
Sulla questione regionale la Ministra ha evidenziato che: “Le Regioni mi hanno confermato di aver rafforzato le tratte con maggiore domanda utilizzando 120 dei 300 milioni di euro che hanno consentito, i dati sono aggiornati a domenica scorsa, 2000 mezzi di trasporto privati aggiuntivi potenziando i controlli da parte del personale sulle banchine e nelle aree di sosta dei mezzi e garantendo l’intervento a seguito di segnalazioni di criticità. Le iniziative delle regioni e degli locali sono risultate naturalmente più efficienti in quelle aree caratterizzate prima del Covid da un sistema di trasporto pubblico efficiente e moderno”.
Le domande poste alla Ministra e le relative risposte:
Prende la parola il Presidente della Commissione Istruzione del Senato Nencini (IV): “I treni regionali non hanno subito nessuna modifica, anche se la competenza è regionale, di fronte ad una situazione del genere sapendo che uno dei focolai prende vita in sede del trasporto pubblico, mi domando perché un’azione del genere non sia stata messa in campo? C’è stata disponibilità da parte di Italo a sostegno dei trasporti, anche solo per alleggerire il flusso o no?”. La De Micheli risponde alle domande dichiarando che: “Non risulta agli atti nessuno studio scientifico né italiano, né europeo, né internazionale, e nemmeno nessuna dichiarazione del presidente Conte che individui nel trasporto il focolaio che ha diffuso l’epidemia. Risulta una giusta, comprensibile preoccupazione di persone che prendono i mezzi pubblici e di famiglie che hanno figli che prendono i mezzi pubblici rispetto alla decisione presa in Conferenza unificata il 31 agosto di ridurre il distanziamento per garantire sul trasporto pubblico locale l’80% (previsione che nasce da una richiesta delle Regioni Liguria, Lombardia, Friuli-Venezia Giulia e Piemonte di andare al 100% del riempimento, ovvero di avere il Tpl riempito come prima del Covid). Per quanto riguarda Italo, non possiamo usare i loro mezzi perché non c’è disponibilità degli slot di arrivo nelle stazioni che sono già sature”.
Il senatore Pittoni (LN) pone una domanda breve e concisa: “Quando è stata coinvolta dalla Ministra dell’Istruzione Azzolina sulle problematiche relative ai trasporti?”. La Ministra delle Infrastrutture specifica: “Una questione sulla quale bisogna sgombrare il campo da dubbi è che non sia esistita da parte della ministra Azzolina o da parte della ministra che sta parlando la disponibilità a lavorare insieme. Noi lavoriamo sulla riapertura delle scuole da giugno. E abbiamo chiesto ai nostri interlocutori regionali di attivare e partecipare attivamente ai tavoli istituiti per la riapertura delle scuole in tutte le regioni. Insieme abbiamo immaginato che la capacità del trasporto delle regioni dovesse essere in grado di aiutare la riapertura delle scuole e non di danneggiarla, cosa che è accaduta nei primi 14 giorni di attività scolastica, perché c’è stata una modulazione soprattutto legata agli orari provvisori degli accesi e delle uscite. Purtroppo questa situazione è venuta meno più o meno agli inizi di ottobre, non ho una data precisa perché in ogni regione ci sono state situazioni differenziate”.
Sulla questione regionale si sofferma la senatrice Vanin (M5S) chiedendo: “Dato che i treni non si possono aumentare, non si poteva pensare ad aggiungere dei vagoni in più?”. La De Micheli spiega: “Non c’è la possibilità di implementare i vagoni e questo impedimento riguarda dei limiti tecnici, le strutture possono trainare un determinato peso e lo stesso discorso vale per le metropolitane. E’ certamente possibile incrementare il numero di corse nel trasporto pubblico locale in ordine urbano, attraverso l’impiego di ulteriori autobus. Tuttavia l’incremento lungi dall’essere illimitato, è condizionato dalla necessità di reperire i mezzi di trasporto idonei alla circolazione nei centri urbani e compatibili con le caratteristiche della viabilità cittadina”.
La senatrice Saponara (LN) domanda: “Rimprovero una tardiva programmazione, si poteva prevedere un aumento dei trasporti. Non si è pensato subito ad una collaborazione tra pubblico e privato?”. La Ministra risponde: “Sia nel decreto rilancio che nel Dl Agosto abbiamo risposto all’esigenza delle amministrazioni locali di utilizzare Taxi e NCC per servizi specifici sia scolastici che sanitari. Abbiamo anche chiesto l’implementazione con bus turistici per determinati servizi. Le regioni devono usare questo tempo per poter utilizzare tutte le risorse messe a disposizione dallo Stato per potenziare tutti i sistemi di trasporto. Inoltre ritengo che questo tempo debba essere utilizzato per accordi territoriali e per poter prevedere alla riapertura la possibilità di differenziazione oraria, perché la sola definizione del riempimento non sarà sufficiente”.
Interviene la senatrice Montevecchi (M5S): “Ci può dire quali sono i dati degli altri Paesi in cui il carico del trasporto pubblico è rimasto al 100% all’interno dei mezzi?”. La risposta della De Micheli: “Siamo l’unico Paese che ha adottato una misura di limitazione sul trasporto pubblico locale”.