Esteri

Lo scoglio politico di Orban e la rielezione di Metsola

16
Luglio 2024
Di Ilaria Donatio

Il ruolo che il premier ungherese Viktor Orban ha svolto nelle ultime settimane, in assoluta autonomia e senza un mandato europeo, scegliendo di incontrare il presidente russo Vladimir Putin, il leader cinese Xi Jinping e anche il candidato repubblicano alla Casa Bianca, Donald Trump, a ridosso del vertice della Nato, è ormai diventato uno scoglio politico che rischia di paralizzare il “semestre” europeo

E  come risposta al comportamento del premier ungherese, i commissari europei non si recheranno alle riunioni informali del Consiglio Ue che si svolgeranno nei prossimi mesi in Ungheria. 

Il “boicottaggio” dei commissari europei
La decisione, del tutto irrituale, è stata comunicata da Eric Mamer, portavoce della presidente della Commissione europea, Ursula von der Leyen, come forma di protesta contro il governo di Budapest, che esercita dal primo luglio la presidenza semestrale di turno del Consiglio Ue.

“Alla luce dei recenti sviluppi che segnano l’inizio della presidenza ungherese, la presidente ha deciso che la Commissione europea sarà rappresentata solo a livello di alti funzionari durante le riunioni informali del Consiglio Ue”, ha annunciato Mamer sul suo account X (ex Twitter). 

Nel pomeriggio, il commissario Ue all’Economia, Paolo Gentiloni, rispondendo a una giornalista che chiedeva se si sarebbe recato alla riunione informale dell’Ecofin in Ungheria a metà settembre, aveva risposto: “Vedremo”.

Boicottaggio” della Commissione europea verso i Consigli informali in Ungheria – l’esecutivo Ue non usa però questo termine – che non si applicherà al vertice informale dei leader a Budapest. La presidente Ursula von der Leyen andrà dunque al vertice: “La cooperazione resterà invece al livello dei Commissari per i consigli formali, dove le decisioni vengono prese”, ha detto un portavoce della Commissione. “Abbiamo preso questa decisione per mandare un messaggio simbolico per i viaggi non coordinati di Viktor Orban, che ha ferito l’indispensabile unità dell’Ue”, ha sottolineato.

Roberta Metsola è stata rieletta presidente Pe
Intanto, la popolare maltese Roberta Metsola è stata rieletta oggi alla presidenza del Parlamento europeo. La votazione a scrutinio segreto è avvenuta a Strasburgo con 562 voti a favore, su un totale di 699 votanti. 

Metsola, 45 anni, è stata eletta grazie ai suffragi dei popolari, dei socialisti e dei liberali, ma ha attirato intorno alla sua persona anche voti provenienti dai verdi, dai conservatori e dalla sinistra radicale.

Voglio creare un ponte tra quanto le persone si aspettano dall’Unione europea e quanto noi possiamo offrire loro”, ha detto in aula Metsola, chiedendo il voto dei 720 deputati. “Vorrò rafforzare il ruolo legislativo del Parlamento, in particolare affrontando i perduranti squilibri istituzionali”. Il riferimento è al fatto che l’assemblea parlamentare continua a non avere diritto d’iniziativa, a differenza di qualsiasi parlamento nazionale.

Roberta Metsola rimarrà alla guida del Parlamento europeo per due anni e mezzo. Un accordo politico prevede che nella seconda metà della legislatura la carica vada a un esponente socialista (così come è già avvenuto in passato). 

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