È in corso l'incontro tra i commissari di Alitalia e una delegazione di Lufthansa. Il colosso tedesco ha recentemente rilanciato l’offerta vincolante presentata lo scorso 16 ottobre per l'acquisizione della compagnia italiana.
Secondo indiscrezioni di stampa, infatti, la compagnia tedesca sarebbe pronta a mettere in campo 250 milioni di euro di investimenti che potrebbero essere raddoppiati, l'acquisizione di piloti e personale di bordo, 90-100 aeromobili dei 123 attualmente in servizio, la conservazione del marchio e parte della manutenzione. Sul versante occupazionale, il piano presentato dal ceo Carsten Spohr ai commissari straordinari di Alitalia conterebbe tagli occupazionali per 2000 unità sugli attuali 8000. L'aeroporto di Roma-Fiumicino diventerebbe il quinto hub di Lufthansa, mentre i due aeroporti milanesi di Linate e Malpensa sono destinati ad essere un hub per Eurowings. Lufthansa non sarebbe invece interessata al personale di terra, con 3.100 dipendenti.
Oltre ai tedeschi sono interessati all'ex compagnia di Stato italiana Easyjet, Delta e forse Etihad, che fino a maggio era proprietaria di minoranza con il 49%, ma soprattutto il fondo d'investimento statunitense Cerberus. Ryanair, invece, ha abbandonato la partita. Il governo da parte sua temporeggia in vista della campagna elettorale. La perdita di posti di lavoro non renderebbe di certo contenti i dipendenti e i sindacati. Il governo del premier italiano Paolo Gentiloni ha esteso la fine del processo di offerta dal novembre 2017 fino alla fine di aprile 2018. Il prestito a ponte approvato a maggio, pari a 600 milioni di euro, sara' esteso fino alla fine di settembre 2018 e sara' aumentato di 300 milioni di euro. Il lavoro dei commissari e' lodato all'unanimita'. Nessuno in Italia ha fretta.