Politica

Da Nord a Sud al Meeting di Rimini il racconto di una bella Italia in technicolor

23
Agosto 2022
Di Pietro Cristoferi

È un tripudio di colori quello che si apre di fronte agli occhi all’ingresso del Meeting per l’amicizia fra i popoli, scenario di un festival dai toni vivi e accesi: sullo sfondo il palco della sala dell’auditorium della kermesse che questa estate ha nuovamente richiamato appassionati, avventori e curiosi, sette le poltroncine di altrettanti colori e uno sgabello bianco. Non è una puntata del Jova Beach Party che in questi giorni domina le nostre bellissime spiagge, bensì il popolo del Meeting di Rimini accorre per l’incontro voluto dagli organizzatori con ospiti sette presidenti di Regione. Tema? Il PNRR.

E allora ecco chi troviamo a dominare la scena: Francesco Acquaroli, delle Marche, volto giovane degli amministratori locali di Fratelli d’Italia; Stefano Bonaccini dell’Emilia Romagna, con l’apparenza di chi è già pronto per la corsa alla segreteria del PD; Attilio Fontana, Presidente della Regione Lombardia, fresco di una sua probabile ricandidatura l’anno prossimo; Maurizio Fugatti, della Provincia autonoma di Trento e volto rappresentativo della lotta per l’autonomia dei leghisti; l’operoso Eugenio Giani della Toscana che si sta dando da fare per il grande tema nazionale del rigassificatore a Piombino; Donatella Tesei, dell’Umbria, suo il compito di riempire la quota rosa di un panel tutto al maschile; il sempre centrista Giovanni Toti della Liguria, cui va l’onere di occupare il centro di questo palco.

Da sinistra, Andrea Simoncini, Maurizio Fugatti, Stefano Bonaccini, Attilio Fontana, Francesco Acquaroli, Giovanni Toti, Donatella Tesei, Roberto Inciocchi

A gestire questa difficile platea ci pensa Roberto Inciocchi di SkyTg24 in dialogo con il Prof. Andrea Simoncini, ordinario di diritto costituzionale presso l’Università degli studi di Firenze e membro del board della Fondazione Meeting di Rimini.

L’ardua sfida dell’incontro è quella di dare colore ad un tema talvolta “grigio” come quello del PNRR, fatto molto spesso di dibattiti sui numeri,  sui progetti e soprattutto di tante parole: si tratta al fondo di capire come spendere gli oltre 230 miliardi dei fondi destinati all’Italia e di cui le regioni si trovano ad essere importanti soggetti attuatori.

Interventi puntuali sui temi, sui programmi e sulle esperienze delle proprie regioni. Colpisce che ognuno racconti la propria esperienza dando l’immagine di un dipinto astratto, variegato ma al tempo stesso rappresentativo delle differenze del nostro Paese. Esperienze che hanno necessariamente tratti di appartenenza territoriale:  si percepiscono i toni, e gli accenti regionali, diversi ma è una sinfonia sostanzialmente unita. I Governatori sono distanziati non solo da una cromatica scala di sedute sul palco ma anche dall’appartenenza politica eppure qui si trovano di fatto tutti d’accordo sui passi da fare insieme e lo esprimono in una nota di sintesi: il PNRR va portato a casa a prescindere dall’appartenenza di colore, stavolta, partitico.

Tutta la bellezza dei colori è anche questo: e allora la Tesei si sente libera di applaudire Bonaccini sui temi della salute e della medicina del territorio, e viceversa fanno gli altri a turno, anche quando a parlare è il Presidente che ha una tessera di colore diversa dalla propria.

Questa è un’Italia che molto spesso non ci aspettiamo: è l’Italia del Technicolor, quella che rappresenta le belle differenze che ci sono tra nord, centro e sud, tra appartenenze politiche spesso in lotta tra loro ma che è unita nelle sfide più importanti. Sì, perché la kermesse del Meeting di Rimini riesce stavolta a dare colore ad un progetto: la possibilità di una visione comune sul PNRR.

Sul finale, per chiudere il panel, il racconto rapido dei governatori dei progetti bandiera per regione che spaziano dalla riqualificazione dei borghi, all’idrogeno, alla mobilità sostenibile, alla digitalizzazione della PA, alla ricerca di eccellenza e all’intelligenza artificiale.

Una sola nota scura nel tripudio dei colori, l’assenza del Presidente Musumeci per motivi personali e quindi di un rappresentante del Mezzogiorno. Peccato.

Tuttavia, se il Meeting di Rimini è un po’ l’esperimento di questa Italia in Technicolor allora dobbiamo augurarci che gli sforzi del PNRR possano essere davvero come si raccontano qui: colori che rendono vivo questo nostro bello, differente e variegato Paese.

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