Politica

Aiuti Ter, sì nel Cdm. Risorse a Pmi e Rsa. 150 una tantum per i redditi

16
Settembre 2022
Di Giampiero Cinelli

Il governo ha approvato il Decreto Aiuti Ter nel Cdm di stamattina. 14 miliardi complessivi, di cui 6,2 derivanti da maggiori entrate. Il provvedimento sta nel solco della precedente misura, l’Aiuti Bis che aspetta l’approvazione definitiva delle due camere. Anche per questo decreto il nocciolo sono ovviamente gli interventi in materia di caro energia e bollette. Ampliata la platea del credito d’imposta per il pagamento delle bollette, che viene esteso e rafforzato. Mario Draghi in conferenza stampa ha annunciato la disponibilità di prestiti alle imprese con «garanzia gratuita» dello Stato entro il tasso del Btp, con scadenza dei prestiti a 7-8 anni. Di seguito vediamo altre novità.

Imprese agricole

Stanziamento di circa 190 milioni per il sostegno alle aziende agricole, con interventi per la riduzione dei costi del gasolio agricolo, dei trasporti e dell’alimentazione delle serre e con l’estensione del credito di imposta per l’acquisto di carburanti per l’esercizio dell’attività agricola e della pesca.

Contributi per le strutture sanitarie private

Le regioni e le Province autonome di Trento e di Bolzano possono riconoscere alle strutture sanitarie private accreditate un contributo una tantum, a valere sulle risorse di cui al comma 4 (1.400 milioni per il 2022) in proporzione al costo complessivo sostenuto nel 2022 per utenze di energia elettrica e gas, a fronte di apposita rendicontazione da parte della struttura interessata e ferma restando la garanzia dell’equilibrio economico del Servizio sanitario regionale.

Pmi

Secondo quanto si apprende da fonti di governo, confermato fino al 30 settembre il credito d’imposta per le Pmi (25% per le imprese energivore e al 15% per le altre imprese con consumo maggiore di 16,5 MW). Per i mesi di ottobre e novembre sarà rafforzato con soglia del 25% per le imprese energivore e gasivore e al 40% per tutte le imprese che consumano gas.

Bonus una tantum

C’è anche il bonus una tantum di 150 euro per i percettori di reddito inferiore ai 20.000 euro lordi annui. La platea include anche i pensionati per un totale di 22 milioni di persone. La misura si associa all’estensione del bonus 200 euro dell’Aiuti bis per determinate categorie di lavoratori che non l’hanno ancora percepito.

Trasporti

Credito di 60 euro per l’acquisto di abbonamenti al trasporto pubblico. Il fondo viene aumentato di 10 milioni per il 2022. Il voucher può essere richiesto dai percettori di reddito inferiore a 35.000 euro fino a dicembre. Misure analoghe ci sono anche nel decreto Aiuti Bis.

Con l’Aiuti Ter le risorse complessive impiegate per contrastare l’aumento dell’inflazione supera i 50 miliardi. Una cifra consistente assimilabile a quella dalla Germania. Curioso il fatto che un nuovo provvedimento di spesa pubblica stia per essere concretizzato quando ancora dev’esserci il definitivo via libera al precedente direttamente collegato. Sarebbe dovuto essere approvato il ieri, ma per via di un emendamento sugli stipendi dei manager della Pa, proposto dalla Commissione bilancio di Montecitorio, servirà un altro passaggio.

Il governo ha espresso soddisfazione per l’andamento economico dei primi tre trimestri e c’è fiducia per le prestazioni future, al netto di una recessione che è considerata un rischio per l’intera economia mondiale. Il ministro dell’economia Daniele Franco ha detto che l’inflazione non ha ancora influito sul bilancio pubblico grazie alle maggiori entrate. Il premier ha specificato che dall’incertezza ci si difende con lo sfruttamento del Pnrr.

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