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Usa 2024: – 80, Biden e Harris insieme, Trump fa ‘one man show’
Di Giampiero Gramaglia
Alla prima sortita pubblica congiunta di Joe Biden e Kamala Harris, da quando il presidente s’è ritirato dalla corsa alla Casa Bianca e la sua vice è divenuta la candidata democratica, l’ex presidente Donald Trump risponde con una conferenza stampa alla sua maniera: dura due ore; però la prima è un monologo senza domande, nel quale il magnate asserisce il suo diritto di attaccare – e insultare – la sua rivale, nonostante molti suoi sodali repubblicani gli chiedano di spostare il focus dei suoi interventi dalla questioni personali alle politiche.
Intanto, è ormai ufficiale che il dibattito fra i candidati vice Tim Walz, democratico, e DJ Vance, repubblicano, si farà l’1 ottobre sulla Cbs: l’accordo è stato definito ieri, mettendo fine all’ipotesi che il governatore del Minnesota e il senatore dell’Ohio potessero non affrontarsi in tv. Harris e Trump hanno già concordato un loro confronto sulla Abc il 10 settembre.
Nonostante Trump possa ora contare, in base ai sondaggi, su 283 Grandi Elettori e Harris su 255 (per vincere, ne servono 270), la candidata democratica appare leggermente favorita, almenosecondo un modello elaborato dal Washington Post. La vice-presidente è ora davanti in Wisconsin e Pennsylvania e ha ridotto il gap in Michigan (tutti e tre Stati in bilico della Rust Belt) e sta migliorando le proprie posizioni in Arizona, Nevada, North Carolina e Georgia, aprendo una via alla vittoria anche nella SunBelt. A Kama, osserva il WP, basta vincere in una delle due aree, mentre The Donald deve vincere in entrambe.
Il Secret Service, la polizia che si occupa della sicurezza dei presidenti e degli ex presidenti, oltre che dei candidati alla presidenza, ha intanto messo a punto nuovi piani per la sicurezza di Trump, che gli consentano di continuare a tenere meeting all’aperto dopo il fallito attentato del 13 luglio, avvenuto a Butler in Pennsylvania. Fra gli strumenti predisposti un vetro anti-proiettile. A quanto riferiscono i media Usa, il Secret Service userà “tecniche e strumenti di sicurezza che non erano mai stati fin qui utilizzati per i candidati alla presidenza”. Il Secret Service è oggetto di critiche molto aspre per le lacune nella sicurezza dell’evento del 13 luglio.
Intanto, i legali di Trump hanno chiesto al giudice Juan M. Merchan, del processo in cui il magnate è stato condannato a New York fine maggio, riconosciuto colpevole di tutti i capi d’imputazione ascrittigli, di rinviare il verdetto sulla pena, previsto il 18 settembre, a dopo le elezioni presidenziali. In una lettera al giudice diffusa ieri, i legali affermano che il verdetto, a sei settimane dal voto, costituirebbe un’interferenza elettorale.
Usa 2024: Biden e Harris, battute ed economia
L’evento in Maryland con Biden e Harris insieme voleva testimoniare la concordia che regna fra i democratici, dopo il cambio di candidato in corsa. In realtà, le pressioni per il ritiro di Biden sembrano avere lasciato qualche segno nella compagine democratica: il Washington Post riferisce, ad esempio, che l’ex speaker della Camera Nancy Pelosi, che è stata molto attiva nel sollecitare Biden al ritiro, non ha più avuto contatti da allora con il presidente, dopo cinquant’anni di strette relazioni politiche e personali.
Oggi, Harris intende illustrare le sue proposte economiche, fra cui iniziative per contenere i prezzi e l’aumento del costo della vita.Ci sarà anche l’impegno a ridurre i prezzi dei farmaci.
Nel suo intervento, Biden ha finto di non ricordare il nome del candidato repubblicano e l’ha poistorpiato in Donald Dump, dove, in inglese, ‘dump’ significa ‘discarica’, ma può anche significare nel linguaggio popolare ‘deiezione’ o, volgarmente, ‘cagata’. Il presidente ha assicurato che la sua vice sarà “un presidente eccezionale”, ha rivendicato i successi della Bidenomics ed ha espresso fiducia che Harris non si discosterà dal suo modello. La folla l’ha accolto con un applauso, scandendo “Grazie, Joe”.
Usa 2024: Trump attacca Harris, rafforza squadra
Nella sua conferenza stampa, Trump ha ribadito che il progetti economici di Harris sono “un copia del mio piano”, a partire dalla detassazione delle mance dei camerieri e dei lavoratori dell’ospitalità, che, tra l’altro, osservano gli esperti, sarà difficile attuare; ma che, nonostante questo, condurranno il Paese alla rovina; e l’ha accusata di non avere saputo combattere l’inflazione e neppure gestire l’immigrazione. Nessun segno, nell’anomala conferenza stampa / comizio, di un cambio d’indirizzo della campagna, sollecitato da più parti all’ex presidente.
Fra le cose dette rispondendo a domande, l’auspicio, sulla guerra tra Israele e Hamas, che Israele “vinca rapidamente” e che cessino le uccisioni, con la smentita di recenti contatti con il premier israeliano Benjamin Netanyahu (“l’ultima volta, gli ho parlato il mese scorso”). Analoga smentita era già venuta dallo stesso Netanyahu.
Fra le affermazioni fatte nel suo monologo, il diritto ad attaccare Harris personalmente; l’affermazione che la sua rivale “segue il piano Maduro”, farà diventare l’America “un Paese comunista” ed è un re Mida al contrario, “distrugge tutto quello che tocca”; mentre lui ripristinerà “la pace e la stabilità nel Mondo” e metterà“fine alla svolta green sui veicoli elettrici” (il che pare in contrasto con l’appoggio del patron della Tesla, l’auto elettrica per antonomasia, Elon Musk).
Per aggiungere vigore alla sua campagna, Trump ha recentemente richiamato in servizio alcuni suoi veterani, come CoreyLewandowski, sempre rimasto consigliere informale del magnate, ma che aveva perso ogni incarico ufficiale nel 2021, accusato di molestie dalla moglie di un donatore). Rafforzano il team, ancheloro con ruoli importanti, Tim Murtaugh, direttore delle comunicazioni nella campagna del 2020, e Alex Pfeiffer e Alex Bruesewitz, entrambi finora dirigenti della Maga Inc., organizzazione fiancheggiatrice della campagna Trump.