Politica

G7, i rumors della conferenza stampa

15
Giugno 2024
Di Alessandro Caruso

La conferenza stampa di Giorgia Meloni alla fine del G7 a Borgo Egnazia non macchia la riuscita del vertice. Tutto si svolge come da copione, in ordine, senza intoppi. La premier italiana può dirsi soddisfatta di un summit che ha confermato un buon posizionamento dell’Italia nello scacchiere internazionale.

Ha sostanzialmente rivendicato il suo successo, ponendo gli accenti su alcune parole chiave che ha enucleato con particolare efficacia, in questo la Meloni è brava. Va detto, dimostra di conoscere i crismi della comunicazione contemporanea, adatti a forgiare una strategica brand awareness dei suoi concetti. Ne sono un esempio alcune espressioni che ha utilizzato: “strumenti neutrali”, riferita alle tecnologie dell’intelligenza artificiale; “borgo globale”, per rivendicare l’importanza dell’identità e delle tradizioni in un sistema globale; “tracciare la rotta”, per sottolineare il ruolo dell’Italia nelle nuove geografie politiche mediterranee che si stanno disegnando.

Tuttavia anche i giornalisti conoscono la comunicazione e sanno riconoscere quando uno speaker istituzionale vuole dire o non dire certe cose. E nella sala stampa del G7, come in tutte le conferenze stampa, alcune domande sono rimaste incastrate nelle intenzioni, oppure più banalmente nel limbo del tempo, che non è infinito, si intende, soprattutto in questi consessi iper controllati per motivi di sicurezza.

Una di queste è proprio sull’Ucraina. C’è chi interroga sul ruolo del Papa, che ha parlato anche di pace, ma senza approfondire. Del resto ha partecipato a un G7 il giorno dopo in cui erano stati liberati 50 mld di euro per sostenere militarmente il fronte ucraino e l’avvicinamento di Kiev alla Nato. Pertanto, di quale strategia di pace si è discusso con il Pontefice?

E ancora, qualcuno si chiede: ma sull’intelligenza artificiale i paesi del G7 sono davvero tutti d’accordo nel riconoscere la prudenza e la moralità invocate dal Papa? Perché gli USA hanno un approccio differente sull’applicazione delle tecnologie rispetto all’Europa, che ha di recente approvato l’AI Act, con un’impostazione molto “protettiva”. Possibile che cambi qualcosa?

E infine, ma questa era maliziosa: è vero che per organizzare il G7 è stata scelta la Puglia anche per motivi propagandistici pensando alle prossime elezioni regionali?

Le conferenze stampa sono belle anche per questo. Perché, se si sta attenti, non sono mai banali. E quella di oggi non lo è stata per nulla.