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Dazi, clima e Mercosur. Giansanti lancia il Competition Plan: “La nostra agricoltura sia leader globale”

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Dicembre 2024
Di Gianluca Lambiase

Realizzare un bilancio dell’anno che si sta per concludere e al tempo stesso volgere lo sguardo al futuro tra sfide, cambiamenti e interrogativi. Tutto questo è stato al centro dell’Assemblea invernale di Confagricoltura che si è svolta oggi presso Palazzo della Cancelleria a Roma. Un’occasione per affrontare le urgenze maggiori del settore agricolo ponendo al centro del dibattito le principali sfide alle porte: dai cambiamenti climatici ai dazi statunitensi, dagli strumenti per coinvolgere sempre di più i giovani nel mondo del lavoro alla transizione digitale e il ruolo che avrà l’intelligenza artificiale.

“Il mondo sta cambiando rapidamente e l’agricoltura si trova al centro di queste trasformazioni” ha detto il Presidente di Confagricoltura Massimiliano Giansanti nel corso del suo intervento introduttivo. “Tre elementi, in particolare, stanno ridefinendo le nostre priorità: la geopolitica del cibo, le tensioni e il cambiamento climatico. Gli effetti di queste avversità, in particolare quelli legati al cambiamento climatico, sono tra i principali responsabili delle flessioni produttive, specialmente nel settore delle coltivazioni”.

I dati dell’Istat 2023 hanno fotografato un settore che nel 2023 ha registrato un calo del valore della produzione agricola nazionale del 4% per le coltivazioni. Secondo le stime del Centro Studi di Confagricoltura, il valore delle produzioni vegetali nazionali si è ridotto di 1,2 miliardi di euro nel 2023 rispetto al 2022, segnando una flessione complessiva del 3,1%. In particolare le stime segnalano una riduzione dei volumi di vino del -17,4% e di frutta del -11,2%.

“Definire obiettivi è il primo passo per costruire una strategia efficace” ha aggiunto Giansanti. “Non possiamo limitarci a navigare a vista, reagendo alle crisi man mano che si presentano. Dobbiamo definire un quadro di riferimento ambizioso, che guidi ogni nostra azione e decisione. Abbiamo bisogno di un Piano pluriennale europeo ed italiano”.

E proprio all’indomani dell’insediamento della nuova Commissione Europea e dell’accordo Ue-Mercosur, il Presidente Giansanti ha lanciato una nuova iniziativa strategica: il Competition Plan. “Si tratta di un’iniziativa per ridefinire il futuro dell’agricoltura italiana e posizionarla come leader a livello globale” ha spiegato Giansanti. “Questo piano non è solo una dichiarazione d’intenti, ma un vero e proprio programma d’azione che traduce le idee in risultati concreti. Per trasformare l’agricoltura in un settore più produttivo, sostenibile e resiliente, dobbiamo adottare politiche, innovazioni e risorse che ci permettano di passare dal pensiero all’azione, dall’analisi alla concretezza. Gli strumenti di cui disponiamo non solo devono essere adeguati, ma devono essere orientati a lungo termine, in grado di affrontare le sfide del presente e di anticipare quelle del futuro. Il Competition Plan è il nostro impegno per guidare il settore agricolo verso una nuova fase di competitività, in cui ogni decisione e ogni azione contribuiscano a creare valore, tutelare il territorio e rafforzare la posizione del nostro Paese nei mercati internazionali”.

Sulla nuova visione che dovrà avere l’Europa sui temi dell’agricoltura è intervenuto anche il Vicepresidente esecutivo della Commissione europea, Raffaele Fitto: “Abbiamo una grande opportunità, quella di mettere insieme una visione strategica alla base della nuova commissione che mette insieme portafogli differenti. Siamo al lavoro in questi giorni per lavorare alla visione della nuova commissione europea, con l’intenzione di mettere in campo politiche in grado di dare risposte alle domande geopolitiche e rafforzare il sistema produttivo e le nostre agricolture nel contesto europeo. Stiamo lavorando su un documento di base che potrà costituire un elemento di partenza dei prossimi 5 anni ma sarà importante valutare anche la qualità della spesa che verrà messa in campo”.

Foto e immagine di copertina di Simone Zivillica