Trasporti

Automotive, cresce il noleggio. I motivi e l’analisi

21
Giugno 2023
Di Alessandro Caruso

Gli italiani danno fiducia all’autonoleggio. E’ un dato, forse innescato anche dalla la fase di incertezza economica che frena gli acquisti di nuove vetture. Oggi infatti un’immatricolazione su tre è a noleggio. A certificarlo è il 22esimo rapporto dell’Associazione nazionale industria dell’autonoleggio, della sharing mobility e dell’automotive digital (Aniasa) realizzato in collaborazione con Bain & Company e presentato ieri a Roma alla presenza del sottosegretario al ministero delle Imprese e del made in Italy Massimo Bitonci.

I NUMERI DELL’ELETTRICO
Nei primi cinque mesi dell’anno la quota di vetture elettriche immatricolate complessivamente in Italia è rimasta al 3,7%, tuttavia ben il 32% è stato immatricolato dalle aziende di noleggio. Ne consegue che il settore dell’autonoleggio si sta rivelando un driver strategico per la transizione ecologica. Crescono, inoltre, le immatricolazioni delle auto ibride, che hanno toccato quota 35% (di cui il 56% immatricolato dal noleggio).

IL NOLEGGIO
Continuano a crescere dunque i numeri relativi all’autonoleggio, in particolare quello a lungo termine, a partire dalla quota di noleggio ai privati che aumenta costantemente a scapito dell’acquisto, in calo da alcuni anni. Il noleggio sta colmando questo vuoto, grazie a costi certi e alla possibilità di spalmare su più anni il rischio di un prodotto tecnologico innovativo e oneroso. Nei primi cinque mesi dell’anno, con un mercato dell’auto in ripresa rispetto al 2022 (+26%), il noleggio veicoli ha registrato una decisa crescita (+63%), che ha trainato l’intero comparto automotive, raggiungendo per la prima volta in modo stabile quota 33% dell’immatricolato nazionale. Uno sviluppo che vede in prima fila le alimentazioni a basso/zero impatto allo scarico. Le aziende del comparto hanno immatricolato il 30% delle auto elettriche e il 54% delle ibride plug-in. Una flotta di oltre 1,2 milioni di veicoli, oggi composta da veicoli tutti euro 6, oltre ad ibridi ed elettrici, che può contare su emissioni decisamente ridotte rispetto al circolante: -80% di CO (monossido di carbonio), -98% di HC (idrocarburi), -98% di NOX (ossidi di azoto), -92%di PM (particolato).

«Lo studio evidenzia una volta di più la centralità dell’auto nella mobilità degli italiani – ha commentato il Presidente Aniasa Alberto Viano – sempre più inclini all’uso rispetto alla proprietà, e il ruolo strategico che l’autonoleggio può giocare nella transizione ecologica del nostro parco circolante. Sono dati che rendono ancora più evidente l’opportunità di utilizzare, con interventi mirati, la leva fiscale, ad esempio prevedendo l’IVA al 10% per i servizi di car sharing (come per i servizi di trasporto pubblico) e di noleggio a breve termine per turisti stranieri (come già avviene per alberghi e ristoranti) e maggiore detraibilità e deducibilità per le vetture aziendali elettriche».

«In questo contesto, i cambiamenti a cui sta andando incontro la filiera automotive rendono l’aspetto dimensionale delle aziende un fattore critico – ha aggiunto Gianluca Di Loreto, partner di Bain & company -. Questo trend è già visibile oggi in Europa e nei prossimi anni assisteremo a una crescita significativa dei Costruttori dell’Est Europa e dell’Asia, in grado di produrre auto a costi più competitivi, soprattutto per i segmenti piccoli e delle urban car. Qual è la strada per la filiera italiana perché possa rimanere nell’arena competitiva europea? Investire sulle nuove tecnologie, anche ricorrendo ad operazioni di M&A».

Riprese, montaggio e gallery fotografica a cura di Simone Zivillica

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