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Capire e non temere il domani, nasce la Fondazione Leonardo Ets

28
Gennaio 2025
Di Giampiero Cinelli

La rivoluzione digitale non si arresta, anzi va avanti ancora più veloce e stare al passo è diventato complesso. Le ultime innovazioni in campo tecnologico-digitale, specie nel campo della produzione di dati, come nel caso dell’Intelligenza Artificiale, promettono una rivoluzione profonda dell’ambiente virtuale, con annessi rischi e storture. I grandi player economici in queste dinamiche non solo sono coinvolti, ma hanno un ruolo attivo. Prova dunque ad agire con intento formativo anche Leonardo, che oggi ha presentato, in una conferenza alla Camera nella Sala della Lupa, la nuova “Fondazione Leonardo Ets”, che avrà come presidente il filosofo Luciano Floridi. Alla presentazione hanno preso parte l’Ad di Leonardo Roberto Cingolani, la Direttrice generale della Fondazione Leonardo Helga Cossu e, appunto, Luciano Floridi. Presenti anche Giorgio Mulé, vice presidente della Camera dei Deputati, Alberto Gusmeroli, presidente della Commissione Attività produttive, commercio e turismo della Camera, e Stefano Pontecorvo, presidente di Leonardo.

Lo scopo
Primo campo d’azione della Fondazione Leonardo Ets sarà la divulgazione sulle tematiche dell’innovazione, poi il dibattito e il confronto, sfruttando le sinergie con altre associazioni, istituzioni e aziende private. Altro pilastro parallelo la ricerca. Un occhio di riguardo al settore STEM, cruciale per lo sviluppo del Paese, la competitività e la parità di genere, un ambito tra l’altro su cui l’Italia deve migliorare molto in termini di risultati sul piano educativo. «L’asse portante della sua azione è un programma di outreach sviluppato attraverso la produzione e la distribuzione di contenuti multimediali incentrati in particolare sulle discipline scientifiche e sui principali argomenti al centro del dibattito globale», ha comunicato l’azienda in una nota.

La visione di Cingolani
Roberto Cingolani ha spiegato bene la visione del progetto: «Ogni due anni produciamo una quantità di informazioni e dati superiori a quanto prodotto dall’umanità nei 130.000 anni precedenti. Sono numeri nuovi, resi possibili dalle tecnologie più recenti di calcolo ad alte prestazioni, che fino a 10 anni fa erano fantascienza. È cambiato il rapporto con la conoscenza e l’informazione, cui tutti accedono ma in maniera disordinata. L’accesso diretto democratizza la conoscenza ma uccide la fonte. Le nuove generazioni hanno una memoria pronta a ricevere informazioni, il rischio è che le ricevano scorrelate, con poca capacità logica di correlare le cose, con il rischio di diventare cittadini poco consapevoli. Bisogna portare una visione informata dei pro e dei contro delle tecnologie. L’intelligenza artificiale è una cosa bellissima, ma come tutte le altre tecnologie, se usata male è pericolosa; bisogna stare attenti a preparare i ragazzi a utilizzare qualsivoglia tecnologia in maniera illuminata».

Spinta alla ricerca scientifica
«Leonardo si muove in anticipo  ha detto il presidente dell’azienda italiana leader nel settore aerospazio, Stefano Pontecorvo e la trasformazione della Fondazione Leonardo in ente del terzo settore segna una modifica che non è affatto una faccenda burocratica. Al contrario, marca un adeguamento dello statuto ad un progetto finalizzato alla ricerca scientifica». Cosi il presidente di Leonardo Stefano Pontecorvo, intervenendo alla presentazione della nuova Fondazione Leonardo Ets e del nuovo presidente Luciano Floridi. «Immaginare il domani ha evidenziato Pontecorvo è un marchio di fabbrica di Leonardo. I contenuti scientifici e tecnologici su materie STEM, che verranno messi a disposizione sia sulle piattaforme digitali sia nelle scuole, hanno infatti l’obiettivo di spiegare il domani».

Chi è Luciano Floridi
Il Presidente della Fondazione, Luciano Floridi, è docente di filosofia specializzato nel rapporto tra uomo e nuove tecnologie. Fondatore del Digital Ethics Center all’Università di Yale, è riconosciuto a livello internazionale come uno dei massimi esperti di filosofia dell’informazione e trasformazioni digitali. Attualmente, insegna anche Sociologia della Comunicazione presso l’Università di Bologna.