Politica

G7 Borgo Egnazia: dossier aperti e curiosità

12
Giugno 2024
Di Paolo Bozzacchi

Non solo Papa Francesco. Che interverrà sulla pace in Ucraina e Medio Oriente e sull’Intelligenza Artificiale e incontrerà in one-to-one “sette Capi di Stato”. Ma anche leader in crisi al primo Summit di alto livello internazionale subito dopo le elezioni europee, la padrona di casa Giorgia Meloni tentata dal portare a casa in modo evidente il nuovo successo politico all’Europarlamento, il dossier che scotta sulla gestione degli asset congelati alla Russia, le prese di posizione preoccupanti della Cina, la dichiarazione finale congiunta nelle mani degli sherpa.

Cena inaugurale e musica jazz con Mattarella
Il G7 di Borgo Egnazia in Puglia, sotto la Presidenza italiana, apre le danze di un’estate diplomatica densa di appuntamenti decisivi per le sorti delle crisi internazionali. E lo fa con stile. A cominciare dalla suggestiva e iconica location pugliese, passando per la cena inaugurale di stasera in tre sale del piano nobile del Castello Svevo di Brindisi, unico evento alla presenza del Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella. Il convivio a porte chiuse prevede un breve discorso di benvenuto del Presidente della Repubblica, cui seguiranno quattro portate della tradizione pugliese: scorfano con pomodorini secchi ed erbe aromatiche con barattieri e pomodorini fiaschetto di Torre Guaceto, tortelli ripieni di gallinella con julienne di pesce serra affumicato, filetto di dentice alle mandorle di Toritto e per finire una crema di burrata con crumble di tarallo dolce e ciliegie ferrovia. Seguita da amaro Carduus e caffè Fadi. Il tutto a cura di Pierangelo Argentieri, presidente di Federalberghi e direttore di Tenuta Moreno. Accompagnerà la cena con Mattarella il mini-concerto jazz del sassofonista Stefano Di Battista, che eseguirà quattro brani. 

Meloni vento in poppa, gli altri in difficoltà o scadenza di mandato
Da domani il programma prevede due giorni di fitte sessioni di colloqui. Al G7 l’unica leader europea uscita rafforzata dal voto UE è Giorgia Meloni. Buio il momento politico di Macron e Scholz, cui si aggiunge il giapponese Kishida, che naviga nelle stesse acque. Con in tasca il mandato in scadenza ci sono leader del calibro di Biden, Sunak e Trudeau. E c’è addirittura chi è troppo impegnato a salvare il governo nazionale per partecipare al Summit G7 italiano: è il caso del presidente sudafricano Cyril Ramaphosa, alle prese con le trattative per la formazione di un governo di coalizione dopo una cocente sconfitta elettorale. Che la padrona di casa e Presidente G7 di turno Giorgia Meloni sia l’unica leader col vento politico in poppa è sicuramente un punto di partenza del vertice più che positivo. La sua sfida sarà quella di convincere i colleghi presenti in difficoltà o scadenza di mandato a non tergiversare, ad osare. E per la tradizione del G7 non sembra una sfida facile. “Sostenuta dalle elezioni, Meloni si gode i riflettori mentre l’Italia ospita il G7”, scrive il New York Times. “Ha la possibilità di mostrare la sua influenza su un palcoscenico ancora più ampio”.

L’impegno del Santo Padre
“Al G7 parleremo di intelligenza artificiale e anche di pace. Farò incontri bilaterali, ci sono richieste di sette Capi di Stato. Li incontrerò tutti”. Così Papa Francesco, a dimostrazione del massimo impegno del Santo Padre sulla pace e sul tema etico del momento: l’Intelligenza Artificiale. “Il Papa al G7 parlerà di attenzione etica”, ha anticipato padre Paolo Benanti, consigliere di Papa Francesco sui temi dell’IA e dell’Etica della tecnologia. Poi aggiunge: “Tutto il pontificato di Papa Francesco si gioca su queste questioni di frontiera. Pensiamo a come ha iniziato a Lampedusa coi migranti, e come ha continuato con l’enciclica ‘Laudato Si’ sull’ambiente, e ora sull’Intelligenza Artificiale. Il Papa mostra di avere antenne che percepiscono dove l’umanità in questo momento si muove, e penso che sia questo uno dei fuochi del suo discorso al G7, con cui potrà stimolare i grandi della Terra”

Il nodo della gestione degli asset della Russia
“Discuteremo di come l’Ucraina possa beneficiare più rapidamente dei proventi dei beni russi immobilizzati. La Russia deve essere ritenuta responsabile dei suoi crimini. E ora stiamo facendo pagare la Russia”. Così Ursula Von der Leyen, alla Conferenza di Berlino per la ricostruzione dell’Ucraina. Secondo Biden e Macron l’accordo sulla gestione degli asset russi sarebbe vicino, ma in Europa prevale la prudenza e il nodo è ancora da sciogliere. Sul piatto i circa 300 miliardi di euro di valore degli asset russi congelati in Occidente. Che solo di interessi generano oltre 3,5 miliardi di euro, teoricamente non dovuti alla Russia. Gli USA spingono perché questi soldi fungano da garanzia per un prestito fino a 50 miliardi da raccogliere sul mercato (bond comuni?), da spendere per il 90% in aiuti militari e per il 10% per la ricostruzione. Ma gli Europei nutrono dubbi in termini di copertura legale e giuridica dell’operazione. E temono che il tutto potrebbe precludere futuri investimenti russi nel Vecchio Continente. Il governatore Bankitalia, Fabio Panetta ha già invitato a “saggezza e prudenza, perché vi possono essere ripercussioni sul funzionamento del sistema monetario internazionale”. Mentre la Cina su potenziali limiti agli istituti finanziari cinesi alle transazioni con la Russia ha avvisato: “La normale cooperazione economica e commerciale tra Cina e Russia non sarà interrotta da alcun soggetto terzo”.

Rumors su contenuti dichiarazione finale

La condanna delle relazioni sempre più strette tra Russia e Corea del Nord. Questa la prima anticipazione dell’agenzia di stampa Kyodo su cosa includerà la dichiarazione congiunta finale del Summit pugliese. In particolare sarà menzionata la “cooperazione militare” tra Mosca e Pyongyang. Nella bozza tra le mani degli sherpa, a quanto trapela, anche il fermo impegno a sostenere l’Ucraina e la preoccupazione per la crescente assertività militare della Cina. Ma le prossime 24/48 ore potranno fare la differenza. In meglio, si spera.      

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