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Il sorpasso della Cina: le auto elettriche domineranno il mercato nel 2025
Di Jacopo Bernardini
Nel 2025, in Cina, le vendite di auto elettriche supereranno quelle dei veicoli a motore termico. È la prima volta nella storia. Un punto di svolta non solo per il mercato automobilistico del Paese asiatico, ma per l’intero settore globale.
Ci sono già stati altri Paesi che hanno fatto registrare importanti percentuali di vendite di veicoli elettrici. La Norvegia, per esempio, è arrivata al 94% sul totale delle vendite di veicoli. Ma si tratta di un Paese piccolo, con una popolazione ridotta. La Cina, invece, rappresenta una sfida di scala completamente diversa, un Paese che nel 2025 rappresenterà il 65% delle vendite mondiali di veicoli elettrici.
Secondo le analisi del Financial Times, basate su previsioni di banche e gruppi di ricerca, le vendite di auto elettriche in Cina cresceranno del 20% sull’anno, raggiungendo nel 2025 oltre 12 milioni di unità. Più del doppio rispetto ai 5,9 milioni di auto elettriche vendute nel 2022. Al contempo, le vendite di veicoli a combustione interna scenderanno sotto gli 11 milioni, in calo del 10% rispetto al 2024. Una diminuzione di quasi il 30% rispetto ai 14,8 milioni del 2022.
Il governo di Pechino aveva fissato un obiettivo: arrivare entro il 2035 a metà delle nuove immatricolazioni rappresentate da veicoli elettrici. Obiettivo che, a questo punto, potrebbe essere raggiunto con un decennio di anticipo.
Nonostante le prospettive ottimistiche, la transizione non sarà indolore. Secondo HSBC, le case automobilistiche cinesi dovranno affrontare una concorrenza interna sempre più forte, che potrebbe portare al consolidamento del settore e all’uscita di scena degli operatori meno competitivi.
Inoltre, UBS sottolinea l’incertezza legata alla politica economica della Cina, che potrebbe influenzare il mercato nei prossimi anni.
Con il sorpasso ormai imminente, il futuro delle auto elettriche in Cina segnerà una svolta per l’intero mercato globale, con ripercussioni significative sulle strategie delle case automobilistiche e sulle politiche ambientali dei governi di tutto il mondo.
Una notizia che dovrebbe spronare sia gli Stati Uniti che l’Europa, Italia compresa, a mettersi al passo con la rivoluzione tecnologica che sta coinvolgendo un settore in cui, grazie alla tradizione ingegneristica e alla forza dei nostri marchi, possiamo ancora essere leader.