Trasporti

Autotrasporti, tra incentivi e sostenibilità, i nodi del governo

13
Aprile 2022
Di Alessandro Caruso

Il settore del trasporto passeggeri è stato uno dei più colpiti dalla pandemia. Secondo le stime del TRASPOL, il Laboratorio per le Politiche dei Trasporti del Politecnico di Milano, il solo segmento bus in Italia ha registrato perdite per almeno 1,9 miliardi di euro (oltre il 75% del fatturato complessivo) nel 2020 e circa 1,2 miliardi di euro nei soli primi otto mesi del 2021. Come se non bastasse la crisi energetica a seguito della guerra in Ucraina, con conseguente esponenziale aumento del prezzo della benzina e del gasolio, ha ulteriormente aggravato la situazione. Per contrastarne gli effetti, il governo ha recentemente approvato il cd. Dl Tagliaprezzi con cui sono state disposte misure per la riduzione delle aliquote di accisa sui carburanti (pari a 0,25 centesimi alla pompa) e di sostegno per il settore dell’autotrasporto merci.

LE STRATEGIE DEL GOVERNO E LE CRITICITÀ
La riduzione dell’aliquota di accisa sul gasolio varata dal governo con il decreto Tagliaprezzi (di 0,25 euro/l) ha comportato un beneficio di meno di 0,036 euro per litro per i veicoli di classe ambientale Euro V e VI, che già fruivano dell’accisa ridotta prevista per il gasolio commerciale (di 0,21 euro/l). Tradotto: le imprese del settore hanno visto così equiparare un beneficio che prima era riconosciuto solo per i veicoli meno inquinanti. Il problema è che tale norma ha di fatto lasciato decadere una sostanziale premialità per e aziende che si stavano impegnando a contribuire concretamente alla riduzione delle emissioni e alla diffusione di modalità di trasporto più sostenibili.

Inoltre, il DL Tagliaprezzi ha previsto l’istituzione, nello stato di previsione del ministero delle infrastrutture e della mobilità sostenibile di uno specifico fondo con una dotazione di risorse di 500 milioni di euro per l’anno 2022 da destinare al sostegno del settore dell’autotrasporto merci, non quello di persone. Si tratta di una norma con la chiara finalità di dare ristoro a un segmento, quello dell’autotrasporto merci, che pure ha sofferto molto durante la pandemia. Tuttavia il decreto in questo caso ha conservato un “occhio di riguardo” per le flotte con mezzi meno inquinanti, un aspetto che per l’autotrasporto di persone, invece, è stato ritenuto per lo meno “trascurabile”.

INCENTIVI PER INNOVAZIONE E SOSTENIBILITÀ
Il ministero per lo Sviluppo economico ha previsto un piano di incentivi per 300 milioni di euro del Pnrr per lo sviluppo in Italia di una filiera industriale autonoma nel settore degli autobus, rafforzando la competitività delle imprese nella produzione di veicoli elettrici e promuovendo investimenti in ricerca e sviluppo di componentistica tecnologicamente innovativa da impiegare nella costruzione e assemblaggio di mezzi di trasporto su gomma moderni, sicuri e ecologicamente sostenibili. Lo stabilisce il decreto del Mise, che, a partire dalle ore 12 del 26 aprile, apre i termini per la presentazione delle domande di agevolazione previste per il settore nell’ambito dei nuovi contratti di sviluppo che supportino le filiere industriali strategiche del paese. Le agevolazioni, ricorda il dicastero, verranno concesse alle imprese che presenteranno programmi d’investimento finalizzati a realizzare prodotti innovativi e altamente tecnologici. Dai sensori ai sistemi digitali, anche integrati nei singoli componenti del veicolo, per il monitoraggio continuo e la manutenzione predittiva, la guida assistita, la gestione delle flotte, la sicurezza dei trasporti e il dialogo bus-terra, nonché lo sviluppo, la standardizzazione e l’industrializzazione di sistemi di ricarica finalizzati alla produzione e diffusione di autobus elettrici. I progetti dovranno inoltre rafforzare lo sviluppo dell’intera filiera produttiva di autobus, comprendendo anche quelle imprese, di piccole e medie e dimensioni, che pur non facendo parte direttamente del programma d’investimento agevolato concorreranno alla sua realizzazione. Si rende così operativo l’intervento previsto nel Pnrr a sostegno della trasformazione verde e digitale dell’industria degli autobus, secondo quanto previsto dal decreto del Mims del 29 novembre 2021. Lo sportello online per la presentazione delle domande verrà gestito da Invitalia per conto del ministero dello Sviluppo economico.

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