Politica
Berlusconi rinuncia al Colle, ma tiene lo scettro del centrodestra. Oggi vertice delle sinistre
Di Massimo Gentile
Se l’obiettivo dell’operazione scoiattolo era quello di consolidare il suo ruolo di padre e vero capo del centrodestra, Silvio Berlusconi ci è pienamente riuscito. Con la sua decisione, comunicata con una lettera ieri al vertice con gli alleati per discutere sul Quirinale, di rinunciare alla candidatura per senso di responsabilità verso la nazione, ha confermato che il reale baricentro delle strategie politiche della coalizione resta lui.
Nelle due fasi dell’incontro non si è nemmeno palesato, ha lasciato il suo verdetto al testo di un accorato comunicato (che vi mostriamo) consegnato nelle mani dei suoi alfieri Tajani e Ronzulli. Il passaggio cruciale recita: “Ho deciso di compiere un altro passo sulla strada della responsabilità nazionale, chiedendo a quanti lo hanno proposto di rinunciare ad indicare il mio nome per la Presidenza della Repubblica”. E continua: “Continuerò a servire il mio Paese in altro modo, come ho fatto in questi anni, da leader politico e da Parlamentare Europeo, evitando che sul mio nome si consumino polemiche o lacerazioni che non trovano giustificazioni che oggi la Nazione non può permettersi”. E poi l’appello alla ricerca delle vaste intese per il Colle: “Da oggi lavoreremo quindi con i leader del centro-destra – che rappresenta la maggioranza nel Paese ed a cui spetta l’onere della proposta – per concordare un nome in grado di raccogliere un consenso vasto in Parlamento”.
La lettera di Berlusconi lancia di fatto la ricerca, che in realtà non si era mai fermata, di un’alternativa al suo nome su cui sia possibile trovare una larga intesa. I leader di Lega e Fratelli d’Italia, Salvini e Meloni, stanno continuando la loro ricerca.
LA LETTERA DI BERLUSCONI
IL VERTICE DEL CENTROSINISTRA
Questa mattina, invece, è in corso dalle 10.30 alla Camera il vertice del centrosinistra: Enrico Letta, Giuseppe Conte e Roberto Speranza saranno accompagnati dai capigruppo del Pd, del M5s e di Leu. L’incontro potrebbe essere preceduto da un incontro dei soli tre leader. Letta domani dovrebbe tornare a incontrare anche Matteo Renzi, mentre fonti Pd spiegano che vedrà Matteo Salvini appena possibile, così come gli altri leader del centrodestra. Nel pomeriggio, alle 15, si riuniranno i grandi elettori di Liberi e uguali. Alle 17 sono convocati quelli del Pd, nella saletta dei gruppi parlamentari alla Camera. Infine alle 21 si confronteranno in videoconferenza quelli del Movimento cinque stelle. E sulla partita del Quirinale Maurizio Lupi (NcI) ha commentato che occorre «una personalità di altissimo profilo con il più ampio consenso possibile. Una prova anche per il centrodestra che, unito e compatto, ha i numeri per essere determinante. Al centrosinistra – avverte – chiediamo di smetterla con pregiudizi e veti».
BERLUSCONI AL SAN RAFFAELE
E a rinvigorire le voci di chi aveva pensato che la lettera di Berlusconi con la sua rinuncia al Colle avesse come spiegazione le sue condizioni di salute precarie, questa mattina è arrivata la notizia che si trova al San Raffaele di Milano per controlli di routine.