Dopo gli esperimenti di Ann Arbor, Chicago e Detroit che nei mesi scorsi hanno fornito buone indicazioni, adesso Maven intende espandere il proprio progetto. Ma cos’è Maven? È un app necessaria a gestire il sistema di car sharing che sta sperimentando General Motors in America. Il sistema permette ai possessori di vetture dei marchi Chevrolet, Buick, GMC e Cadillac, costruite dal 2015 in poi, di mettere a disposizione il proprio veicolo quando non è in uso.
Gli obiettivi del progetto di espansione del marchio sono due. Una maggiore diffusione sul territorio che porterà Maven anche a Baltimora, Boston, Washington, DC, Jersey City, Los Angeles e San Francisco entro la fine del 2018 e poi aprire un nuovo servizio di noleggio auto peer-to-peer per dare la possibilità ai proprietari di noleggiare auto di altri marchi. Al momento, infatti, il servizio conta 170.000 membri e utilizza l'opzione di car sharing peer-to-peer per diversificare la sua offerta e ampliare la sua portata sul mercato.
Come funzione tecnicamente? Grazie alla tecnologia OnStar tutto il processo viene automatizzato: l'app permette infatti di aprire le serrature del veicolo, avviare il motore e controllare il tempo di utilizzo; inoltre, è prevista una polizza assicurativa specifica. Non solo. Il sistema fornisce anche suggerimenti sulle tariffe, sulle quali l'utente guadagna il 60%: secondo le simulazioni proposte ai clienti una Chevrolet Camaro può far guadagnare al proprietario fino a 1.607 dollari al mese, pari a circa 1.375 euro al cambio attuale. Un classico pick-up medio come il GMC Sierra può invece arrivare a 1.035 dollari al mese, pari a 885 euro. In entrambi i casi GM ha immaginato un tempo di noleggio di circa sette giorni nell'arco di un mese.
E. G.